L'Interessante
  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Notizie Flash
1 MAGGIO: FESTA O…. LUTTO. UNA FESTA BEN...
CORONAVIRUS FASE 2 ……… GIU`LA “MASCHERINA
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER...
INTERNAZIONALI: LA COPPIA DI TAIWAN SI AGGIUDICA IL...
INTERNAZIONALI TENNIS ASSEGNATE LE WILD CARD. SABATO INIZIANO...
Michele Pagano: Il futuro è il mio presente
Da consumarci preferibilmente dopo morti: Officina Teatro incanta...
VALERIO BIANCHINI E LE SUE … BOMBE. AMARCORD...
Caso Weinstein. Dite alle donne che non siamo...
The Aliens ad Officina Teatro: vita, amicizia ed...

L'Interessante

  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Categoria

Cronaca

malasanità
CronacaIn primo pianoParliamone

Malasanità: il dolore di chi resta

scritto da Roberta Magliocca

Malasanità

Sono una giornalista. O meglio, mi correggo. Desidero diventare una giornalista. Sono circa tre anni che mi muovo tra redazioni, in scarpe fatte di parole, bevendo caffè nero come inchiostro. Sembra che ci sia una caratteristica fondamentale per chi voglia intraprendere questa strada: IL DISTACCO. Si, tutti i più grandi nomi della carta stampata sono veri e propri obiettivi che mettono a fuoco la realtà senza mai staccarsene, descrivendola ma non commentandola, vivendola ma non provandola. E lo capisco bene il perché. Il lettore deve poter leggere i fatti così come sono per poi, in piena libertà e senza che nulla possa influenzarlo, elaborare una propria idea in merito all’accaduto.  E ora vorrei tanto che uno di quei grandi giornalisti fosse qui per potergli chiedere come si potrebbe mai mantenere quello stesso distacco anche in situazioni forti, che ti toccano da vicino, che ti bagnano gli occhi e ti smuovono l’anima. Perché l’articolo che sto scrivendo non riesce a vedermi imparziale né, tantomeno, indifferente.

Per questo, ancor prima di entrare nel vivo della questione, mi scuso con chi sta leggendo e con chi vorrebbe una cronaca attenta e precisa. Non sarà così, non qui, non per questo pezzo.

In una Caserta insolitamente troppo calda, appoggiate ad una macchina fuori ad un locale del centro che suona musica che ricorda il verde dell’Irlanda e il sapore delle terre del Sud d’Italia, due ragazze con un bicchiere di vino rosso in una mano ed esperienze pronte per essere condivise nell’altra, parlano, si conoscono, si raccontano.

Una di quelle due ragazze sono io, l’altra … beh, l’altra è quella parte del mondo vittima della tanto detta (TROPPO DETTA) Malasanità

Una ragazza che all’anagrafe ha 28 anni, ma che negli occhi e nelle mani di anni ne ha molti di più. Ha gli anni di quelle persone che nel petto portano le colpe di terzi, della negligenza di chi la vita la dovrebbe tutelare, provare a salvare, non abbandonarla a sé stessa senza muovere un dito.

Non racconterò la storia di questa ragazza costretta troppo presto a diventare una donna. Non la racconterò perché sento di dovere al suo dolore un rispetto che i medici non hanno avuto. Non la racconterò perché questo non è un articolo di denuncia o di polemica. Non la racconterò perché questo vuole essere un articolo di coscienza.

Ogni qualvolta qualcuno muore non per cause naturali, ma per errori umani dovuti all’indifferenza o alla sufficienza di medici o chi per loro, ci si scaglia contro o a favore di un ospedale che, in quel caso, espone giustificazioni e proprie ragioni. Nessuno mai accende i riflettori su chi…RESTA. C’è quel correre di camici bianchi, correre ai ripari ovviamente, dietro schiere di avvocati pronti a sostenere l’assoluta necessità di quelle decisioni che poi, per disgrazia, solo per disgrazia, si sono dimostrate fatali. Ma non sono qui a sostenere l’assurdo. Dietro bisturi e mascherine ci sono uomini, certo. E la natura dell’essere umano, si sa, non è infallibile. Ma c’è chi, quando un proprio caro è in un letto di ospedale, ha bisogno di essere rassicurato. Ha bisogno di sapere che può contare sulla lucidità e la competenza di chi ha nelle mani le responsabilità della vita di chi ama e così, poi, potersi lasciare andare.

E invece capita sempre più spesso che chi resta a piangere un proprio caro, resta solo, senza le scuse di chi dovrebbe, senza il tempo di un saluto e… in alcuni, troppi, casi, anche messo in discussione da un sistema che, in un modo o nell’altro, la spunterà sempre.

Il vero problema è che viviamo nel mondo del “NESSUNO TOCCHI CAINO” senza porsi una domanda fondamentale: MA ABELE CHI LO DIFENDE? Proviamo a capire le ragioni di quanto accade, cerchiamo di giustificare chi commette errori che comportano la morte di innocenti, facciamo sconti di pena a chi ha responsabilità troppo grandi per uomini troppo piccoli. Ma per le vittime, no, di sconti non ce ne sono. Il loro dolore sono costrette a viverlo tutto. Fino in fondo.

Roberta Magliocca

Malasanità: il dolore di chi resta was last modified: aprile 13th, 2016 by Roberta Magliocca
13 aprile 2016 1 commento
1 Facebook Twitter Google + Pinterest
Pasquetta
CronacaIn primo pianoParliamone

Pasquetta Marcianisana: tuffi e rifiuti

scritto da L'Interessante

Viene chiamata Pasquetta marcianisana la gita che viene fatta il Giovedì dopo Pasqua alla Reggia di Caserta dove le presenze registrate quest’anno sono state 4100.
Il nome di questo particolare giorno deriva dal paese di provenienza della maggior parte dei ragazzi che partecipano a questa escursione, appunto, Marcianise (CE).

 

Pasquetta vergognosa

 

I custodi, già preparati per affrontare l’assalto, hanno prima sequestrato palloni e cibo all’ingresso ma alcuni ragazzi sono riusciti ad entrare scavalcando il cancello dell’entrata posteriore.
Dopodiché la fontana di Diana e Atteone, sita in alto e protetta da transenne, è diventata luogo di balneazione mentre in una delle vasche grandi si è tenuta una gara di tuffi.
I guardiani e le forze dell’ordine sono poi intervenuti facendo uscire tutti.
Non contenti però i ragazzi hanno poi lasciato i prati completamente ricoperti dai rifiuti.
Il giardino inglese, chiuso quel giorno al pubblico, è fortunatamente rimasto illeso.

Maria Rosaria Corsino

Pasquetta Marcianisana: tuffi e rifiuti was last modified: aprile 1st, 2016 by L'Interessante
1 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Gianmaria Testa
CronacaIn primo pianoParliamone

Gianmaria Testa: muore un poeta

scritto da L'Interessante

Gianmaria Testa

Nato fra l’umiltà e il sudore dignitoso di una famiglia contadina, si è spento il cantautore che suonava la meraviglia dell’essenziale: Gianmaria Testa

Non ce l’ha fatta il poeta di Cavallermaggiore, ha imparato a cantare il suo ultimo saluto oggi.

 È morto a 57 anni, raccogliendo lo stremo di un anno impiegato a lottare per un cancro non operabile, di cui aveva appreso la comparsa aggressiva nel gennaio scorso. Da allora preferì evitare le luci della ribalta per dedicarsi alla lotta impari con la sua malattia.

Nato in provincia di Cuneo nel 1958, cominciò a suonare la chitarra da autodidatta, il suo primo lavoro non ebbe a che fare con la musica, per alcuni anni   esercitò infatti l’attività di ferroviere, prima, e capostazione poi, guadagnandosi da vivere fra i binari della sua città d’origine.

Nei primi anni, con in tasca un cumulo di sogni acerbi, alternò la sua statale occupazione con quella della musica. Oltre ad essere molto conosciuto in Italia, Testa era un’artista parecchio amato in Francia, patria di adozione che gli aveva regalato stima e successo ancor prima della nostra penisola.

Definito da Il Corriere della Sera, il cantautore letterario, aveva dichiarato in un’intervista:

“amo sacrificare il mio linguaggio in quest’epoca di ridondanze”.

Gianmaria Testa, la Carriera:

Il debutto di Testa avvenne come strumentista di gruppo rock, ma non tardò a capire che la sua vera identità apparteneva ad un impavido, ma poi ben riuscito, esperimento da solista.

Dopo aver vinto il Festival musicale di Recanati dedicato ai nuovi talenti della canzone d’autore, nelle consecutive edizioni del 1993 e 1994, incontra Nicole Courtois, produttrice francese, che ne comprenderà la forza interpretativa ed autorale: è grazie a questa esplosione di caso intrecciato su  un destino artistico facilmente prevedibile, che nel 1995 esce in Francia, per l’etichetta Label Bleu (Amiens), il suo primo disco, intitolato Montgolfières. Condivise la direzione artistica di questa prima creatura con l’amico Piero Ponzo.

 Nell’ottobre del 1996 esce il secondo lavoro, Extra-Muros che inaugura la nuova etichetta dedicata alla canzone dalla Warner Music francese, la Tôt ou Tard.

Sempre in questi anni si esibì per la prima volta all’Olympia, fu l’ occasione, secondo le strane leggi del paradosso, che catturò l’attenzione accanita della stampa italiana sul suo, fino ad allora, sottovalutato talento.

Nel febbraio del 1999 esce il suo terzo album ,Lampo, realizzato con la collaborazione di numerosi musicisti: da Glenn Ferris a Vincent Segal, da Riccardo Tesi a Rita Marcotulli.

Risale al 2000 l’uscita de: “il valzer di un giorno” è stato questo il suo primo disco ad essere interamente realizzato e prodotto in Italia. Nel 2006 Testa dedicò un intero album- Da questa parte del mare– ai migranti di ieri e di oggi.

 Negli ultimi anni aveva fatto anche teatro (18 mila giorni — il pitone) e nel 2012 aveva pubblicato Ninna Nanna dei sogni, il suo primo libro edito da Gallucci editore.

Nella sua lungimirante carriera il poeta della canzone semplice aveva suonato in più di tremila concerti non solo in Europa, ma anche in Canada e Stati Uniti.

Il suo ultimo lavoro discografico dal titolo Men at work, uscito nell’ottobre del 2013,  è stato registrato dal vivo durante alcuni suoi concerti. Col senno di poi, sembra essere un testamento cantato, che ha lasciato e chi gli ha voluto bene, come  a ringraziare il suo pubblico con gratitudine piena ed emozionante.

Michela Salzillo

Gianmaria Testa: muore un poeta was last modified: marzo 30th, 2016 by L'Interessante
30 marzo 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Villa Literno
CronacaIn primo pianoParliamone

Villa Literno: uomo uccide un ladro

scritto da L'Interessante

Villa Literno

Un episodio drammatico è avvenuto stanotte a Villa Literno (Caserta) intorno alle 3.30: un uomo ha sparato a tre ladri che stavano cercando di rubargli la macchina, uccidendone uno

Secondo la ricostruzione dell’accaduto, i tre stavano organizzando un tentativo di furto in casa dell’uomo il quale, accortosi della situazione ha iniziato a fare fuoco dal balcone, colpendo uno tre male intenzionati.
Questi sono poi scappati in direzione di Casal di Principe a bordo di una BMW bianca, ritrovata completamente bruciata dai carabinieri nelle campagne di Gricignano. Le indagini sono ancora in corso.
Il ladro deceduto è stato invece lasciato dai complici davanti l’ingresso dell’ospedale civile di Aversa.
La moglie dell’uomo che ha sparato, ancora sotto choc, racconta che questo era l’ottavo tentativo di rapina che subivano; il marito condotto stanotte in questura, è stato da poco portato in ospedale a causa di un malore.
È una situazione , questi dei furti in casa, sempre più drammatica in Italia che porta a compiere talvolta anche gesti estremi.

Maria Rosaria Corsino

Villa Literno: uomo uccide un ladro was last modified: marzo 31st, 2016 by L'Interessante
21 marzo 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
  • 1
  • …
  • 4
  • 5
  • 6

Resta in Contatto

Facebook Twitter Google + Instagram Email RSS

Categorie

  • Attualità
  • Basket
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • Curiosità
  • Dall'Italia e dal Mondo
  • Editoriale
  • Eventi
  • In primo piano
  • Indovina dove andiamo a cena
  • Libri
  • Musica
  • Notizie fuori confine
  • Parliamone
  • Politica
  • Sport
  • Teatro
  • Tv
  • Viaggi Interessanti
  • Vignette Interessanti
  • Volley

I Più Visti

  • ciao francesca

    Ciao Francesca!

    29 maggio 2016
  • duel gomorra

    Gomorra 3: i casting al Duel Village

    8 giugno 2016
  • amore

    L’ Amore ai giorni nostri

    6 dicembre 2016
  • molly

    Molly Malone, la strana leggenda

    19 novembre 2016
  • museo

    Museo di arte islamica come l’araba fenice

    24 gennaio 2017
  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Email

© 2015 L'Interessante. Tutti i diritti riservati.
Designed by Armando Cipriani


Back To Top
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza utente sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo. Accetto
Privacy & Cookies Policy