Sanremo.
di Maria Rosaria Corsino
1950.
La canzone italiana era snobbata e poco capita dalla maggioranza del popolo, che parlava solo il dialetto, e non capiva alcuni testi.
Erano gli anni delle canzoni Francesi, il trionfo mondiale di Edith Piaf con “La vie en rose”, dei ritmi latino-americani.
Quando nacque l’idea del festival della canzone Italiana, la città di Sanremo era ancora mal ridotta, con tanti problemi da affrontare e risolvere. il Teatro comunale era andato distrutto dai bombardamenti, la guerra era finita da poco.
Ma c’era la volontà di uscire dall’impedimento guerresco e la città era intenzionata a riprendersi il suo ruolo principale, nel campo turistico e floricolo.
Sanremo: sessantasei anni di storia
Le edizioni del “Festival di Sanremo” degli anni 70 furono determinate da diversi eventi, spiacevoli e di contestazione.
Nel 1972 lo sciopero dei cantanti.
Furono gli anni della televisione a colori, e del dilagare nelle discoteche della “febbre del sabato sera”.
La cultura Italiana, era in evoluzione.
La crisi a Sanremo si fece sentire, per diversi anni, il festival non era più l’evento nazionale, e la televisione manifestò poco interesse, così fece anche il gran pubblico. Il decennio, restò impresso come il più basso, insignificante per le manifestazioni canore di quegli anni. Nel 1977 ci fu il cambiamento di sede. La manifestazione canora si spostò dal Casinò Municipale al teatro dell’ Ariston, e la Televisione mandò in onda il primo Festival a colori.
Nel 1979 ci fu un grande evento a Sanremo, con la presenza di Stars Internazionali come Tina Turner e Kate Bush.
I Festival degli anni 70, però, produssero per il mondo musicale grandi cantanti della canzone Italiana, come Lucio Dalla e la combinazione Mogol -Battisti.
Il 1970 vide la nascita del gruppo Ligure “I Ricchi e Poveri” dopo la loro partecipazione al festival del 70 e del 71, infatti, diventarono il gruppo più popolare d’Italia.
Gli anni ottanta furono incisivi per il rilancio del Festival di Sanremo.
L’ evento della Televisione commerciale fu la molla che determinò la competizione.
Tornarono anche i personaggi del Festival, si produssero più spettacoli, e si ritornò a parlare di nuovo di Sanremo e della canzone Italiana, e la non dimenticata frase,”tanto si sa sempre prima chi vincerà il Festival”.
La rinascita del Festival di Sanremo, con il ritorno in gara dei big della canzone Italiana, e l’intervento degli ospiti internazionali, attribuì un qualcosa in più alla manifestazione, che riprese possesso della sua funzione, imponendosi come evento più importante e seguito dal gran pubblico.
Gli anni novanta, lanciati verso il duemila, furono il decennio, dei molti cambiamenti per la manifestazione canora. Fu abolito il Play-back, e le Orchestre che accompagnarono i cantanti nell’esibizione tornarono di nuovo di moda
Per il quarantennale del Festival, la manifestazione fu spostata nella mega struttura in Valle Armea: si trattò del Palafiori.
Fu considerata una “pazzia” del Patron Adriano Aragozzini, che riuscì a trasformare uno stanzone vuoto, in un teatro pronto ad accogliere cinque mila persone. Il Patron ebbe tutti contro, convinti che avrebbe fallito in quell’impresa che sembrava impossibile
Invece dovettero dargli ragione: infatti invitò e portò nella città dei fiori e delle canzonette, grandi nomi della musica Internazionale, e la manifestazione riuscì perfettamente.
La canzone Italiana in questi anni, percorse il mondo intero.