La pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione non applica le regole imposte dal Governo. Lettera aperta delle associazioni di categoria per far rispettare le norme nell’applicazione del lavoro agile.
La pubblica amministrazione
Cisl FP.
Chi parteciperà al Congresso? I rappresentanti dei lavoratori e circa 94 delegati per i seguenti Comparti contrattuali.
Presidenza del Consiglio dei ministri
Agenzie fiscali
Ministeri
Enti pubblici non economici
Regioni
Autonomie Locali, Comuni e Provincia
Sanità Pubblica
Sanità Privata,
Terzo settore, Coop Sociali e Consorzi
Polizie Locali
Dirigenza P.I.
Nello specifico per il Comparto Ministeri
– BENI CULTURALI, SOPRINTENDENZA E REGGIA
– DIFESA, PIROTECNICO DI CAPUA, DIP MILITARE MEDICINA LEGALE, CENTRO
DOCUMENTALE.
– GIUSTIZIA, TRIBUNALE SANTA MARIA C.V, E NAPOLI NORD AVERSA.
PROCURA DELLA REPUBBLICA SANTA MARIA C.V E NAPOLI NORD
– ISTRUZIONE, UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI CASERTA.
– LAVORO, DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI CASERTA
ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI
– INPS, INAIL CASERTA E AVERSA, AGENZIE FISCALI
Presenti anche i rappresentanti del Ministero della Difesa, IX Stormo, e i dipendenti del Distretto Sanitario di Sessa Aurunca/Mondragone.
Per la Sanità,
– ASL
– AZIENDA OSPEDALIERA
– Presidio Ospedaliero di Marcianise
– P.O. Melorio di Santa Maria C.V
– Presidio Ospedaliero di Piedimonte e dei Distretti Sanitari di Piedimonte
e Caiazzo.
– P.O Moscati, dei Distretti sanitari di Aversa e Casal di Principe,
dell’OPG.
Per le Autonomie Locali, i rappresentanti di Regione e Provincia e, tra i 104 comuni del territorio, i rappresentanti delle amministrazioni a maggiore densità abitativa.
La CISL FP ricordiamo rappresenta e tutela a livello nazionale, regionale e provinciale i lavoratori dei diversi settori della Pubblica Amministrazione e dei Pubblici Servizi. Dall’attività dei settori seguiti da questa federazione dipende in gran parte l’efficienza di tutti i servizi al cittadino ed alle imprese, il cui insieme costituisce fra l’altro, il complesso sistema del welfare nazionale, regionale e locale.
La Cisl FP rappresenta sul territorio nazionale 319.710 iscritti.
Appuntamento il 15 febbraio ore 9.00 presso il Grande Hotel Vanvitelli, San
Marco Evangelista, Caserta.
Cisl Fp
Si è tenuta la scorsa settimana il primo incontro di Segreteria della Funzione Pubblica della Cisl dopo la pausa estiva. È ripresa dunque l’attività sindacale, con immediati appuntamenti in agenda. Riconvocati tutti i dipartimenti interessati: Autonomie Locali, Coordinamento Donne, Ministeri, Stato e Parastato, Enti Pubblici non Economici. Si riparte dagli enti locali dunque per fare una doverosa e rinnovata analisi dei bisogni del territorio. “Ancora una volta siamo in difficoltà – racconta Nicola Cristiani, segretario generale di categoria – c’è come dire, troppa carne a cuocere in tutti i settori, troppi rappezzi da fare. Proprio per questo, per ottimizzare risorse, strumenti e ruoli, la Cisl, e non è una novità, si arruola ad essere il sindacato attivo di confronto con gli amministratori locali. Stiamo mettendo in atto insieme alla Cisl Ust una serie di azioni sinergiche con l’obiettivo di confrontarci con i vari sindaci dei comuni piu significativi e problematici della nostra
provincia”. Le tematiche sempre sul tavolo dei provvedimenti da mettere in campo riguardano i settori nevralgici della Scuola, Sanità, Trasporti, Sicurezza e soprattutto il fondamento primo, il Lavoro. “Abbiamo valutato la possibilità di creare un’unità di crisi – spiega Giovanni Letizia, Segretario Generale Cisl Ust Caserta – una task force che abbia come punto di partenza le necessità e I bisogni basilari delle famiglie. Il prossimo passo del nuovo sindacato che andiamo proponendo ormai dal nuovo anno, è ripartire dalle famiglie. La famiglia è il motore che muove il territorio. Se questa non è tutelata e sostenuta il lavoratore e il cittadino si fermano e l’economia locale, che per noi è tutto, muore”. Nei prossimi giorni, Cisl Ust e Cisl Fp appronteranno i risultati degli incontri di dipartimento per meglio lavorare sui gap esistenti e sulle possibili soluzioni, e metteranno al corrente, attraverso i canali consueti della comunicazione, delle azioni da attuare per l’attivazione dell’unità di crisi e per ottimizzare gli incontri con i primi cittadini e gli amministratori locali dei comuni coinvolti nel provvedimento.
Caserta
CONVEGNO DELLA CISL FP – ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI PER RILANCIARE LA SANITÀ CASERTANA: “Si faccia finalmente il Policlinico e soprattutto il piano ospedaliero sblocchi le assunzioni”.
Un video dove a parlare sono proprio gli operatori della sanità di questo territorio, che raccontano dell’esercizio della professione in condizioni estremamente difficili e precarie, operatori che parlano essi stessi delle problematiche legate a malattie personali, per cui, pur lavorando in ambiente sanitario sono costretti a spostarsi fuori provincia e spesso fuori Regione.
Insomma un momento di raccordo importante quello della valorizzazione delle professioni sanitarie di cui si è parlato ieri, ma anche l’occasione per sottolineare ancora una volta tutte le.esigenze ed i bisogni di questa terra.
Presenti tra gli altri per l’Ospedale, il Commissario Michele Ametta, il direttore Sanitario dell’azienda ospedaliera Alfonso Giordano, per l’Asl, il Commissario Giuseppe Matarazzo, per i sindacati, il Segretario Ust Caserta, Gianni Letizia, il Segretario Generale Cisl Fp Napoli, Salvatore Altieri, la Segretaria Cisl Fp Campania, Doriana Buonavita, la Segretaria Generale nazionale Daniela Volpato. Per la parte istituzionale i consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Luigi Bosco, Raffaele Topo, ed il neoeletto sindaco di Caserta Carlo Marino.
Nei vari interventi la voce unica è stata soprattutto quella legata ad un appello generale: basta con i ritardi, si faccia il Policlinico, Caserta levi la testa e recuperi professionalità, risorse, strumentazioni, tecnologia e politica. Impossible non riferirsi al nuovo Piano Ospedaliero.
“Finalmente è stato riconosciuto che Caserta é stata abbandonata da oltre 10 anni – precisa Nicola Cristiani, segretario Generale Cisl Fp Caserta – ma manca ancora tanto in questo piano ospedaliero. Mancano le risorse economiche, manca il cronoprogramma, manca lo sblocco delle assunzioni, assurdo parlare di riconversione senza parlare di sblocco delle assunzioni, avete mai visto un cardiochirurgo fare l’ortopedico e viceversa…?”.
Eguale enfasi anche nell’intervento di Carlo Marino, alla sua prima ufficiale uscita pubblica in qualità di Sindaco e responsabile sanitario della città: “Aver scelto il diritto alla salute come prima uscita pubblica – sottolinea il primo cittadino – non è un caso. Sento la responsabilità di essere guida di un nuovo processo, di essere orgogliosamente guida dello sviluppo di un territorio anche nella sanità. Se i commissari me lo permetteranno sono ripromesso di essere presente ogni settimana suo luoghi di lavoro della sanità, ma nei reparti, a parlare con gli operatori, le persone che lavorano”.
Il convegno si è poi ovviamente è giustamente soffermato sul valore delle professioni sanitarie e sull’importanza della formazione. Sul ruolo degli infermieri e degli operatori del.settore tutti. Il 28 giugno vi sarà a Roma un evento di grande importanza per proclamare l’urgente necessità dello.sblocco delle.assunzioni. Dal 2009 il sistema sanitario nazionale ha registrato la riduzione di oltre 220000 professionalità, delle.quali oltre 17000 sanitarie e personale di assistenza.non sostituibili a causa del blocco del turn over.
Per questa ragione insieme agli Ordini, Collegi e Associazioni delle professioni sanitarie la Cisl Fp lancia un manifesto da presentare alle istituzioni regionali e nazionali e con il quale avviare un percorso di mobilitazione a tutti i livelli, in tutti i territori, tra i lavoratori e i cittadini.
Caserta
Caserta. In questi giorni si è tenuta l’assemblea generale del personale dipendente dalle strutture sanitarie private accreditate della provincia di Caserta. I lavoratori hanno espresso forte preoccupazione per lo stato in cui versa l’intero comparto della sanità privata accreditata. Settore alle prese con crisi aziendali, strutturali, croniche e difficoltà economiche crescenti, legate soprattutto alla mancata erogazione di tutte le spettanze dovute dalla ASL e maturate nel corso degli anni. Difficoltà che pregiudicano fortemente la tenuta occupazionale e l’erogazione dei servizi assistenziali quali ricoveri e interventi chirurgici di alta specializzazione.
Il motivo principale alla base di questa ennesima crisi compartimentale sta nella mancata ratifica da parte degli organismi regionali, di accordi sottoscritti il 25 maggio del 2015 tra la precedente struttura Commissariale e le rappresentanze datoriali delle Case di Cura accreditate. Importanti accordi, che miravano a riconoscere definitivamente ad alcune Case di Cura accreditate rilevanti prestazioni assistenziali e di cura ai cittadini campani. Nel corso degli ultimi anni, vuoi la difficile gestione della rete ospedaliera pubblica, vuoi perché non si sono potute potenziare le Strutture e/o incrementare il personale del S.S.R., in molte Strutture private accreditate sono stati attivate diverse discipline.
Discipline sia chirurgiche che mediche, che hanno erogato prestazioni sanitarie rese per sopperire ad una domanda di cura che altrimenti era costretta a recarsi fuori regione. Cosa che effettivamente è avvenuta e tuttora avviene per molte prestazioni non erogabili in Campania, o a causa dei tempi d’attesa molto lunghi, o per mancanza di fiducia nelle Strutture Sanitarie Pubbliche della regione.
Questo mancato o ritardato riconoscimento di prestazioni, da parte della Regione Campania, comporterà inevitabilmente tagli al personale e riduzioni di prestazioni assistenziali. Situazione che si aggraverà a breve a causa del solito e inaccettabile rituale di esaurimento dei tetti di spesa o budge di struttura che ogni agni anno si ripete e costringe migliaia di
persone a passare all’assistenza privata, o andare fuori regione, o a lunghissime file d’attesa presso le strutture pubbliche ormai al collasso. Situazione ben chiara al Governo regionale, dal quale si aspetta un rapido intervento per scongiurare la paralisi assistenziale e la perdita di migliaia di posti di lavoro.
L’Assemblea si è appellata anche alle strutture sindacali provinciali e regionali della Cisl, affinchè si adoperino presso la Regione per scongiurare quanto sopra. Nei prossimi giorni, a sostegno della vertenza saranno attivate tutte una serie di iniziative con forme di lotta, di mobilitazione e di denuncia, non escludendo la proclamazione di una giornata di sciopero. Misure atte a salvaguardare il futuro occupazionale assieme alla dignità di cittadini stanchi di essere defraudati dei propri diritti.
Sciopero Generale
L’astensione dal lavoro è stata indetta per dare seguito alla battaglia di Cgil, Cisl e Uil per arrivare al rinnovo dei contratti fermi da anni e per manifestare contro gli attacchi continui ai lavoratori che operano nel P.I. e nella P.A., contro la negazione della contrattazione economica e normativa e a favore della stabilizzazione del personale precario.
“L’obiettivo è sensibilizzare ulteriormente il governo e le Istituzioni – spiegano Zinno, Cristiani e Diana, Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica Caserta – e chiarire che il rinnovo dei contratti è un DIRITTO per tutti i lavoratori!
E lo vogliamo fare attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori, attraverso un confronto necessario con chi ogni giorno, e nonostante tutto, manda avanti con competenza e professionalità i servizi a persone e imprese. Vogliamo i contratti, vogliamo rinnovarli e vogliamo farlo subito”!
L’Attivo Unitario di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica Caserta si è riunito pet preparare i dettagli organizzativi della manifestazione, numerosi i pullman organizzati per l’appuntamento di Piazza del Gesù a
Napoli il 25 maggio. Le partenze sono previste da piazza Ferrovia in orario che sarà comunicato in tempo utile.
ASL
Questa situazione purtroppo nonostante le pubbliche affermazioni del Governatore della Regione Campania De Luca, del Presidente della V Commissione, Topo e del Presidente della I Commissione Piscitelli, che a
gran voce avevano invece rassicurato sul rinnovo della proroga suddetta.
Ricordiamo che trattasi di profili professionali specializzati, tutti Co.Co.Co, Co.Co. Pro., Avvisisti, Lavoratori a Partita Iva, personale sanitario medico, psicologi, sociologi, fisioterapisti, infermieri, per un numero di circa 200/250 figure professionali, compreso i lavoratori della Medicina Penitenziaria.
“È chiaro – precisa Nicola Cristiani, Segretario Cisl Fp Caserta – che la nostra richiesta è dettata dal fatto che la tensione tra i lavoratori è molto alta e si ripercuote negativamente sui livelli assistenziali. È necessario tenere presente che queste figure in realtà svolgono un vero e proprio lavoro subordinato in quanto impiegati con orari e turni di lavoro
a tempo pieno da circa un decennio senza avere alcuna tutela contrattuale come contributi, malattie o ferie”.
Va pur precisato che qualora tutti loro decidessero di avviare un’azione legale comune ne risulterebbe un enorme danno per le casse degli enti interessati. Pertanto la Cisl Fp rinnova la richiesta di proproga volendo tra l’altro evitare alle aziende un contenzioso legale inutile e dannoso.
Continua l’operazione avviata dalla Cisl Fp di Caserta, congiuntamente con Cgil e Uil della Funzione Pubblica, contro l’aumento delle patologie oncologiche nella provincia di Caserta e in Campania, avviata lo scorso febbraio con la Fiaccolata del 5 avvenuta proprio per le strade casertane e ripetuta pochi giorni dopo nel capoluogo campano.
Oggi, 14 aprile, avrà luogo infine la prevista Tavola Rotonda tecnica, più volte annunciata in questi mesi. Alle ore 15.30 presso la Camera di Commercio di Caserta, in via Roma, l’incontro dal titolo: “Quale Sistema salute a Caserta. Riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, ANALISI E PROPOSTE SU EMERGENZA PATOLOGIE TUMORALI”.
Invitati ad intervenire Joseph Polimeni, Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro sanitario della Regione Campania, Giuseppe Matarazzo, Commissario Asl Caserta, i Commissari dell’Azienda Ospedaliera Guercio, Ametta e Pace, Alfonso Giordano, Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera casertana, Serafino Barbati, Direttore A.R.P.A
Caserta.
“La Sanità in Campania purtroppo proprio non riesce a cambiare verso, stiamo con difficoltà cercando di fare la nostra parte – precisa il Segretario Generale Cisl Fp caserta, Nicola Cristiani – e non ci fermeremo, abbiamo continuato a soffiare su quella fiammella che già altri prima di noi avevano accesa e intendiamo mantenerla viva. I sindacati che da sempre
operano nel settore sanitario hanno il polso di quanto sta succedendo e non possiamo più consentire che la nostra terra resti la cosiddetta terra dei fuochi, guardando morire i nostri bambini.
Ribadiamo l’importanza di questa tavola rotonda, dalla quale dovrà necessariamente uscire un provvedimento che vada verso una reale azione per fronteggiare questo terribile fenomeno, come per esempio l’istituzione di un polo oncologico d’eccellenza e l’attivazione di una serie di servizi collaterali d’integrazione tra le strutture e l’utenza che semplifichino al
massimo tutte le procedure utili a riconoscere, prendere in carico, curare e sostenere gli ammalati di patologie oncologiche”.
I CINQUE PUNTI che vanno affrontati:
1 Una rete appropriata dell’Assistenza Domiciliare
2 Una campagna di screening di prevenzione a partire dalle scuole e dai
luoghi di lavoro
3 Lo sblocco delle assunzioni e la stabilizzazione del personale precario,
con una dotazione organica appropriata per la rete oncologica
4 Il potenziamento delle strutture diagnostiche
5 Un’adeguata rete di posti letto ad alta specializzazione per evitare i
continui viaggi della speranza fuori Regione
Caserta
Il Sindacato si fonda sulle iniziative messe in atto dai lavoratori in manifestazioni, sit in, scioperi. Ciò premesso, vale la pena precisare che il rinnovo del contratto non si riferisce esclusivamente ad un aumento salariale, ma in esso sono contenuti aspetti che riguardano tutta la complessità dei lavoratori e delle loro professioni.
Legato a questo occorre anche creare le premesse per migliorare l’erogazione dei servizi in una situazione che vede la maggior parte degli enti/aziende, soffrire di una enorme carenza di organico che, ovviamente, ha determinato una contrazione dei servizi alla collettività.
È chiaro ora che nel rinnovo contrattuale questi aspetti devono essere ben valutati al fine di consentire alle Pubbliche Amministrazioni la necessaria riorganizzazione.
“Secondo quanto espresso sinora – sottolinea Nicola Cristiani, Segretario Generale di categoria – la Cisl Fp non ritiene idonea l’iniziativa messa in atto da alcune sigle sindacali autonome di ricorrere alla Corte Europea per i diritti dell’Uomo, un percorso discutibile se non inutile, perché non sussistono le condizioni di ricevibilità del ricorso se non solo dopo la
conclusione dei percorsi giuridici nazionali”.
La Cisl Fp dunque invita piuttosto i lavoratori della provincia di Caserta a desistere da azioni infruttuose ma a partecipare attivamente a tutte le future iniziative cui i sindacati confederali ci chiameranno.