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presentazione

Misteri
CulturaIn primo pianoLibri

Misteri e segreti dei quartieri di Napoli

scritto da L'Interessante

Misteri.

Il libro Misteri e segreti dei quartieri di Napoli (Newton Compton Editori) del giornalista Marco Perillo sarà presentato sabato 17 dicembre alle 11 nell’Atelier di Lello Esposito nelle scuderie di Palazzo Sansevero (piazza San Domenico Maggiore)

 Con l’autore e col padrone di casa interverranno il giornalista e scrittore Pierluigi Razzano e il saggista Carlo Raso. Brani del libro saranno letti dall’attore Gianni Sallustro. Ingresso libero.

“Misteri e segreti dei quartieri di Napoli” di Marco Perillo

Un viaggio nel cuore di Napoli tra mistero, storia e leggenda. In una città in cui ogni anfratto, ogni angolo, ogni facciata di palazzo reca in sé una storia nascosta. Per scoprirle bisogna scrostare i sedimenti del tempo, quelli di una città in cui i millenni passati convivono con l’oggi tra una via e l’altra, sia che passeggiamo nel centro storico, sia che ci perdiamo in una strada di periferia.

 “Misteri e segreti dei quartieri di Napoli” di Marco Perillo (Newton Compton Editori) racconta come farlo, attraverso 10 passeggiate narrative che attraverseranno tutta la città. Dal cuore di Neapolis fino al porto, da Montecalvario a Chiaia, da Posillipo a Fuorigrotta, il lettore sarà protagonista di una sorta di flânerie tra strade, vicoli, monumenti e piazze fatta di aneddoti, cenni storici, curiosità, aspetti misteriosi del luogo che si andrà esplorando.

Marco Perillo è nato nel 1983. Giornalista professionista, ha lavorato per il Corriere del Mezzogiorno e attualmente è redattore a Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato la raccolta di poesie Raggi di Terra (Guida, 2007), il romanzo Phlegraios – L’ultimo segreto di San Paolo (Rogiosi, 2014, Premio Megaris e Premio Cypraea), il racconto Il sogno di Natale (Alessandro Polidoro Editore, 2015) e del saggio Misteri e segreti dei quartieri di Napoli (Newton Compton, 2016). È autore, con Alessandro Chetta, del documentario Mirabiles – I custodi del mito (2016).

Misteri e segreti dei quartieri di Napoli was last modified: dicembre 14th, 2016 by L'Interessante
14 dicembre 2016 0 commenti
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Feltrinelli
In primo pianoParliamone

Alla libreria Feltrinelli ‘Il virus del profeta’ il romanzo del giornalista Roberto D’Antonio

scritto da L'Interessante

Feltrinelli

Alla libreria Feltrinelli ‘Il virus del profeta’

il romanzo del giornalista Roberto D’Antonio

Venerdì 4 novembre ore 18.00 corso Trieste – Caserta

 

 

Alla Feltrinelli di Caserta venerdì 4 novembre alle ore 18 si terrà la presentazione de ‘Il virus del profeta’, il romanzo di Roberto D’Antonio, giornalista di La7 e volto noto della stampa campana. Già vincitore del premio Ilaria Alpi per una inchiesta sulla crisi dei rifiuti a Napoli, D’Antonio si cimenta con una spy-story che pone l’accento su Isis e terrorismo, sul dramma dei profughi e su un ‘virus’ che potrebbe ‘contaminare’ l’Occidente. Un vero e proprio thriller che assume i toni del dramma per le tematiche tremendamente attuali che tratta e che vi stupirà per il doppio finale.  Ne discuteranno con l’autore Rino Cipriano, arabista ed esperto di geopolitica, e Luigi Ferraiuolo, giornalista di Tv2000. Modera Daniela Volpecina.

 

LA SINOSSI

Claudio, giornalista napoletano depresso, e Clotilde, una burocrate in carriera del ministero della salute, sono i protagonisti di un viaggio transoceanico decisamente anomalo. Una crociera su di una nave teatro di una unità di crisi costituita per fronteggiare un diabolico piano congegnato dai terroristi dell’Isis. Da qui parte una clamorosa inchiesta dove i colpi di scena si alternano anche dopo un epilogo solo apparente.

 

SITO FELTRINELLI

http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/puntivendita/eventi/Caserta/2016/Novembre/Roberto-D-Antonio–Il-Virus-Del-Profeta–Guida-18470.html

Alla libreria Feltrinelli ‘Il virus del profeta’ il romanzo del giornalista Roberto D’Antonio was last modified: novembre 3rd, 2016 by L'Interessante
3 novembre 2016 0 commenti
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Volalto
In primo pianoSportVolley

Volalto Caserta: festa di inizio anno

scritto da L'Interessante

Volalto

Presentazione in grande stile quella della VolAlto Caserta

In un palazzetto dello sport animato da oltre cento mini volley, tantissimi appassionati, tanti curiosi attirati nell’impianto di Viale Medaglie d’Oro dai nomi in programma e con la solita coinvolgente “colonna sonora” del Manicomio Accanito sabato sera si è svolta la tradizionale festa di inizio anno del club rosanero.

Il torneo di mini volley sapientemente gestito da Giorgio Tarallo, Rino Salomone e dal professore Delle Femmine, ha aperto il pomeriggio.

Alle 19:30 al via la tradizionale presentazione ufficiale che, come di consuetudine, ha visto la partecipazione dell’intero mondo rosanero. Così, si è avuta l’occasione di conoscere la squadra che dal prossimo 16 ottobre calcherà i campi della serie A, ma anche le altre formazioni che gareggeranno nei campionati regionali e giovanili coem ad esempio la VoLAlto San Nicola che parteciperà alla serie C e la VolAlto Caserta che farà, invece, la serie D oltre ai tornei giovanili.

La presentazione, intensa nei contenuti, ma veloce nella forma, si è aperta con un filmato a celebrare i dieci anni di vita del club casertano. Poi sono arrivati i saluti del presidente Barbagallo e di Agostino Barone. “Si apre un anno importante – ha detto il numero uno rosanero – dopo i play off della passata stagione è chiaro che si punti al bis, ma non facciamo proclami. Adesso è il momento del lavoro. Noi daremo sempre il massimo”. Barone ha sottolineato, invece, il grande cammino della squadra in questi anni. “Volevamo arrivare in A – ha detto il dirigente volaltino – sin dai nostri primi passi volevamo portare il volley casertano li dove non nessuno era mai arrivato. Ci siamo riusciti e adesso lavoriamo per continuare a crescere”.  Molto applaudite le nuove divise da gioco, da questa stagione griffate adidas. Maglia rosa con bordini neri e pantaloncino nero con bordini rosa, invertiti i colori per la versione da trasferta. La toccante benedizione del padre spirituale volaltino Don Donato Bosco ed il giuramento dell’atleta salesiano eccezionalmente letto dagli atleti della Stella del Sud,la squadra di basket nata grazie alla collaborazione tra i giovani immigrati, rifugiati ed i volontari del Centro Sociale ex Canapificio, e la testimonianza portata da Domenico Migliore dell’Associazione Amare la Vita, oggi impegnata, tra le altre cose nella raccolta fondi per le vittime del sisma nel basso Lazio e Marche, sono stati momenti di grande intensità e commozione. Applauditissima e di grande impatto la performance di Sergio Cunto, ballerino professionista Rai che, insieme ad alcune allieve della scuola di danza Arabesque di Annamaria Di Maio, si è esibito in una versione rivista di Let’s dance di David Bowie.

Presentata anche la campagna abbonamenti e l’iniziativa VolAlto premia la passione riservata alle giovani leve volaltine. Poi, la spettacolare entrata in scena della formazione che parteciperà al prossimo campionato di serie A2. Una ad una le rosanero hanno guadagnato il campo tra gli applausi dei tifosi, fotografie, cori, entusiasmo, ed anche un gradito omaggio floreale, offerto dall’associazione Amare la Vita.

Poi i riflettori si sono riaccesi per dare spazio al concerto dei Neri per Caso. La band, vincitrice del festival di Sanremo 1995 nella categoria Nuove Proposte, si è esibita nei suoi successi più importanti, ma anche in un godibilissimo excursus di tantissimi brani di successo tutti cantati rigorosamente a cappella, Applausi convinti per loro, applausi convinti per la VolAlto.

 

 

Volalto Caserta: festa di inizio anno was last modified: settembre 26th, 2016 by L'Interessante
26 settembre 2016 0 commenti
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sud
CulturaEventiIn primo pianoLibri

Sud mio Sud di Mimma Lagonegro alla libreria “Io ci sto”

scritto da L'Interessante

Sud Mio Sud

Martedì 24 maggio alle ore 18.00 presso la libreria “Io ci sto”(via Cimarosa, 20) verrà presentato il volume Sud mio Sud di Mimma Lagonegro (kairós edizioni)

Alla presentazione con l’autrice interverranno: Antonio Mocciola, giornalista e scrittore, Virginia Maresca giornalista direttrice del portale “Mydreams”.

“Questa piccola saga è la storia di uno sconosciuto che, soltanto alla fine del racconto, si può supporre chi sia. E un romanzo ma, talvolta, la realtà è tutt’uno con la fantasia. Nel romanzo c’è un po’ di Eros (non guasta mai), descrizioni per chi non avesse ancora visitato Cuba ma soprattutto il modo di vivere dei cubani. Lo scorrere del tempo si nota dallo sbriciolamento, dalle rovine, dalle nascite e dalle morti ma, anche, da un riandare a un passato lontano, che riporta ricordi, eventi trascorsi, pur tuttavia presenti nella mente di ciascuno di noi. E la “nostra storia” che, se ben introiettata, ci regala il desiderio di andare avanti, così da non raccogliere più briciole o polvere che vola via”.

“Il barcone si arenò sulla spiaggia. Era giunto, finalmente, dopo aver attraversato quella stretta, incomparabile baia. Lo straniero si voltò verso l’accompagnatore. Lo ringraziò abbracciandolo e, frugandosi nella tasca della giacca, gli diede mezzo dollaro. Raccattò le sue cose, aspettò che andasse via, poi alzò il capo rubando l’aria con la bocca aperta quasi a voler fare scoppiare i polmoni.

Malgrado fosse abbastanza tardi, c’era penombra. Già era caduto il solstizio d’inverno, ma a quella latitudine la luce guadagnava più in fretta sulle tenebre…”

 L’AUTORE

Mimma Lagonegro è nata a Napoli dove ha insegnato e vive tuttora. Ha già pubblicato con Massari un libro di racconti miniaturizzati che ha ottenuto un notevole successo. Il suo motto è: “Conoscere, Ubicare, Comprendere”.

 

Sud mio Sud di Mimma Lagonegro alla libreria “Io ci sto” was last modified: maggio 23rd, 2016 by L'Interessante
23 maggio 2016 0 commenti
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scarabeo
CulturaEventiIn primo pianoLibri

Scarabeo di onice blu

scritto da L'Interessante

Scarabeo di Onice blu

I libri sono ancora un posto di apertura verso sé stessi, il mondo e le sue forme. Una dimensione di riflessione e curiosità, anche in quelle città dove tutto sembra da rifare.

È il caso dello scarabeo di onice blu, il giallo-poliziesco di Ciro Tammaro che Sabato scorso si è confermato un successo contemporaneo di degna approvazione.

A presentarlo è stata l’associazione culturale Urbe Marcianise, una voce regionale a ramificazione nazionale, composta da giovani rappresentanti del territorio. L’incontro, che ha tagliato il traguardo alla terza tappa della rassegna letteraria aperitivo con l’autore, si è svolto nell’elegante location del Cafeina Euat Restaurant.

“Bisogna valorizzare il territorio, indirizzare lo sguardo verso ciò che permetta una visione positivistica delle cose, un atteggiamento necessario che solo attraverso la cultura può riacquistare dignità.” È con questo concetto di sentita apertura verso il possibile che il presidente dell’Urbe Marcianise, Antonio Negro, ha dato il via al confronto diretto con l’avvincente storia di Tammaro.

In piena collisione con il messaggio di speranza, rintracciabile chiaramente e senza equivoci tra le pagine dello scarabeo di onice blu, l’intervento preludio della scrittrice Maura Messina si è rivelato un ottimo antipasto di confronto.

È intervenuta, intrecciando la sua storia di sfida con quella originale di Tammaro, l’autrice di  Diario di una Kemionauta, un attestato  di forza, coraggio e creatività salvifica che passa dalla malattia alla chemio con la leggerezza di una sofferenza consapevole e auto ironica.

Lo scarabeo di onice blu: la trama

 Le indagini del commissario Olivares rappresentano il fulcro da cui nasce e confluisce la vicenda.

 Sulla superstrada che da Nola conduce a Villa Literno, a metà  tra le province di Napoli e Caserta, una coppia di turisti americani viene barbaramente assassinata e poi derubata di un prezioso gioiello di onice blu, raffigurante un piccolo scarabeo.

Il giorno dopo una misteriosa donna, Patrizia Ucciero, percorre la stessa strada ignara che il destino in qualche modo ha intrecciato la sua vita a quella dei turisti uccisi.

Viene incaricato delle indagini il commissario Corrado Olivares del commissariato di polizia di Aversa. Egli è convinto che siano coinvolti nel delitto gli immigrati di un campo profughi che sorge alla periferia di Villa Literno, nelle vicinanze del luogo in cui è stato commesso il delitto.

Un losco individuo, Gaetano Ciotola, affiliato al clan camorristico della famiglia Perfetto di Marcianise, si mette alla ricerca ossessiva del gioiello che esercita sulla sua mente una strana ed inspiegabile attrazione.

Dopo numerosi colpi di scena, forze sovrannaturali guideranno il commissario Olivares alla soluzione dell’enigma.

Il romanzo, che potrebbe sembrare un’ ennesima trovata commerciale,  uno squarcio nella cronaca per ricavarne successo, ha poco da invidiare alle visioni speculative sul genere. È un’esigenza di denuncia quella di Tammaro che nasce da un’opinione discordante rispetto a certe dinamiche di contenuto e stile.

Al Gomorra di Saviano dice di dovere tutto è niente: è l’inferno di quei luoghi, il punto di vista di un dramma senza via d’uscita che lo spingono a tessere la trama di una storia diversa, una narrazione all’insegna del riscatto.

“Scrivo saggi da anni, avrei potuto affidare il mio parere sulla questione ad un linguaggio freddo e didascalico, ma ho scelto il romanzo perché arrivasse a più persone possibili. Volevo che libro fosse vicino al lettore, alla sua coscienza”. – ha detto Tammaro all’avvocato Alessio Bonetto, moderatore dell’evento-

Non ha mai condiviso la rilevanza mediatica che viene concessa agli aspetti negativi.

“Credo che se ognuno di noi si rimboccasse le maniche, potremmo uscire vittoriosi da tutta una serie di problemi”.

In totale coerenza con la convinzione che il destino sia qualcosa di concretamente gestibile dall’uomo, attraverso la sua volontà, tutti i personaggi di Tammaro sottintendono un messaggio positivo. Anche il primo antagonista di Olivares, il mafioso senza scrupoli,  agisce secondo un codice morale che, a tratti, pende dalla parte della dignità. Un’ ottica, quella analizzata in questo romanzo, che forse non siamo più abituati a considerare. Si fa presto a chiamare informazione un gossip o a definire fatto un dettaglio privato che garantisca audience. Viaggiando in questa direzione, abbiamo domandato a Tammaro, siamo realmente pronti a guardare il bicchiere mezzo pieno?

Non me lo sono chiesto!, ha detto, so solo che ho bisogno di scrivere e amo farlo in questo modo.

 

Lo scarabeo di onice blu, ad oggi, potrebbe diventare una serie televisiva. È stato, infatti, presentato sia alla Rai che alla Mediaset un progetto per la realizzazione di una serie TV dal titolo le ‘Indagini del commissario Olivares – Il romanzo giallo-poliziesco della Terra dei Fuochi’ e lo ‘Scarabeo di onice blu’ . Inoltre, è un progetto cinematografico allo studio di un paio di registi.

Michela Salzillo

Scarabeo di onice blu was last modified: maggio 10th, 2016 by L'Interessante
10 maggio 2016 0 commenti
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