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aurelio de laurentiis

napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI – JUVE: RAI DI PARTE. E’ SEMPRE CALCIOPOLI. DE LAURENTIIS EFFETTO NEGATIVO

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli – Juve: Rai solo pro Juve

Veramente aberrante. Si resta sbigottiti. Assurdità e … ripicche dette in studio. Schermaglie e atteggiamenti da bambini “viziati” perdendo di vista l’obiettività e l’imparzialità. Gli unici aspetti che salvaguardano un diritto di cronaca libero e scevro da condizionamenti e atteggiamenti che oltre che di parte appaiono grotteschi.

Napoli – Juve: telecronaca da silenziare e dopo partita al veleno nello studio Rai sport – zona 11

Quanto accaduto in studio nel post gara è stato solo una logica conseguenza della telecronaca di Gianni Cerqueti. La telecronaca Rai veramente andava zittita. A tacer dei commenti unidirezionali , i toni di voce e commenti cambiavano a secondo del possesso palla e della proposizione dell’azione. Eppure il canone lo pagano in tutt’Italia contribuendo al pagamento degli stipendi.

Dopo partita che lascia senza parole il pubblico napoletano. Il Napoli dovrebbe essere ancora in silenzio stampa. Un silenzio che, ovviamente, alimenta illazioni e presta il fianco a polemiche sterili ed inutili. E, logicamente, la responsabilità è del presidente De Laurentiis che ha innescato tale stato di cose: “Buttata la pietra, nascosta la mano”. E partenopei che diventano trofeo di caccia. Incapacità e mancanza di volontà nel reggere un confronto dialettico, se si vuole esasperato e di parte, ma che è il sale mediatico di questo sport e che poi consente gli introiti miliardari.

Napoli – Juve: più che Rai sport sembrava Juve channel

Questa volta l’atteggiamento assunto dalla società Calcio Napoli ha fatto innervosire i commentatori. Forse sperando di riuscire ad “estorcere” altre dichiarazioni. Il Napoli e Cristiano Giuntoli, invece,  “patteggiamo” con la Rai (così è stato comunicato in diretta) l’intenzione di voler fare solo alcune dichiarazioni, senza accettare il contraddittorio. Un comunicato stampa .. televisivo in Rai. L’accordo è stato accettato. Il d.s. Giuntoli mantiene fede al patto e dichiara che “l’arbitraggio è stato scandaloso” e che Valeri ha inciso in maniera determinante sul risultato della gara.

 Tutto ciò ha fatto innervosire i presenti ma soprattutto il presentatore della “Domenica Sportiva” Alessandro Antinelli e Marco Mazzocchi in studio, vicedirettore di Rai sport.  

Volendo, tentando, ma non riuscendo a fare ulteriori domande dopo la la visione dei filmati e degli episodi “incriminati”, Marco Mazzocchi stigmatizza il comportamento del calcio Napoli.

La situazione peggiora dopo le dichiarazioni di Pepe Reina il quale conferma da protagonista (non impeccabile) e dopo aver esaminato i filmati, l’inesistenza dei rigori concessi e la fondatezza del penalty su Albiol in area bianconera. Il tutto senza prestare il fianco ad ulteriori provocazioni provenienti dallo studio. Nel rispetto degli accordi a “microfoni spenti” e più volte confermati

A questo punto, in studio, per “un evidente stato di frustazione”, commentando gli episodi in una sola direzione, hanno rincarato la dose affermando “che il Napoli aveva subito la rete per la sua tattica dissennata ed aveva prestato il fianco alla ripartenza Juventina. Da qui gli episodi in contestazione”.  Quasi a far capire che il Napoli giustamente aveva subito il calcio di rigore perché non ha attuato la giusta tattica.  Inutile aggiungere altri commenti. E la per la prossima gara Sarri prima di scendere in campo, telefonasse in Rai.

 Napoli – Juve: la storia si ripete. Valeri batte gli azzurri 3 – 1

“A pensar male si fa peccato ma molte volte ci si indovina” . Sempre, aggiungiamo noi.  Sui social è stato trasmesso un video di diciannove anni fa. In un Juve – Inter non venne concesso un rigore netto per i nerazzurri per fallo su Ronaldo e sulla ripartenza fu concesso il rigore ai torinesi. E se si “scannano” tra di loro, transeat.  Ma evidentemente calciopoli non è mai finita. Com’era in passato, oggi e sempre …. Nei secoli dei secoli. Ieri Gonella, poi Pairetto e….. oggi Valaeri. La musica è sempre la stessa. E Chiellini ha dichiarato “Sono chiacchiere da bar”. Ovviamente del suo… bar.

De Laurentiis: gestione dissennata della comunicazione e poi a dividersi la torta con le squadre del nord

Silenzio stampa, mancata o approssimativa comunicazione. Tutto questa situazione scaturisce comunque sempre da De Laurentiis. Come suol dirsi “il pesce….. ecc. ecc..”

Infatti, come fatto in passato senza costrutto, inutile alzare la voce senza ottenere nulla. Ma farsi rispettare nel palazzo con il giusto peso.

Perché poi, si sa, ci si siede alla stessa tavola e si divide la … torta…. degli incassi e non dei risultati.  Ed allora? A cosa serve? Forse, come sempre, per gettare fumo negli occhi dei tifosi.

NAPOLI – JUVE: RAI DI PARTE. E’ SEMPRE CALCIOPOLI. DE LAURENTIIS EFFETTO NEGATIVO was last modified: marzo 1st, 2017 by Walter Magliocca
1 marzo 2017 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI A VERONA CONTRO IL CHIEVO BATTE DE LAURENTIIS 3 – 1. MA SARRI CEDE ALLE PRESSIONI. UNA SOCIETA’ CHE NON POTRA’ MAI COMPRARE LA SERIETA’ E L’ORGANIZZAZIONE

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli: Sarri cede alle pressioni. Ha snaturato il suo “io” sportivo e non

Dopo le polemiche e gli strascichi unilaterali del dopo Real, determinati da Aurelio De Laurentiis, a Verona, contro il Chievo, Sarri cede alle pressioni presidenziali. In campo Pavoletti, Maksimovic ed anche Allan e Jorginho. Fuori Mertens il miglior marcatore della squadra, colui il quale ha “tirato la carretta” fino ad oggi, fino a quando esisteva un’effettiva necessità. Ed anche oggi il folletto belga avrebbe fatto il suo fornendo l’apporto in termini di reti. Ma il “presidente” ha deciso soprattutto per rinegoziare e portare nel giusto binario il rinnovo del contratto del capocannoniere della squadra azzurra. Perché, qualunque sia la prospettiva, l’unico aspetto che conta per il “mega presidente comunicatore” è quello economico. Messo il bavaglio alla squadra, Sarri, in silenzio, ha ceduto. Gastrite nervosa, qualche sigaretta in più, la clausola risolutiva ed ha snaturato il suo credo. “I soldi fanno gli uomini onesti”,  la frase della  fiction Gomorra calza a pennello. La potenza del “dio denaro” ha avuto, come sempre, la meglio. Il prossimo allenatore della squadra azzurra sarà il “mega presidente”.

I tifosi dalla parte di Sarri

A Verona i tifosi azzurri si sono schierati. “ De Laurentiis buffone”. Questo lo striscione esposto nel settore ospiti. Pro Sarri. Ma si sa i supporters sono passionali e non sono in grado di portare fino in fondo una battaglia. E ADL continuerà a valorizzare la sua società e screditare la città. Una riflessione da esaminare.

Ma Mughini avesse ragione?

Dopo le polemiche un silenzio stampa assurdo e che dovrebbe far riflettere

Ad analizzare bene il dipanarsi degli eventi, quanto accaduto risulta veramente assurdo. Dopo la gara del Santiago Bernabeu, senza alcuna istigazione e provocazione, il presidente mette in scena il film contro l’allenatore della sua squadra. Tutti allibiti e ,,,perplessi. E dopo lo show il silenzio stampa. Non sembra strano? La mancanza di signorilità societaria e comportamentale rimane. Ma lo scopo è stato quello di evitare che a freddo, qualche addetto ai lavori, si lasciasse andare a esternazioni dannose. Come ha fatto il procuratore di Allan. Passa il tempo, cambiano gli uomini ma la mancanza di stile sopravvive. Oggi più di prima.

Un silenzio stampa che mediaset e sky non potranno subire

Ma il silenzio stampa indotto, non potrà essere protratto per oltre un mese e, soprattutto, non in Champion league. I contratti con mediaset, principalmente e sky non consentono alle società il black out. De Laurentiis dovrà fare un film e far studiare le parti con risposte preparate a tecnici e giocatori. Altrimenti altro che Sanremo. Tutti canteranno il proprio disappunto e cercheranno acquirenti disposti a versare la clausola risolutiva. I tifosi la pagheranno in termini di spettacolo e risultati ma, come al solito, il presidente conterà l’attivo……

Ma Higuain avesse ragione?

De Laurentiis potrà spendere quanto vuole, potrà triplicare gli ingaggi ma la serietà e organizzazione societaria non ha prezzo ed è lontana dal Napoli calcio. Mancano gli uomini e soprattutto in cima

Ma veramente gli sportivi napoletani non se ne rendono conto? Il gap organizzativo e professionale della società calcio Napoli è veramente notevole rispetto alle società “odiate”. Ma la corte del presidente è lunga. Nessuno vuole inimicarsi il “magnate”. Il presidente mette sempre in evidenza la differenza economica e di valore dei club. Ma non è una questione meramente finanziaria. E’ soprattutto una questione di stile. Che non c’è. Come messo in evidenza anche negli studi televisivi di mediaset.

Quagliarella ha risolto la sua questione personale che lo portò lontano da Napoli

Anche per la cessione di Quagliarella il presidente ha propinato e divulgato solo versioni di comodo. Il giocatore è stato assolto dalle accuse che ne decreterano l’ostracismo. Anche in quel caso Aurelio De Laurentiis nascose la realtà dei fatti facendo passare l’attaccante come un traditore. Ma il tempo è galantuomo. Il tempo, però.

Ma Quagliarella avesse ragione? Anzi. Quagliarella ha ragione. 

NAPOLI A VERONA CONTRO IL CHIEVO BATTE DE LAURENTIIS 3 – 1. MA SARRI CEDE ALLE PRESSIONI. UNA SOCIETA’ CHE NON POTRA’ MAI COMPRARE LA SERIETA’ E L’ORGANIZZAZIONE was last modified: febbraio 19th, 2017 by Walter Magliocca
19 febbraio 2017 0 commenti
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azzurri
CalcioIn primo piano

AZZURRI CHE NON SANNO PIU’ VINCERE: SULLA RUOTA DI NAPOLI ESCE SOLO IL SEGNO X.

scritto da Walter Magliocca

azzurri

Azzurri gran mole di gioco ma ancora un pari

Hamsik 1 Reina – 1. E’ questo il responso del San Paolo. Ma gli azzurri non sanno più vincere. Oramai è un trend… negativo. La squadra ha espresso un buon calcio con giocate in velocità ma mostrando chiaramente il limite di non poter schierare un attaccante di ruolo. Mertens, leggermente calato di forma rispetto alle ultime uscite, nonostante il grande dispendio di energie, non riesce ad impensierire i difensori avversari e , ovviamente, viene perso nel suo ruolo naturale di esterno dove potrebbe fare la differenza. Ancora una volta il migliore in campo, quello in grado di prendersi la squadra sulle spalle è stato Hamsik, autore di un bel goal di prepotenza e classe. Il peggiore non preventivabile. Quel Reina, a volte decisivo, leder indiscusso dello spogliatoio, ha decretato il risultato finale con un errore da …. scuola calcio. Succede ai più grandi, ma la squadra è stata incapace di reagire.

Nuova bocciatura per Gabbiadini e Insigne

Fatto fuori dall’undici titolare, Gabbiadini è entrato a partita in corda ed ha dimostrato, quantunque non ve ne fosse più bisogno, di non essere un attaccante di ruolo, Almeno tre le occasioni sprecate in maniera clamorosa, appena in campo, per poi perdersi nel nulla ed essere addirittura negativo nell’economia del gioco di squadra. Insigne, invece, ha fatto parte della formazione iniziale per poi essere sostituito in corsa proprio dal “Gabbio”. Oramai la rottura pare insanabile ma il giocatore si sente lontano da Napoli e dal progetto (che non esiste) Napoli calcio. La prestazione è stata mediocre ed in alcune occasioni, come prima della sostituzione, si è visto chiaramente che le sue giocate sono state effettuate più per “ripicca” nei confronti dell’allenatore e della proprietà che per l’effettiva utilità alla situazione contingente di gioco. Oramai un caso che viene amplificato dalle difficoltà in cui navigano gli azzurri.

Stagione che rischia di diventare fallimentare se non si corre ai ripari

Un campionato deficitario e la champions che rischia di essere nefasta nonostante il primo posto nel girone. Gli azzurri sono stati inghiottiti nel grigiore di centro classifica e i buoni momenti di forma, e di risultati, oltre che buone dosi di fortuna, di alcune medie compagini (come Torino, Genoa  e la stessa Lazio)  amplificano la crisi dei partenopei. In champions, in un girone che doveva essere, e che lo è, favorevole, il Napoli rischia, anzi qualcosa in più, di essere fatto fuori da compagini di valore medio basso, quali Besikstas (scadente) e Benfica (medio), con tutte le conseguenze che ne derivano.

Il colpevole di questa crisi: l’”attore” e “mattatore” ADL

Il coro della curva “b”, ad inizio di gara, è sempre lo stesso (figlio di …….), indirizzato a quello che viene indicato dai tifosi come il maggiore responsabile di questa situazione: il presidente Aurelio De Laurentiis. In settimana il proprietario della società calcio Napoli aveva svelato alcune “false” verità di mercato …non dimostrate. La squadra quest’anno, dopo il brillante secondo posto della passata stagione che aveva lasciato l’amaro in bocca per come maturato, avrebbe dovuto compiere il salto di qualità, nonostante la partenza di Higuain. Ma il mercato è stato incompleto e sono state fornite notizie di mercato non veritiere ai tifosi. I risultati sono la logica conseguenza e l’infortunio di Milik non può servire come giustificazione. Una squadra (non per forza grande) non può annoverare in rosa un solo attaccante.

E, purtroppo, il futuro è si prospetta ancora più….. grigio. Quindi quasi nero.  

AZZURRI CHE NON SANNO PIU’ VINCERE: SULLA RUOTA DI NAPOLI ESCE SOLO IL SEGNO X. was last modified: novembre 6th, 2016 by Walter Magliocca
6 novembre 2016 0 commenti
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