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Libri

Colonnese
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Festa del libro per ricordare Gaetano Colonnese

scritto da L'Interessante

Gaetano Colonnese

Napoli, 14 settembre – Una festa del libro e della lettura nel cuore del centro antico di Napoli: non poteva esserci modo migliore per ricordare *Gaetano Colonnese che proprio in questi giorni avrebbe compiuto 75 anni,  se non rilanciando la sua sfida, oggi più che mai attuale

«Ogni libreria che chiude apre un varco ai barbari, ogni libreria che apre sbarra loro la strada» scrisse il fondatore della casa editrice, scomparso nel 2004 a soli 62 anni. *E venerdì 16 settembre 2016 Colonnese ‘raddoppia’ *con l’apertura di un nuovo punto vendita in *via San Biagio dei Librai 100*, una “scatola magica” dove sarà possibile trovare editoria non seriale, libri su Napoli, testi in lingua straniera, stampe e riproduzioni, cartoline, gadgets e prodotti di “artigianato colto”. Un progetto di hub culturale voluto da* Edgar, Vladimiro e Maria Colonnese, Alfredo, Chiara e Francesca Mazzei *(Colonnese and Friends srl). Il nuovo spazio si affianca quindi alla storica libreria di San Pietro a Majella, aperta 51 anni fa, e al bookshop museale della Reggia di Caserta.

“*Con il rilancio dell’attività editoriale e il nuovo punto vendita in via San Biagio dei Librai, parte da Napoli, in un momento di crisi per le librerie, un segnale forte, in controtendenza nazionale. *- spiega *Edgar Colonnese* che dopo la scomparsa del padre guida l’azienda – *Con questo progetto vogliamo dimostrare che è possibile continuare a investire nella nostra città e sulle sue eccellenze; la nostra ambizione è quella di far diventare la nuova libreria una vetrina della cultura “made in Naples”, coinvolgendo importanti partner locali e internazionali.”*

Ad accompagnare l’inaugurazione, e per festeggiare dopo un secolo il ritorno di una libreria nella storica ‘via dei librai’, un programma di eventi fittissimo, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Napoli e la Presidenza della IV Municipalità, animerà  tutta la zona dei decumani con un palco presso la Chiesa di San Gennaro all’Olmo, sede della Fondazione Giambattista Vico. Si comincia alle *17:30 da Piazza del Gesù* con la *”passeggiata libridinosa”*: *Angelo Picone, ‘capitano trascinatore’ di Vico Pazzariello, guiderà cittadini e turisti verso la libreria. *All’happening, dal titolo ‘Con amor di Libri’, in ricordo di Gaetano Colonnese, hanno già aderito numerosi artisti e protagonisti della vita culturale napoletana ma la lista è destinata ad allungarsi. *Dalle ore 18 si esibiranno in reading tra parole e musica: Isa Danieli, Renato Carpentieri, Cristina Donadio, Nello Mascia, Gigi Savoia, Antonella Stefanucci, Lucio Allocca, preceduti da un assolo al sax di* *Rino Zurzolo. Dalle 19*, all’esterno della libreria, si alterneranno gli attori *Paquito Catanzaro, Gigliola De Feo, Andrea Fiorillo, Maria Luisa Firpo*. Saranno proposti aforismi di Gaetano Colonnese e brani tratti da Il miracolo di San Gennaro di Henry Weedall (prefazione di Maurizio De Giovanni) novità fresca di stampa, che insieme alla ripubblicazione dei long-seller e l’apertura alla narrativa contemporanea, segna anche il rilancio della casa editrice. *Dalle ore 20 animeranno la serata le musiche di “Antichi cantori” e di Marco Francini e Marco Gesualdi.*
L’allestimento e la progettazione del nuovo punto vendita sono stati affidati allo *Studio Keller Architettura* che ha creato un bancone metallico sospeso e proteso verso Spaccanapoli “reinterpretando in chiave contemporanea il tema delle storiche scaffalature Colonnese” come spiega l’Arch. Antonio Giuseppe Martiniello che annuncia inoltre una sorpresa dell’artista *Rosy Rox*.

All’happening, che fa parte del cartellone di ‘Oltre Immago Mundi’, con Edgar Colonnese e l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, *Nino Daniele*, daranno il loro contributo il prof. *Vincenzo Pepe* presidente della Fondazione Giambattista Vico, il giornalista *Pierluigi Razzano*, il critico *Giulio Baffi.*

Festa del libro per ricordare Gaetano Colonnese was last modified: settembre 15th, 2016 by L'Interessante
15 settembre 2016 0 commenti
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Legenda d'autore
CulturaIn primo pianoLibriMusica

#Chiacchieretramici: L’Interessante e Legenda D’Autore

scritto da L'Interessante

Legenda D’Autore

Parlare con chi ha i tuoi stessi interessi è la base per un’ottima conversazione e il primo mattoncino per la costruzione di un solido rapporto.

Francesca Maria Miraglia, autrice nella rubrica Legenda D’ Autore di Legenda Letteraria è una di quelle persone con cui fare quattro chiacchiere è sempre un piacere

A tal proposito, ci siamo incontrare fuori dall’ambito universitario per raccontarci a vicenda di quelle passioni che ci uniscono: la scrittura e la musica.

Francesca, ho letto tutto d’un fiato la rubrica “Legenda d’autore”, devo ammetterlo. La prima cosa che mi viene da chiederti dunque, è se c’è un criterio in base al quale scegli di cosa parlare.

Cara Maria Rosaria, grazie per l’opportunità e lo spazio che mi hai offerto su L’Interessante.

Sai, dipende: alcune volte, cavalco l’onda dell’istinto mentre altre volte mi lascio guidare dalla vita quotidiana o eventualmente da pensieri/studio/ momenti di solitudine che mi inducono ad una serie di spunti che potrebbero essere utili ai fini di Legenda d’Autore.

Noto, con piacere, che gli autori trattati sono vere e proprie leggende! In un panorama musicale così vasto e così mutevole, quanto ritieni sia importante la conoscenza di questi pilastri della musica, soprattutto per le nuove generazioni?

 Ho sempre pensato che la musica sia una sorta di “Vaso di Pandora”: a differenza del mito greco, questo vaso deve essere aperto ed esplorato in tutte le sue direzioni e le sue correnti artistiche. Conoscere poi, gli artisti che hanno fatto la storia della musica, è un qualcosa di unico: consente di capire quali sono state le costanti e le varianti di un genere musicale oppure conoscere tali pilastri consente di studiare la storia, in particolar modo la contemporanea (e non solo): come esempio cito sempre l’album “Storia di un impiegato” di Fabrizio de Andrè in quanto una canzone rimanda  l’autunno sessantottino francese. Per capire poi le conseguenze che si sono presentate in ambito musicale, bisogna sempre partire dagli antenati. A chiunque consiglio di conoscere ed esplorare la musica. E’ un viaggio che non ha mai fine.

Cosa pensi invece della realtà musicale attuale del nostro territorio?

Solo quest’anno, lavorando per Legenda Letteraria,ho conosciuto delle realtà locali di cui non ero consapevole e cosciente. Lentamente sono entrata in un meccanismo per cui la musica indipendente ha la fortuna di poter lavorare e costruire il futuro da piccole zone locali per compiere il grande passo poi, con manifestazioni da un calibro più elevato. Penso che bisognerebbe spingere di più verso quest’arte bellissima che viene poco valorizzata. Nonostante tale constatazione ho notato che ci sono stati dei notevoli passi in avanti, in quanto la Campania ha avuto il modo di ospitare moltissimi festival musicali che hanno permesso di conoscere molte realtà di musica indipendente e di trasmettere, poi, la voglia di ascoltare musica e di incentivarla attraverso dischi, promozioni e concerti.

Curiosità: la canzone o l’autore a cui ti senti più vicina?

Cambio continuamente la mia “carta di identità musicale”: ultimamente mi sono sentita molto vicina alla canzone “Costruire” di Niccolò Fabi. Ha instillato, in tempi di “fiducia precaria”, una buona dose di speranza e di determinazione che ricorda che dietro a molti momenti impossibili o irrealizzabili ci sarà sempre quella lucina interiore che ti spinge a lottare e non mollare la presa, anche al costo di cadere, sbucciarsi le ginocchia e piangere. Basta rialzarsi per riprendere la “folle corsa”, detta a mò di Battisti.

E infine, quali sono i progetti che hai per “Legenda d’autore” nell’immediato futuro?

Per il momento, vivo questa esperienza “giorno dopo giorno”. Non so cosa succederà ma spero che duri quanto più tempo possibile, perchè ho sempre sognato di parlare di musica in tutte le sue sfaccettature e devo ringraziare dal profondo del cuore Legenda Letteraria e il suo incredibile staff che ha permesso la realizzazione di un sogno e di moltissime soddisfazioni.

Tale contesto mi ha offerto molti trampolini di lancio e ha concesso la possibilità di crescita culturale e personale.

Battisti direbbe “Lo scopriremo solo vivendo” nella canzone “Il nastro rosa”. Per cui, lascio il tutto al caso e alle sue molteplici combinazioni.

Maria Rosaria Corsino

#Chiacchieretramici: L’Interessante e Legenda D’Autore was last modified: luglio 25th, 2016 by L'Interessante
25 luglio 2016 0 commenti
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Rione Sanità
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Rione sanità: la prima biblioteca comunale

scritto da L'Interessante

 Il rione sanità non è sinonimo inviolabile di Camorra! Mentre il luogo comune attacca con l’illegalità, un nuovo progetto di ricostituzione socio-culturale grida al riscatto.

 Nasce fra gli angoli spigolosi del quartiere stella, la prima biblioteca comunale del territorio. A volerla è stata la fondazione Adda Passà ‘a Nuttata   che, presentando il progetto presso il tribunale di Napoli, intende centralizzare in Via Salita dei Cinesi un altro dei messaggi di protesta contro la criminalità organizzata. Dopo le iniziative autonome di street art, messe a punto lo scorso Aprile dall’argentino Francesco Bosoletti, con l’opera Resistiamo, e – ancor prima – quella dello spagnolo Tono Cruz dal titolo Luce, l’arte che fa cultura continua a darsi voce.

L’idea della biblioteca è stata condivisa pubblicamente nell’ambito di un convegno dedicato alla confisca dei beni alla camorra, proprio per sottolineare quanto il monopolio dell’attività criminale, che è ancora molto forte sulle vite dei giovani del posto, debba e può essere controllato a vista da una delle ricchezze più inestimabili che esistano: la cultura.

La biblioteca nascerà proprio in uno degli edifici sottratti alla malavita napoletana, per marcare in maniera inequivocabile che anche sull’ irrecuperabile si può costruire qualcosa che sia molto vicino alla meraviglia. Perché lì dove non c’è niente, l’ordinaria amministrazione diventa eccezione alla regola, e quando dal letame nasce il fiore, a volte, sembra un intero giardino.

Durante l’incontro, moderato dall’avvocato Carlo Claps, segretario dell’Associazione forense Magna Carta e Davide d’Errico, presidente della Fondazione, è stato annunciato anche un movimento di donazione. Chiunque volesse, infatti, può regalare un libro recandosi presso i punti ufficializzati: la Camera penale del tribunale e l’associazione forense Magna Carta.

Cos’è un libro per il Rione Sanità? (…e non solo per lui!)

C’è chi dice che attraverso i libri, leggendo le storie di mondi reali e universi immaginari, si esiste più volte in una sola. Se questa verità appartiene ad una visione soggettiva o alla legge universale del lettore comune e appassionato, è ancora da scoprire.

Quel che è certo è che un libro può salvare, può diventare un oggetto contundente da sferrare contro l’ignoranza, la delinquenza e ogni genere di atteggiamento violento, sia esso di concetto o di fatto.

Un libro può essere la vita possibile, anche dove essere è un po’ come non aver mai vissuto.

Michela Salzillo

Rione sanità: la prima biblioteca comunale was last modified: giugno 30th, 2016 by L'Interessante
30 giugno 2016 0 commenti
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giovanni attinà
CulturaEventiIn primo pianoLibri

Giovanni Attinà presenta “Il ducato” e “Napoli austriaca”

scritto da L'Interessante

Giovanni Attinà

Mercoledì 29 giugno ore 18,00 presso la sede dell’Humaniter (piazza Vanvitelli, 15) si terrà la presentazione dei due volumi “Il ducato” e “Napoli austriaca” (Kairós Edizioni ) di Giovanni Attinà

Ne discuteranno con l’autore i professori Ciro Raia e Mario Di Giovanni. Introduce Marina Melogli, presidente dell’Humaniter di Napoli

“Il Ducato” non pretende di essere un testo scientifico, quanto piuttosto un’opera divulgativa che si propone di portare alla luce un periodo di storia napoletana abitualmente poco conosciuto. Il racconto segue la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e abbraccia un arco temporale di circa sette secoli. Mostra una Napoli diversa, una provincia autonoma in lotta continua contro i vicini potenti, come i Bizantini, l’Islam, il Papato e il Sacro Romano Impero. La sua autonomia precede di molto quella dei comuni lombardi e di altre regioni del Nord Italia ed è il tratto distintivo di un momento storico ben definito, chiamato, appunto, “Ducato”.

“Napoli austriaca” Qualche lettore si chiederà: ma perché, a Napoli ci sono stati pure gli Austriaci? È questa la domanda di apertura di “Napoli Austriaca”, un piccolo saggio sulla sovranità dell’Austria in tutto il regno del Sud, una presenza breve e semisconosciuta che l’autore prova a portare alla luce. Siamo agli inizi del XVIII secolo, è l’epoca dei Lumi e il viceregno spagnolo, durato duecento anni, è giunto alla fine della sua dominazione.

Napoli è un grande centro culturale e artistico, che vede la nascita di personaggi illustri come Alessandro Scarlatti e Giovanni Battista Pergolesi, Luca Giordano e Francesco Solimena, Pietro Giannone e soprattutto Giambattista Vico. L’Austria arriva nei territori del Sud Italia nel 1707 e vi rimane per poco più di 25 anni, un periodo molto breve

in cui non porta nessun cambiamento positivo né per la capitale né per il territorio meridionale, che rinascerà soltanto nel 1734, con l’arrivo di don Carlos di Borbone e l’instaurazione del regno indipendente.

 L’AUTORE

Giovanni Attinà è nato a Napoli, nella città antica. Dopo il liceo classico si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Federico II. È stato dirigente del Ministero della Giustizia, nel settore penitenziario, e da sempre è un appassionato studioso della storia di Napoli.

Ad oggi tiene conferenze e corsi su argomenti di storia e diritto presso vari istituti culturali.

Ha pubblicato nel 2015 “Le prigioni borboniche… negazione di Dio?” (Stamperia del Valentino

Editore).

Giovanni Attinà presenta “Il ducato” e “Napoli austriaca” was last modified: giugno 25th, 2016 by L'Interessante
25 giugno 2016 0 commenti
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Ex Libris
CulturaEventiIn primo pianoLibri

Ex Libris – Palazzo Lanza: ecco gli appuntamenti

scritto da L'Interessante

Ex Libris

Gea Martire, Filippo Gravino, Lorenzo Marone, Flo

nel cartellone di ‘Capua il Luogo della Lingua Festival’

Ecco gli appuntamenti del II° week-end all’ Ex Libris – Palazzo Lanza

Un nuovo e strepitoso week-end attende all’ex Libris – Palazzo Lanza di Capua gli appassionati di letteratura, musica , teatro , cinema e arte. ‘Capua il Luogo della Lingua Festival’ prosegue il suo tour  con nomi del calibro di Gea Martire, Filippo Gravino, Lorenzo Marone , Lello Petrarca e tanti altri. Si parte giovedì 16 alle ore 21,15 con ‘Le parole parlate – Teatro a Palazzo Lanza’ per la direzione artistica di Tiziana Beato. Protagonista assoluta l’attrice Gea Martire con lo spettacolo ‘Son tutte belle le mamme del mondo?’ di Manlio Santanelli. Due monologhi che hanno le sembianze di uno sfogo sincero di due madri devote del Santo Patrono di Napoli. Un’occasione per evidenziare le contraddizioni di una città che, al pari delle due donne, non conosce mezze misure. Il Festival proseguirà venerdì 17 alle ore 20 al cinema Ricciardi di Capua con la proiezione di ‘Fiore’, il film di Claudio Giovannesi presentato all’ultimo Festival di Cannes. Sarà presente lo sceneggiatore Filippo Gravino. Alle ore 22 nel cortile di Palazzo Lanza la musica di  ‘Lello Petrarca Trio’ , un progetto musicale – espressione del nuovo album ‘Musical Stories’ –  per dare vita ad una sperimentazione sonora fuori dal comune. Sarà ‘Letti di Notte – La notte bianca dei libri e della lettura’ la protagonista di sabato 18 giugno. Si parte alle ore 21 con un vero e proprio torneo. Gli autori che hanno partecipato al Concorso letterario ‘Terre di Lavoro, Racconti dal presente’ indetto da Architempo saranno invitati a leggere il proprio racconto in pubblico . I racconti più belli – selezionati da una giuria tecnica e una popolare – verranno pubblicati nella collana Amenofonema della casa editrice Artetetra. Grande attesa per l’evento di domenica 19 giugno. A Palazzo Lanza alle ore 20 incontreranno il pubblico tre tra le voci più interessanti del panorama letterario italiano degli ultimi anni: Stefano Piedimonte, autore de L’Innamoratore, Stefano Crupi autore di ‘A ogni santo la sua candela’ e Lorenzo Marone , autore de ‘La tristezza ha il sonno leggero’ . A moderare l’incontro la giornalista Mariamichela Formisano. Alle 22 la musica di Flo . L’artista presenta il suo nuovo disco ‘Il mese del rosario’ .

Palazzo Lanza 
c.so Gran Priorato di Malta 25 Capua (Ce)
0823622924

www.illuogodellalinguafestival.com

Ex Libris – Palazzo Lanza: ecco gli appuntamenti was last modified: giugno 16th, 2016 by L'Interessante
16 giugno 2016 0 commenti
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Letti di notte
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Letti di notte alla libreria Spartaco

scritto da L'Interessante

Letti di notte

Per viaggiare lontano non c’è nave migliore che un buon libro, così citava l’estro poetico della Dickinson. Sarà stata ispirata anche da questa metafora del lettore appassionato e in crescita l’iniziativa di Letteratura Rinnovabile, Letti di notte

Arrivato alla quinta edizione, Sabato 18 Giugno, torna l’appuntamento con la letteratura che fa da coperta ai primi cieli estivi, creando dimensioni distaccate dal classico modo di concepire i racconti, le storie e i personaggi matrice dei libri.

Siano essi intesi come caposaldi o novizi, poco importa: di notte i libri viaggiano al contrario, dal lato della magia e l’inaspettato. Diventano un ‘esplorazione del sé e del circostante, un luogo da svelare o restituire.

 Letti di notte è anche un ‘esperienza di scrittura condivisa, un gioco di parole e confronto, che ogni libreria aderente all’iniziativa intenderà, anche quest’anno, come preferisce, allestendo l’evento secondo i propri gusti e le esigenze espressive del fruitore.

 All’alba della nuova data, i calendari degli store letterari italiani pullulano di proposte, tutte imperniate sul tema comune della città.

Sarà un vero e proprio giro del mondo quello previsto per sabato notte, una luce soffusa che guiderà gli appassionati in un viaggio di sperimentazione entusiasmante. C’è chi ha scelto le letture bendate, si tratta di reading particolari, in cui sarà l’orecchio l’unico strumento di conoscenza e interazione. Non mancheranno le biciclette parlanti che, in alcune città d ‘Italia, faranno da supporter per la trasmissione di brani selezionati da alcuni audio libri. Grazie a Le strade libro, inoltre, i commercianti collaboreranno con le librerie per garantire sconti e promozioni particolari, così da ottenere, in un solo colpo, strade più vive e lettori maggiormente stimolati all’acquisto.

 Letti di Notte: l’iniziativa della libreria Spartaco

Si respirerà un’atmosfera d’oltre Manica nella sede di via Martucci- assicurano gli organizzatori dell’evento- che dedicheranno la notte bianca della libreria più famosa di Santa Maria Capua Vetere, alla città di Londra. Il programma prevede una Maratona di scrittura, con inizio alle 19:00, alla quale parteciperanno gli allievi del Laboratorio di lettura e scrittura creativa di Edizioni Spartaco curato da Paolo Graziano, saggista e scrittore, e del Laboratorio di scrittura creativa di Formia curato dalla poetessa Rossella Tempesta. Ciò non esclude il libero ingresso di tutti gli appassionati di scrittura e lettura che vorranno prendere parte a questo esercizio di condivisione..

 Gli spiriti guida per la composizione saranno:

 William Shakespeare, Geoffrey Chaucer, John Milton, Charles Dickens, Virginia Woolf, E.M. Forster, D.H. Lawrence, Oscar Wilde, Mark Twain, Henry James, Conan Doyle, Agatha Christie, Doris Lessing, Colin Macinnes, Alex Wheatle, Maggie Gee, Martin Millar, Zadie Smith, Jerome K. Jerome, Robert Louise Stevenson.

 Tra gli altri, compaiono anche scrittori del catalogo di Edizioni Spartaco:

 Alex Wheatle, autore dei romanzi “Tranquillo, fratello!” e “L’erba nera” (tradotti di Francesca Orlati).

 Maggie Gee, autrice di “Il diluvio”, “The White Family”, “Anni luce” (tradotti da Giovanni Giri).

 Mark Twain, autore di “Viaggio in Terra Santa” (cura e traduzione di Giacomo Corazzol), “Alla persona che siede nelle tenebre” (cura di Alessandro Portelli), “Paradisi” (cura e traduzione di Maria Turchetto).

 Jerome K. Jerome, “Seduto a schiacciare noci per uno scoiattolo” (introduzione di Francesco Piccolo, traduzione di Giovanni Giri).

 Robert Louise Stevenson, “Con due libri nella tasca” (introduzione di Antonio Pascale, traduzione di Claudia Velardi).

Michela Salzillo

Letti di notte alla libreria Spartaco was last modified: giugno 16th, 2016 by L'Interessante
16 giugno 2016 0 commenti
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giorgio olmoti
CulturaIn primo pianoLibri

Giorgio Olmoti in On The Road Again

scritto da L'Interessante

 Giorgio Olmoti

Giorgio Olmoti è uno che con le parole ci sa fare. On the road again, il suo libro, lo dimostra

Ma se On the road again dimostrasse solo questo, non ci sarebbe nulla da dire, nulla da obiettare vostro onore, nulla per cui varrebbe la pena spenderci del tempo o impiegarci una risata. Di gente che scrive ne è pieno il mondo; di gente che sa scrivere un po’ meno, ma non è questo il punto. On the road again (Round midnight edizioni) ci porta in giro per l’Italia e per la vita che, lo si sa, a volte ti fa cadere in un mare di merda di maiale e addio calzoncini corti e belle speranze. Sarà che lui l’arte la vede un po’ a 360 gradi, partendo dal cinema, passando dal fumetto fino alla fotografia, ma se leggi Giorgio Olmoti le cose le vedi e quasi ne senti l’odore (e, ovviamente, la puzza nel caso della merda dei maiali). Quando leggi On the road again ci vai davvero al castagneto ad aiutare Artos, che vedi sul serio davanti a te mentre sta attento a non spostare le pietre perché da sempre quelle pietre sono nello sguardo di tutti e, se ne sposti una, sposti la memoria di un’intera famiglia, il segno minimo di un passaggio di vita. Si, chi legge On the road again in un attimo diventa amico di Artos, omone con mani grosse per piccole meravigliose attenzioni. E pagina dopo pagina ti ci perdi in quella scrittura così particolare e al tempo stesso così semplice. Una penna che i più grandi nomi della letteratura e della poesia forse non capirebbero e forse accantonerebbero perché priva di auliche intenzioni. Ma credo proprio che On the road again, di piacere ai più grandi nomi della letteratura non ne abbia la benchè minima intenzione. Giorgio Olmoti è lì, con le sue città che portano ognuna un pezzo della sua storia, dentro i bar, trattorie, osterie della propria esistenza, tutte case sue, che però per fortuna non sono case tassate. E allora ecco cos’è On the road again, una passeggiata con un cane, tra le storia di una vita e mille vite, mille vite come se ne fossero cento, cento come se ne fossero un milione, tutte diverse e tutte semplici, come semplici e meravigliose sono le vite comuni. E ti ritrovi a ridere davanti a dei ragazzini che, non conoscendo il dentifricio, lo spalmano sul pane come se fosse una deliziosa crema e subito dopo a trarre riflessioni da un uomo il cui lavoro in fabbrica gli fa dimenticare il mare e gli fa dire “Poi è venuta la fabbrica e non ho più niente da ricordare. Mi dispiace” . E chi mai potrebbe definire On the road again, chi riuscirebbe mai a catalogarlo o ad etichettarlo secondo una categoria piuttosto che un’ altra. Ma, soprattutto, perché mai dovrebbe esserci  la necessità di farlo?! In fondo, nei libri, non c’è da rendere conto a nessuno e ci si può permettere la libertà totale dei pensieri e delle associazioni.

Roberta Magliocca

Giorgio Olmoti in On The Road Again was last modified: giugno 9th, 2016 by L'Interessante
9 giugno 2016 0 commenti
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dominio
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Dominio: la nuova saga di Milena Edizioni

scritto da L'Interessante

Cabalismo, misticismo, cyberpunk, fantascienza, sci-fi e tanto altro nella nostra nuova saga: DOMINIO

In un pianeta lontano, in un altro tempo. Nelle terre di Achad un uomo è ossessionato dal ricordo di un guerriero leggendario: colui che dominò il mondo con una mitica arma. Un’arma generata da un prezioso e inaccessibile minerale, un’arma che se donata al suo popolo lo renderebbe invincibile ed eletto. Il ricordo diventa perciò ricerca e la ricerca ossessione; l’ossessione scaturisce in odio e chi odia combatte una guerra spietata e sanguinosa. Un gruppo di giovani guidati da Vaiush e i suoi amici sono l’unica via che Achad ha per sperare ancora in un futuro. Un romanzo di fantascienza nella migliore tradizione di Star Wars, ma con molti elementi di modernità, unendo tradizioni mistiche dall’ebraismo in poi alle più futuristiche tecnologie.

Dominio non è un semplice romanzo fantasy, tutt’altro. Rifugge da questa etichetta perché la storia che narra accoglie molti altri generi e influenze. Dopo un bel po’ di tempo speso in ricerche e nella raccolta di materiale, Dario Torre dà alle stampe questa sua prima creatura letteraria dopo l’esordio avuto, due anni or sono, come critico e saggista musicale con l’ottimo “Nessuna speranza nessuna paura”, analisi e critica della scena rock napoletana in trent’anni di vita. Stavolta l’autore si cimenta con qualcosa di molto più composito e impegnativo. Dominio, primo capitolo della trilogia omonima (a cui seguiranno dominio: oscurità e dominio: sacrificio), è invece un omaggio al cyberpunk, alla fantascienza, allo sci-fi e a chi ha sempre amato questa letteratura di genere, desiderando di sognare a occhi aperti e farsi trasportare attraverso luoghi fantastici e senza tempo, colpi di scena e avventura estrema. Non è la storia di un singolo, classico eroe, ma è un romanzo corale che vede alternarsi le vicende di tanti protagonisti, ognuno con il suo destino e la sua missione da compiere. In Dominio si fondono misticismo, filosofia, azione e mistero, lasciando il lettore senza fiato in un susseguirsi di avventure a ritmo serrato. Ma l’avventura non è degna di essere vissuta se non ha un substrato che renda ancora più evocativo ciò che accade, pertanto ogni copia di Dominio darà la possibilità al lettore di accedere a una vera e propria colonna sonora composta per l’occasione. Un’opera strumentale che è tutt’uno con il romanzo perché Dominio è in tutto e per tutto una lunga sonata con i colori più accesi del dream pop/shoegazing e della new wave inglese. E questa musica si respira per tutta l’opera.

Disponibile da lunedì 6 giugno 2016. Milena Edizioni.

Dominio: la nuova saga di Milena Edizioni was last modified: maggio 25th, 2016 by L'Interessante
25 maggio 2016 0 commenti
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biblioteca
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Biblioteca Nazionale di Napoli: una giornata tra storia ed arte

scritto da L'Interessante

Edmondo De Amicis affermava che il destino di molti uomini dipende dalla presenza o meno di una biblioteca nella casa paterna. In effetti, molto di quello che leggiamo determina ciò che siamo, il nostro percorso, anche, perché no, i nostri pensieri. Perché i libri, si sa, profumano di riflessione, di scelte, di silenzio, di momenti intimi e personali.

Ed è proprio lo stesso odore che si percepisce nei corridoi della Biblioteca Nazionale di Napoli, la cui fondazione risale al XVIII secolo. Fino a quel momento, i libri erano conservati nella Reggia di Capodimonte

Il 13 Gennaio 1804 sotto il regno di Ferdinando IV di Borbone, dopo molti anni di sistemazione e catalogazione del materiale in essa contenuta, la Biblioteca fu aperta al pubblico. In quell’occasione l’edificio prese il nome di Reale Biblioteca di Napoli, per poi nel 1816 diventare Reale Biblioteca Borbonica e, infine, nel 1860, dichiarata Biblioteca Nazionale.

E’ una passeggiata tra carta e parole, in compagnia del bibliotecario, un uomo che è lì, pronto a raccontare il bagaglio culturale e il valore storico di quel luogo.  Perché, contrariamente a quanto si crede di solito, il bibliotecario è una figura che di libri si nutre e in mezzo a loro ci vive. La Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III consta di quasi 1.500.000 volumi a stampa, poco meno di 400.000 opuscoli e 18. 414 manoscritti. Questo la rende la terza biblioteca nazionale, dopo le due Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.

Nel 1922 la sede fu spostata, su suggerimento di Benedetto Croce, dal Palazzo degli Studi (attuale Museo Archeologico) al Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, sede che dall’ora non è stata più cambiata.  Durante la guerra alcuni testi furono trasferiti in luoghi più sicuri, fino alla riapretura avvenuta nel 1945. Ma altri trasferimenti furono resi necessari dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980, in seguito al quale un’ala dell’edificio fu seriamente danneggiata.

Depositati ufficialmente nel 1907, ma in realtà rilasciati intorno alla metà del XIX° secolo, entrarono a far parte della Biblioteca numerosi scritti autografi di Giacomo Leopardi tra cui l’Infinito e la famosissima A Silvia. Ma vanta anche numerose altre raccolte, come la Biblioteca Brancacciana, costituita a Roma nella prima metà del XVII° secolo e trasferita a Napoli nel 1690.

Inoltre, questa Biblioteca offre l’opportunità ai giovani neo-laureati di svolgere tirocini presso la propria sede, permettendo così di applicare la teoria  acquisita durante il percorso di studi, ad una pratica di altissimo livello in un luogo di seria e profonda professionalità.

E’ difficile scrivere, o meglio, de-scrivere un profumo, un odore. Ma quello dei libri, specie se antichi e di prezioso valore, è una sensazione più che una percezione olfattiva. E una Biblioteca Nazionale racchiude in sé questa sensazione che accomuna tatto, spirito e anima in un’unica esperienza.

Chi oggi stringe un libro tra le mani, dovrebbe essere consapevole, a mio avviso, del valore che comportano e trasportano quelle pagine. Un libro è la nostra testimonianza, è il segno del nostro passaggio. Per  Antonio Castronuovo una biblioteca sostituisce la realtà assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia. Io credo che chi salva un libro oggi, salva il mondo di domani.

Roberta Magliocca

Biblioteca Nazionale di Napoli: una giornata tra storia ed arte was last modified: maggio 23rd, 2016 by L'Interessante
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Sud mio Sud di Mimma Lagonegro alla libreria “Io ci sto”

scritto da L'Interessante

Sud Mio Sud

Martedì 24 maggio alle ore 18.00 presso la libreria “Io ci sto”(via Cimarosa, 20) verrà presentato il volume Sud mio Sud di Mimma Lagonegro (kairós edizioni)

Alla presentazione con l’autrice interverranno: Antonio Mocciola, giornalista e scrittore, Virginia Maresca giornalista direttrice del portale “Mydreams”.

“Questa piccola saga è la storia di uno sconosciuto che, soltanto alla fine del racconto, si può supporre chi sia. E un romanzo ma, talvolta, la realtà è tutt’uno con la fantasia. Nel romanzo c’è un po’ di Eros (non guasta mai), descrizioni per chi non avesse ancora visitato Cuba ma soprattutto il modo di vivere dei cubani. Lo scorrere del tempo si nota dallo sbriciolamento, dalle rovine, dalle nascite e dalle morti ma, anche, da un riandare a un passato lontano, che riporta ricordi, eventi trascorsi, pur tuttavia presenti nella mente di ciascuno di noi. E la “nostra storia” che, se ben introiettata, ci regala il desiderio di andare avanti, così da non raccogliere più briciole o polvere che vola via”.

“Il barcone si arenò sulla spiaggia. Era giunto, finalmente, dopo aver attraversato quella stretta, incomparabile baia. Lo straniero si voltò verso l’accompagnatore. Lo ringraziò abbracciandolo e, frugandosi nella tasca della giacca, gli diede mezzo dollaro. Raccattò le sue cose, aspettò che andasse via, poi alzò il capo rubando l’aria con la bocca aperta quasi a voler fare scoppiare i polmoni.

Malgrado fosse abbastanza tardi, c’era penombra. Già era caduto il solstizio d’inverno, ma a quella latitudine la luce guadagnava più in fretta sulle tenebre…”

 L’AUTORE

Mimma Lagonegro è nata a Napoli dove ha insegnato e vive tuttora. Ha già pubblicato con Massari un libro di racconti miniaturizzati che ha ottenuto un notevole successo. Il suo motto è: “Conoscere, Ubicare, Comprendere”.

 

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