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Tradizione

cerimonie
CronacaCulturaIn primo pianoParliamoneTv

È Morto Antonio Polese, il boss delle cerimonie

scritto da L'Interessante

Boss delle cerimonie

 

Di Vincenzo Piccolo

Ebbene si, questa volta non è una bufala. Già lo scorso novembre, infatti, era girata la notizia della presunta morte di don Antonio, che aveva messo in agitazione tutti i fan e le tante coppie che, negli anni, aveva aiutato a convolare a nozze. Questa volta è vero, don Antonio ci ha lasciato, a 80 anni.

Protagonista indiscusso della trasmissione messa in onda da Real Time – per l’appunto “il boss delle cerimonie”- ha fatto conoscere in tutt’Italia lo stile dei matrimoni alla Napoletana. Quelli sfarzosi, quelli trash, quelli per il quale non si bada a spese. Ha fatto si che anche il matrimonio uscisse fuori dallo “status quo”,rendendolo e mostrandolo, alla fine, per quello che dovrebbe essere: una festa!

I Ricoveri del boss delle cerimonie

Era stato già ricoverato per scompenso cardiaco quando il Tribunale di Torre Annunziata aveva disposto il sequestro della sua struttura, la Sonrisa,famosa per lo stile principesco, quasi Disneyano e per le tante trasmissioni che l’hanno usata come cornice negli anni. In quell’occasione furono condannati anche la moglie e il fratello del Polese, imputati per lottizzazione abusiva avvenuta dal 1979-2011. Così la struttura, che comprendeva anche un albergo e un ristorante a 5 stelle, è stata assorbita al patrimonio comunale di Sant’Antonio Abate. Dopo due ricoveri e un periodo di accertamenti che avevano impedito a Polese di tornare sulle scene del docu-reality, l’ottantenne boss delle cerimonie è stato ricoverato per una nuova crisi cardiaca alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è morto.

Tutti, sui social, lo salutano con affetto “Statv buon don Antó, per voi fiori  a beverun, a zeffun, a migliara!”.

È Morto Antonio Polese, il boss delle cerimonie was last modified: dicembre 1st, 2016 by L'Interessante
1 dicembre 2016 0 commenti
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molly
CulturaIn primo piano

Molly Malone, la strana leggenda

scritto da L'Interessante

Molly

Di Erica Caimi

Forse, non esiste altro posto al mondo più ricco di miti e leggende dell’Irlanda. Qui, la storia si colora di tradizione orale e anche una semplice passeggiata in centro può regalare sorprese inaspettate.

Tutti sono d’accordo nell’ affermare che Molly Malone è una delle persone più famose nella storia di Dublino, poi, che sia esistita veramente oppure no, questa è un’altra questione. Sicuramente è l’icona più curiosa ad essere mai stata celebrata ufficialmente dalle autorità comunali, che nel 1988, nel corso dei festeggiamenti per il “Dublin millennium”, hanno deciso di far costruire una statua in suo onore e di collocarla a Grafton Street. A questo indirizzo, si trovava un piccolo cimitero, raso poi al suolo dalle ruspe per lasciar spazio a nuovi edifici, dove la leggenda vuole sia stata seppellita la povera Molly, passata a miglior vita prematuramente. La statua è stata in seguito rimossa e spostata temporaneamente a Suffolk Street, di fronte all’ Ufficio del Turismo, ma resta una tappa irrinunciabile per i turisti, che si fermano a farsi fotografare accanto a quella giovane con una generosa scollatura in bella mostra.

Chi era Molly Malone ?

Le prove della sua nascita e morte sono state “scoperte” diverse volte nel corso dei secoli, forse perché un numero cospicuo di “Molly Malone” sono effettivamente nate a Dublino e scambiate erroneamente per l’originale, comunque la sua presunta venuta al mondo si colloca intorno al 1600. La leggenda vuole che Molly sia una giovane donna di bell’aspetto che lavora come pescivendola di giorno e di notte vende il suo corpo seducendo gli studenti del Trinity College, Università stimata per la sua rigida dissolutezza. Molly muore molto giovane a causa di una febbre tifoide che aveva anche causato la morte dei suoi genitori, ma si racconta che il suo fantasma torna ogni notte ad infestare le strade di Dublino.

Molly Malone e la tradizione

Anche se si ritiene che Molly Malone sia vissuta nel 1600, non vi è alcuna traccia della sua presunta  esistenza fino alla fine del ‘700, inizio ‘800.

Nel 1880 una nota canzone popolare gaelica dal titolo “Cockles and mussels”, “cardi e cozze”, scritta da un autore ignoto, rievoca la leggenda, congelandola nell’immaginario collettivo: «In Dublin’s fair city, where the girls are so pretty, I first set my eyes on sweet Molly Malone, As she wheeled her wheel-barrow, Through streets broad and narrow, Crying, “Cockles and mussels, alive alive oh!”». La canzone, apprezzata per secoli, è stata riadattata da vari gruppi, The Dubliners compresi. Proprio grazie alla sua notorietà, la melodia affianca l’inno nazionale Ireland’s Call all’apertura delle partite della squadra nazionale di rugby della Repubblica d’Irlanda (l’Irish International Rugby Team) ed è l’inno ufficiale dei tifosi delle associazioni sportive di Dublino aderenti alla GAA, la Gaelic Athletic Association.

I dublinesi, ancor oggi, non hanno dimenticato Molly Malone, affibbiando alla statua il gergale e colorito appellativo di “tart with a cart”, letteralmente “puttana col carretto” o “The trollop with the scallop”, “la donnaccia con le conchiglie”.

Molly Malone, la strana leggenda was last modified: novembre 19th, 2016 by L'Interessante
19 novembre 2016 0 commenti
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turismo
Dall'Italia e dal MondoIn primo pianoViaggi Interessanti

TURISMO, A NAPOLI SI RIPARTE DA QUI!

scritto da L'Interessante

Turismo

Di Vincenzo Piccolo

Un vero e proprio exploit di visite si è registrato nei siti vesuviani, nei giorni del ponti di Ognissanti. Parchi naturali, scavi archeologici e le sontuose ville vesuviane sono state inondate dai turisti. L’interesse turistico non si è concentrato soltanto nelle zone del Vesuvio, anche Napoli e provincia hanno ospitato, in questi giorni, una grande massa di turisti. Secondo i dati forniti dal consorzio “Arte’m”, che gestisce la biglietteria al Gran Cono, il Vesuvio ha fatto registrare 8.403 presenze tra il 30 ottobre e il 1 novembre. Buon risultato anche per Ercolano, Pompei, Oplontis, Stabia e Boscoreale. Basti pensare che soltanto nella giornata di ieri, secondo la Soprintendenza, la città di Pompei ha visto arrivare 10.250 visitatori.

A Napoli è già Natale: il turismo Natalizio

Si accendono i riflettori, anche in anticipo, sul centro storico di Napoli. Tra i vicoletti di via San Biagio dei Librai e San Gregorio Armeno già si respira l’aria del Natale. In questi giorni, infatti, è ormai possibile ammirare i tipici presepi. Per le strade che sanno di muschio, sughero, caldarroste e caffè, accompagnati dalla maschera di Pulcinella tra una danza e l’altra, è già Natale! Napoli sta ripartendo, quindi, dalle sue più grandi peculiarità: l’arte e la tradizione. I dati Federalberghi parlano chiaro, l’ 8% in più soltanto nel primo semestre del 2016. In quest’ottica, quindi, non possiamo che aspettarci un altro grande “boom di turisti” anche a Natale.

TURISMO, A NAPOLI SI RIPARTE DA QUI! was last modified: novembre 5th, 2016 by L'Interessante
5 novembre 2016 0 commenti
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