L'Interessante
  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Notizie Flash
1 MAGGIO: FESTA O…. LUTTO. UNA FESTA BEN...
CORONAVIRUS FASE 2 ……… GIU`LA “MASCHERINA
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER...
INTERNAZIONALI: LA COPPIA DI TAIWAN SI AGGIUDICA IL...
INTERNAZIONALI TENNIS ASSEGNATE LE WILD CARD. SABATO INIZIANO...
Michele Pagano: Il futuro è il mio presente
Da consumarci preferibilmente dopo morti: Officina Teatro incanta...
VALERIO BIANCHINI E LE SUE … BOMBE. AMARCORD...
Caso Weinstein. Dite alle donne che non siamo...
The Aliens ad Officina Teatro: vita, amicizia ed...

L'Interessante

  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Tag

Lavoro

Apple
CulturaCuriositàIn primo piano

Apple a Napoli cerca “umanisti digitali”

scritto da L'Interessante

Apple

Di Maria Rosaria Corsino

Trova casa anche all’interno dell’antica cittadella monastica seicentesca di Suor Orsola l’Academy napoletana dell’innovazione targata Apple

Il primo grande progetto europeo di alta formazione del colosso statunitense sposa così la secolare tradizione di studi umanistici dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che già da anni viaggia con un felice binomio integrato con le nuove tecnologie: da ultimo la nascita dei living labs del Centro di Ricerca Scienza Nuova e l’avvio del primo dottorato italiano in Humanities e and Technologies. Dal 20 Ottobre prenderà il via all’Università Suor Orsola Benincasa il primo Corso “iOS Foundation Program” in partnership con Apple, dedicato agli umanisti.

“Il nostro progetto non si rivolge soltanto ad ingegneri o ad esperti in tecnologie- spiegano dalla Apple i manager che lavorano da mesi tra le aule e i giardini del campus universitario di Suor Orsola – e proprio in questo Ateneo abbiamo scoperto risorse, patrimoni di conoscenze e competenze, oltre che luoghi unici, che ci fanno credere che il lavoro con l’Università Suor Orsola Benincasa sarà molto fecondo e innovativo”.

Ed allora ecco che la ‘caccia’ di Apple ai creativi mette ora nel mirino anche trenta umanisti nei settori di eccellenza dell’Università Suor Orsola Benincasa (beni culturali, comunicazione, pedagogia e psicologia solo per citarne alcuni) che ha scelto di riservare questa grande opportunità di formazione soltanto ai suoi studenti ed ai suoi laureati.

Dai beni culturali all’ergonomia: le nuove tecnologie applicate alle scienze umane nel programma del Corso

I temi del Corso, pianificati di concerto con i manager della multinazionale statunitense, coniugheranno, quindi,gli aspetti informatici con le vocazioni di ricerca e didattica del Suor Orsola, in particolare l’attenzione ai beni culturali, ai temi dell’intrattenimento e ai nuovi media, alle nuove tecnologie per la formazione e alla progettazione tecnologica attenta ad ergonomia, usabilità e user-experience.Il Corso “iOS Foundation Program” insegnerà agli studenti come realizzare App innovative per dispositivi Apple in linguaggio Swift.

Apple a Napoli cerca “umanisti digitali” was last modified: settembre 26th, 2016 by L'Interessante
26 settembre 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Caserta
AttualitàIn primo piano

Caserta. CONVEGNO DELLA CISL FP – ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI PER RILANCIARE LA SANITÀ CASERTANA

scritto da L'Interessante

Caserta

CONVEGNO DELLA CISL FP – ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI PER RILANCIARE LA SANITÀ CASERTANA: “Si faccia finalmente il Policlinico e soprattutto il piano ospedaliero sblocchi le assunzioni”.

Si apre con la proiezione di un video sulle conseguenze della Terra dei Fuochi il convegno sul Riordino delle Professioni Sanitarie tenutosi il 23 giugno presso l’aula Magna dell’azienda ospedaliera, organizzato dalla Cisl Fp di Caserta

Un video dove a parlare sono proprio gli operatori della sanità di questo territorio, che raccontano dell’esercizio della professione in condizioni estremamente difficili e precarie, operatori che parlano essi stessi delle problematiche legate a malattie personali, per cui, pur lavorando in ambiente sanitario sono costretti a spostarsi fuori provincia e spesso fuori Regione.

Insomma un momento di raccordo importante quello della valorizzazione delle professioni sanitarie di cui si è parlato ieri, ma anche l’occasione per sottolineare ancora una volta tutte le.esigenze ed i bisogni di questa terra.

Presenti tra gli altri per l’Ospedale, il Commissario Michele Ametta, il direttore Sanitario dell’azienda ospedaliera Alfonso Giordano, per l’Asl, il Commissario Giuseppe Matarazzo, per i sindacati, il Segretario Ust Caserta, Gianni Letizia, il Segretario Generale Cisl Fp Napoli, Salvatore Altieri, la Segretaria Cisl Fp Campania, Doriana Buonavita, la Segretaria Generale nazionale Daniela Volpato. Per la parte istituzionale i consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Luigi Bosco, Raffaele Topo, ed il neoeletto sindaco di Caserta Carlo Marino.

Nei vari interventi la voce unica è stata soprattutto quella legata ad un appello generale: basta con i ritardi, si faccia il Policlinico, Caserta levi la testa e recuperi professionalità, risorse, strumentazioni, tecnologia e politica. Impossible non riferirsi al nuovo Piano Ospedaliero.

“Finalmente è stato riconosciuto che Caserta é stata abbandonata da oltre 10 anni – precisa Nicola Cristiani, segretario Generale Cisl Fp Caserta – ma manca ancora tanto in questo piano ospedaliero. Mancano le risorse economiche, manca il cronoprogramma, manca lo sblocco delle assunzioni, assurdo parlare di riconversione senza parlare di sblocco delle assunzioni, avete mai visto un cardiochirurgo fare l’ortopedico e viceversa…?”.

Eguale enfasi anche nell’intervento di Carlo Marino, alla sua prima ufficiale uscita pubblica in qualità di Sindaco e responsabile sanitario della città: “Aver scelto il diritto alla salute come prima uscita pubblica – sottolinea il primo cittadino – non è un caso. Sento la responsabilità di essere guida di un nuovo processo, di essere orgogliosamente guida dello sviluppo di un territorio anche nella sanità. Se i commissari me lo permetteranno  sono ripromesso di essere presente ogni settimana suo luoghi di lavoro della sanità, ma nei reparti, a parlare con gli operatori, le persone che lavorano”.

Il convegno si è poi ovviamente è giustamente soffermato sul valore delle professioni sanitarie e sull’importanza della formazione. Sul ruolo degli infermieri e degli operatori del.settore tutti. Il 28 giugno vi sarà a Roma un evento di grande importanza per proclamare l’urgente necessità dello.sblocco delle.assunzioni. Dal 2009 il sistema sanitario nazionale ha registrato la riduzione di oltre 220000 professionalità, delle.quali oltre 17000 sanitarie e personale di assistenza.non sostituibili a causa del blocco del turn over.

Per questa ragione insieme agli Ordini, Collegi e Associazioni delle professioni sanitarie la Cisl Fp lancia un manifesto da presentare alle istituzioni regionali e nazionali e con il quale avviare un percorso di mobilitazione a tutti i livelli, in tutti i territori, tra i lavoratori e i cittadini.

Caserta. CONVEGNO DELLA CISL FP – ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI PER RILANCIARE LA SANITÀ CASERTANA was last modified: giugno 25th, 2016 by L'Interessante
25 giugno 2016 1 commento
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Furbetti del cartellino
AttualitàIn primo pianoParliamone

Furbetti del cartellino: la piaga dell’assenteismo

scritto da L'Interessante

Furbetti del cartellino

Quando il gatto non c’è i topi ballano. Se poi alla musica ci pensa chi dovrebbe assicurare il legittimo controllo sulla corretta gestione del dovere, la via della cattiva condotta diventa una discesa a (s)regola d’arte.

Come in un gioco in cui si diverte solo chi lo fa, gli episodi di assenteismo pubblico replicati nel casertano, ancora una volta, colano a picco sulle amarezze di quanti considerano il proprio lavoro un sinonimo di onestà e trasparenza.

Li chiamano i furbetti del cartellino, e sono gli esperti in disertazione della sedia d’ufficio, quelli che timbrano il badge e poi vanno al bar per un caffè scorretto

 Se fosse una mansione prevista dalla legge, non coprirebbe a sufficienza gli entusiasmi di quanti vorrebbero rivestire il ruolo del funzionario fantasma, ma purtroppo, lasciare la propria postazione nell’orario di lavoro, resta un reato.

 A nulla sono valse le pressioni mediatiche firmate dai programmi ad inchiesta che avevano fatto capitolare, due anni fa, gli equilibri distorti del palazzo di via Verdi. Il via vai sospetto del comune di Napoli, infatti, aveva fatto scendere in campo le telecamere di Le Iene per sventrare il gruppo di assenteisti e nulla facenti nella sede del consiglio comunale. Come all’epoca, anche i recenti nove arresti, ad opera dei carabinieri di Maddaloni, hanno preceduto appostamenti e servizi di video sorveglianza che attestassero la trasgressione.

L’ indagine, condotta dal mese di ottobre a quello di dicembre, ha coinvolto tutti i dipendenti dell’A.S.L. di Caserta, tra cui cinque dirigenti, in servizio presso il Distretto 13 di via Caudina. Gli arrestati dovranno rispondere alle accuse di truffa e false attestazioni o certificazioni, con le aggravanti di aver commesso il fatto a danno di un ente pubblico.

L’attività investigativa ha permesso di cogliere in flagranza di reato gli indagati che, senza ritegno, lasciavano il posto di lavoro, dopo aver avuto la malsana accortezza di attestare la propria presenza attraverso il badge in dotazione.  Un comportamento ,per alcuni , ripetitivo e meccanico che, come un esercizio d’abitudine, permetteva di ottenere un’ingiusta corresponsione e un enorme arreco di danni a carico dell’ amministrazione. Le cifre rese note attestano un ammanco che va dai 450 ai 3.400 euro.

Inoltre, sono stati certificati casi in cui la buona creanza di alcuni funzionari copriva il collega assente, marcando il cartellino di chi al lavoro preferiva lo shopping infrasettimanale. Uno spirito di collaborazione ingiustificabile che si coalizza, anche e soprattutto, a danno del comune cittadino che non solo contribuisce al pagamento illegittimo dei furbi in questione, ma si trova inevitabilmente scoperto in caso di esigenza non esaudita da chi dovrebbe farlo per dovere.

Che sia l’ultima scia di un percorso costruito male?  C’è chi è pronto a giurare di no.

Certe cronache sembrano non smettere mai, e chi ne parla per dovere di professione prova quasi un senso di vergogna, perché quando un fatto si ripete, e soprattutto in termini come questi, neanche scriverne sembra avere senso. Tutto appare superfluo e il resto sembra dare ragione a chi dice che niente cambierà mai, perché quello che nasce disforme, e si abitua alla sua inopportuna condizione, non potrà diventare qualcosa di diverso da ciò che rappresenta, ma se è vero che il sano coesiste con il marcio, per natura, non è di certo congenito mischiare i due emisferi di concetto.

 Allora, sperando in un ravvedimento di coscienza che smentisca i detti popolari, evitare il silenzio omertoso è qualcosa che bisogna continuare a fare, se non altro per garantire il discernimento fra giusto e sbagliato.

Michela Salzillo

Furbetti del cartellino: la piaga dell’assenteismo was last modified: giugno 17th, 2016 by L'Interessante
17 giugno 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest
Primo Maggio
CulturaIn primo piano

Primo Maggio, save the date: quello che gli italiani non dicono

scritto da L'Interessante

Primo Maggio

Confucio diceva «scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la vita».

Una verità certamente provata ma… siamo sicuri di non desiderare neppure un “day-off”? Perché, ammettiamolo, una gita fuori porta, una romantica serata sul divano a sorseggiare thè caldo e a sgranocchiare biscotti al cioccolato non dispiace affatto.

E quale occasione migliore se non il fatidico Primo Maggio?

La Festa del Lavoro, nata in ricordo delle battaglie operaie che rivendicavano i sacrosanti diritti inalienabili che contraddistinguono la società attuale, esorta al movimento, è come una parola magica che apre le porte alla serenità. Zaino in spalla dunque, si parte!

I dati raccolti da Coldiretti un anno fa riferiscono una situazione italiana, per certi aspetti, rassicurante: un italiano su quattro ha scelto di trascorrere la Festa del Lavoro all’aria aperta, facendo una passeggiata, un picnic al sacco oppure recandosi presso un agriturismo. Dati che hanno fatto ben sperare e che proiettano il nostro Paese verso lo sviluppo e il potenziamento del turismo verde, sostenibile ed ecologico. La scelta stessa della gita in agriturismo (secondo Terranostra l’anno scorso sono stati superati oltre un milione di pasti) rilancia il settore agroalimentare, quello più genuino delle zone rurali o comunque delle periferie urbane, portando alla piacevole (ri)scoperta di borghi dall’interesse storico-culturale notevole, senza tener conto del totale isolamento dallo stress cittadino. È principalmente quest’ultimo, infatti, ad influenzare, ormai sempre di più, la maggior parte dei salariati italiani: stress da lavoro, l’ufficio che diventa una prigione, la cravatta che sembra soffocare ed i piedi che chiedono una tregua dai tacchi. Lo stress diventa il “capro espiatorio” dei nostri problemi, delle nostre preoccupazioni più celate e l’unico modo per evadere è rifugiarsi nella propria intimità, ritagliandosi un momento per sé. È questo che spinge le donne a preferire un bagno caldo piuttosto che una doccia fugace ed è lo stesso motivo che porta gli uomini a curare la barba, impiegando ore di fronte allo specchio, apportando accorgimenti che, d’altronde, sembrano quasi impercettibili ad un occhio non bene allenato. Colpevole, con un giusto movente, anche il Primo Maggio. E che non si dica che sia un giorno esattamente uguale agli altri. La concomitanza con l’inizio del mese e la coincidenza, alle volte, con un weekend prolungato, aumenta il desiderio di evasione, anticipando, di gran lunga, l’agognata estate. Troppo presto per pensare a costumi nuovi e locations mozzafiato ma appena in tempo per godere un po’ delle meraviglie che ci aspettano dietro l’angolo. La Festa del Lavoro si è trasformata, specie in Italia, in un’occasione di aggregazione sociale che, solo in parte, ricorda l’intento originario. Sempre più eventi gravitano attorno a questa data simbolica e si protraggono nei giorni, mutando in sagre dal sapore nostrano, come, per esempio, la Sagra della Fiorentina a Portico (FO), quella del Cinghiale a Bagno a Ripoli (FI) ed ancora la Sagra della Ricotta e del Formaggio a Bagnoli Irpino (AV).

Approfittando dell’iniziativa #domenichealmuseo, il Bel Paese offre mete turistiche pronte a soddisfare qualsiasi italiano: dalle aree naturali dell’altopiano del Carso, alle gite in camper nel territorio del Lago di Garda, dalle colorate città di Burano, Murano e Torcello, nell’isolotto veneto, passando in pellegrinaggio ad Assisi e la sua Basilica, piena di affreschi stupendi realizzati da grandi artisti come Giotto, Cimabue e Simone Martini. Questo “assaggio d’estate” continua attraverso la suggestiva città di Urbino con annesso Palazzo Ducale, sede di una delle migliori gallerie d’Italia, fino ad arrivare alla ricchezza culturale, artistica e paesaggistica del Sud; perdendosi tra gli innumerevoli musei napoletani, i tesori di Pompei e il mare salentino che lascia in bocca un sapore agrodolce.

Tra grigliate, scampagnate e falò in riva al mare, buona parte dei giovani trova il tempo per recarsi all’ormai tradizionale concerto a Roma, in Piazza San Giovanni. L’evento coinvolge, anno dopo anno, un numero esponenziale di artisti e spettatori e rappresenta l’unica grande manifestazione unitaria che soppianta il momento politico da cui trae ispirazione la Celebrazione ma alla quale, paradossalmente, fa capo. Nel lontano 1903 Ettore Ciccotti colse al meglio lo spirito con il quale i giovani si apprestano a partecipare in maniera attiva al Concertone di tradizione capitolina: «Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l’interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de’sensi; e un’accolta di gente chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell’avvenire, naturalmente è portata a quell’esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa».

Nell’esortazione ad uscire, a godere di ogni tipo di panorama, a realizzare ciò che si appunta sui post-it che vengono affissi al frigo, la redazione de L’interessante augura a tutti gli “interessati” e non una felice Festa del Lavoro e, continuando il gioco di parole, un generale ottimismo derivante da uno slogan coniato in Australia, nel 1855, che recitava: “otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore per dormire”.

Carmen Giaquinto

Primo Maggio, save the date: quello che gli italiani non dicono was last modified: maggio 1st, 2016 by L'Interessante
1 maggio 2016 0 commenti
4 Facebook Twitter Google + Pinterest
Biblioteca Palatina
In primo pianoParliamone

ASL CASERTA – PERSONALE PRECARIO IN AGITAZIONE. LA CISL FP CHIEDE RIUNIONE URGENTE

scritto da L'Interessante

ASL

LA Cisl Funzione Pubblica di Caserta torna nuovamente sul fronte dei precari e chiede al Commissario dell’Asl, Giuseppe Materazzo di convocare un incontro urgentissimo per discutere in via definitiva sulla mancata proroga al 31/12/2018 del personale cosiddetto “lavoratori atipici”, che, mette di fatto a rischio la continuità del servizio ed il mantenimento dei
L.E.A (livelli essenziali di assistenza) fino appunto all’anno 2018

Questa situazione purtroppo nonostante le pubbliche affermazioni  del Governatore della Regione Campania De Luca, del Presidente della V Commissione, Topo e del Presidente della I Commissione Piscitelli, che a
gran voce avevano invece rassicurato sul rinnovo della proroga suddetta.
Ricordiamo che trattasi di profili professionali specializzati, tutti Co.Co.Co, Co.Co. Pro., Avvisisti, Lavoratori a Partita Iva, personale sanitario medico, psicologi, sociologi, fisioterapisti, infermieri, per un numero di circa 200/250 figure professionali,  compreso i lavoratori della Medicina Penitenziaria.
“È chiaro  – precisa Nicola Cristiani, Segretario Cisl Fp Caserta – che la nostra richiesta è dettata dal fatto che la tensione tra i lavoratori è molto alta e si ripercuote negativamente sui livelli assistenziali. È necessario tenere presente che queste figure in realtà svolgono un vero e proprio lavoro subordinato in quanto impiegati con orari e turni di lavoro
a tempo pieno da circa un decennio senza avere alcuna tutela contrattuale come contributi, malattie o ferie”.
Va pur precisato che qualora tutti loro decidessero di avviare un’azione legale comune ne risulterebbe un enorme danno per le casse degli enti interessati. Pertanto la Cisl Fp rinnova la richiesta di proproga volendo tra l’altro evitare alle aziende un contenzioso legale inutile e dannoso.

ASL CASERTA – PERSONALE PRECARIO IN AGITAZIONE. LA CISL FP CHIEDE RIUNIONE URGENTE was last modified: aprile 25th, 2016 by L'Interessante
25 aprile 2016 0 commenti
0 Facebook Twitter Google + Pinterest

Resta in Contatto

Facebook Twitter Google + Instagram Email RSS

Categorie

  • Attualità
  • Basket
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • Curiosità
  • Dall'Italia e dal Mondo
  • Editoriale
  • Eventi
  • In primo piano
  • Indovina dove andiamo a cena
  • Libri
  • Musica
  • Notizie fuori confine
  • Parliamone
  • Politica
  • Sport
  • Teatro
  • Tv
  • Viaggi Interessanti
  • Vignette Interessanti
  • Volley

I Più Visti

  • ciao francesca

    Ciao Francesca!

    29 maggio 2016
  • duel gomorra

    Gomorra 3: i casting al Duel Village

    8 giugno 2016
  • museo

    Museo di arte islamica come l’araba fenice

    24 gennaio 2017
  • molly

    Molly Malone, la strana leggenda

    19 novembre 2016
  • canile

    Adozione in canile: ti salvo la vita, appartieni a me

    9 marzo 2017
  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Email

© 2015 L'Interessante. Tutti i diritti riservati.
Designed by Armando Cipriani


Back To Top
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza utente sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo. Accetto
Privacy & Cookies Policy