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lega calcio

napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI INEBRIATO DALL’EFFETTO DIEGO: DIAVOLO AL TAPPETO. LA SLAVINA TERRONA SI ABBATTE SULLA SCALA DEL CALCIO POLENTONA

scritto da Walter Magliocca

napoli

Il Napoli sbanca per il secondo anno consecutivo la “scala” del calcio

Sarà stato il benefico effetto del “Dio” del calcio (il ritorno di Maradona) o solamente la forza che deriva dai cori provenienti dagli spalti rossoneri, ma il “ciuccio” terrone, per il secondo anno consecutivo, ha violato la scala del calcio impartendo una lezione di tattica, tecnica, atletismo e qualità.

Un Napoli “terrone” con lo “slang” di Insigne, autore della prima rete della sua carriera realizzata con il piede tanto caro al “pibe”, ma soprattutto spagnolo per lo “slang” di Albiol e di un super Callejon (autore della seconda rete), giusto per riabituarsi a parlare lo spagnolo real in vista della sfida champions, sempre più prossima ma ancora così lontana. Un Napoli che oggi ha parlato in tutte le lingue tranne che in franco-belga. Mertens, finora il suo attaccante più prolifico, indispensabile dal punto di vista tattico, indispensabile nel dispensare gli assist da goals, questa volta è stato impreciso in fase realizzativa, dimostrando di non essere un cecchino infallibile e facendosi ipnotizzare da quel Donnarumma, che pur parlando il “terrone”, oramai fa il “talentuoso polentone” in un ruolo dove si è sempre detto che contava l’esperienza, concetto sovvertito dal portierone sempre meno sudista.

Prestazione autoritaria: si spera che la condizione possa durare

Una prestazione ammirata anche dal tecnico, anche lui proveniente dalla terronia, seduto sulla panchina milan-cinese. Sulle domande di circostanza, condite da tesi fantasiose, provenienti dal salotto “tecnico” di Sky (Bergomi e Vialli) e formulate solo per giustificare lo stipendio, Montella ha semplicemente sottolineato la differenza di valore tecnico e di velocità tra Mertens e Paletta, l’assist stratosferico del belga e la giocata perfetta di Insigne. Tutto qui, troppo semplice e cambio di argomento per evitare ogni contrasto dialettico che non ha fatto altro che accentuare la “magra figura”. Ma tanto nessuno lo ha notato.

Ora il cammino che porta dai “blancos”.

Il Napoli ora non può più cedere punti e perdere terreno. Martedì, tra le mura amiche, la sfida “secca” di coppa Italia, che porta alla semifinale contro “l’odiata signora”. Poi il Palermo, sempre al San Paolo, Bologna in trasferta nel primo sabato di febbraio, poi il venerdì casalingo con il Grifone amico, prima della trasferta reale in terra spagnola. Attesa spasmodica che dura sin dal sorteggio. Fondamentale sarà riuscire a conservare la condizione atletica. Solo così si potrà continuare a sognare e nel frattempo …. godere del riscatto, solo calcistico, della terronia. Perché, caro Mughini, è vero che l’unica positività proviene dal calcio, ma il “Padreterno” ha compensato quello che non riesce all’uomo.

Un riscatto “terrone” che ha il calore del sole, la bellezza del mare, il piacere di veder giocare la squadra di calcio della propria città e una conformazione geologica privilegiata. In attesa di qualcosa di meglio, che comunque altri non hanno, non resta che …… godere per il gioco del calcio.

Godere di una vittoria calcistica conquistata nel “norde” facendo divertire fornendo uno spettacolo piacevole e civile.  

Ma senza accontentarsi. La “terronia” è consapevole di poter migliorare ed aspirare a qualcosa di meglio. “Gli altri” … chissà.

NAPOLI INEBRIATO DALL’EFFETTO DIEGO: DIAVOLO AL TAPPETO. LA SLAVINA TERRONA SI ABBATTE SULLA SCALA DEL CALCIO POLENTONA was last modified: gennaio 22nd, 2017 by Walter Magliocca
22 gennaio 2017 0 commenti
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vertigini
CalcioIn primo piano

LE VERTIGINI: IL MALE DEL NAPOLI

scritto da Walter Magliocca

vertigini

Il Napoli soffre di vertigini. Raggiunge la vetta, come nella passata stagione, ma non riesce a mantenerla. Contro il Genoa, a Marassi, è solo pareggio a reti bianche.

Non è il solito pianto ma gli arbitri condizionano in negativo la stagione.

Dovrebbe essere noto ai vertici del calcio: gli arbitri, anche in buona fede, e non sempre lo sono, non riescono a reggere i ritmi di gioco oramai raggiunti in campo. Ma cambiare le regole non consentirebbe, ad alcuni, di muovere i fili, dettare i tempi e guadagnare soprattutto dalle scommesse manipolando i risultati sportivi. Quindi niente tecnologia. E non sarebbe l’unica innovazione.

Damato: arbitro non della partita ma del risultato

Ed ecco che gli azzurri a Genova, contro i gemellati, dominano l’incontro ma rischiano di perderlo nel finale. Reina è protagonista ma …in campo. Damato a tavolino. Se le regole sono queste, non si possono non vedere e di conseguenza concedere due rigori netti: fallo di mano in area e fallo su Milik. Ma chi controlla? Nessuno. Appurare con le immagini non fa altro che rafforzare quanto finora detto. A Pescara il rigore viene prima concesso e poi negato (da Rocchi). A Genova ci pensa Damato. Se non è falsato il campionato!!! E non venissero a ripetere la solita litania: alla fine gli errori si compensano. Ma perché non si deve ridurre l’errore. Troppi interessi. E nessuno vede o vuole vedere. E De Laurentiis: nessun peso politico e, comunque, conviene non protestare!!!

Il Napoli non riesce a superare l’ostacolo rossoblù

Sta di fatto che gli azzurri non sono riusciti a scardinare il muro innalzato dal Genoa. Molti passaggi, possesso palla, ma solo due tiri in porta. E tanti errori, soprattutto quello di Insigne che, solo davanti a Perin, non è riuscito a dimostrare di essere un giocatore di “spessore”. E sul finire due, forse tre interventi detrminanti di Reina hanno salvato il risultato. Un messaggio a tutti quelli che lo volevano e vedevano finito.

Il migliore, neanche a dirlo Reina. Il Peggiore Mertens, poi Insigne. Ma in assoluto: Damato.

Sabato il Chievo. Ma riuscirà Sarri a far giocare i giocatori che sono stati acquistati?

E’ vero che il Napoli, in questa stagione, ha una panchina più lunga, ma Sarri sarà capace di far giocare tutti i giocatori che gli sono stati messi a disposizione? O faranno la fine di Grassi? Nessuno mette in discussione le capacità del mister, quindi vuol dire che il buon Maurizio (auguri per il suo onomastico) non ha scelto i giocatori acquistati senza il suo beneplacito. Dei nuovi, di necessità virtù, hanno giocato solo Milik e Zielinski. E gli altri? Aspettare per vedere. Ma nessuno avrà il coraggio di criticare.

 Sabato il Chievo. L’ “odiata” Verona, sponda sobborgo. Ostici e tabù. “Qui si parrà la tua nobilitate”. Speriamo che il Napoli faccia il Napoli. Lasciamo stare la vetta.

Da lassù si soffre di vertigini.

LE VERTIGINI: IL MALE DEL NAPOLI was last modified: settembre 22nd, 2016 by Walter Magliocca
22 settembre 2016 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

UN NAPOLI PERFETTO DOMA IL TORO E IPOTECA IL SECONDO POSTO

scritto da Walter Magliocca

napoli

Il Napoli all’Olimpio di Torino, oggi stadio Grande Torino, per rispondere alla Roma e conservare il secondo posto. Per De Laurentiis è fondamentale. E’ l’unico modo per investire sul mercato e rinforzare la squadra per la prossima stagione. Almeno quello.

Monologo napoli e 2 a 0 nei primi 45’

Il toro non ha più nulla da chiedere al campionato, ma sin dalle prime battute si nota che non ha nessuna intenzione di fare sconti o di regalare qualcosa anche per la nota animosità nei confronti degli azzurri.

Ma le motivazioni fanno la differenza e il Napoli di questa sera è una macchina perfetta. Brivido per gli azzurri ma rete annullata al toro per fuorigioco (11’). Sul capovolgimento di fronte Higuain non perdona e sblocca il risultato su passaggio “al bacio” di Hamsik. E’ 1 a 0.

I padroni di casa non cambiano gioco e non abbassano la guardia. In fondo non hanno nulla da perdere. E gli azzurri vanno a nozze. Sono in serata di grazia con un Hamsik sopra le righe che dalla linea di fondo serve Callejon per un facile appoggio per il raddoppio (20’).

Tempo che si chiude con azzurri padroni del campo.

Stesso spartito nella seconda frazione. Ma il Toro accorcia le distanze e solita sofferenza finale. Almeno la champions è a un passo

In campo solo Napoli. Higuain tenta di rimpinguare il bottino. Ma il Toro non demorde. E accorcia le distanze (65’) con Peres che sfrutta una disattenzione difensiva del Napoli che non pressa come nella prima frazione di gioco. Il Toro non molla. Con il sangue agli occhi tenta di raggiungere il pari. Il Napoli soffre ma regge. L’espulsione di Vives chiude i giochi.

Il Pipita raggiunge Angelillo con ben 33 centri stagionali, nonostante le tre giornate di squalifica. Al Napoli mancano 90’ contro il Frosinone, retrocesso, per conservare la Champions diretta e

per il record del centravanti azzurro.

UN NAPOLI PERFETTO DOMA IL TORO E IPOTECA IL SECONDO POSTO was last modified: maggio 8th, 2016 by Walter Magliocca
8 maggio 2016 0 commenti
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napoliu
CalcioIn primo piano

NAPOLI LIQUIDA IL BOLOGNA CON UNA SESTINA E CONSOLIDA LA PIAZZA D’ONORE

scritto da Walter Magliocca

napoli

La miglior medicina per il Napoli dopo il black-out di San Siro è scendere subito in campo e riprendere  la corsa. E’ il Bologna a verificare le condizioni degli azzurri nell’anticipo infrasettimanale e a vestire i panni della vittima sacrificale.

Poco più di ventimila gli spettatori ad assistere ad una perfetta prestazione degli azzurri, complice anche la pochezza degli emiliani.

Fisiologica fase di studio iniziale e al minuto 9 il Napoli passa. E’ Mertens, uno dei migliori in campo, che vede il taglio di Gabbiadini. Manolo non sbaglia e di precisione batte Mirante.

Cambia l’assetto della gara e i partenopei spingono per chiuderla. Hamsik (15’) e Albiol (16’) esaltano le doti di Mirante.

Al 34’ il raddoppio che in pratica chiude la partita. E’ il vice pipita, su rigore concesso per fallo netto di Constant su Callejon. Doppietta e sono tre i goal in tre partite.

Napoli che amministra e affonda a suo piacimento.

Nella ripresa gli azzurri si aggiudicano il ….. SET- sono sei le reti del Napoli.

Dopo la doppietta di Gabbiadini del primo tempo, nella ripresa inizia lo show di Mertens che replica con una tripletta.

Al minuto 57 azione personale del folletto belga che mette il sigillo al risultato. Ma non finisce qui. Ci sono solo maglie azzurre in campo.

Al minuto 79, poker dei partenopei e doppietta di Mertens che sfrutta al meglio un passaggio di Hamsik. La tripletta al minuto 87 con grande tiro da fuori area. Il Bologna è allo sbando e c’è gloria anche per David Lopez ad un minuto dal termine.

Al pubblico non resta che intonare le note di “un giorno all’improvviso”.

Peccato per lo scudetto perché questa squadra lo meritava, ma la Roma non fa paura. Gli azzurri sono superiori.

NAPOLI LIQUIDA IL BOLOGNA CON UNA SESTINA E CONSOLIDA LA PIAZZA D’ONORE was last modified: aprile 19th, 2016 by Walter Magliocca
19 aprile 2016 0 commenti
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verona
CalcioIn primo piano

IL NAPOLI RITORNA ALLA VITTORIA, VERONA AL TAPPETO

scritto da Walter Magliocca

verona

Azzurri in campo nel turno pomeridiano contro il Verona per scacciare le streghe di una settimana tribolata. Sarri nel dirigibile, Higuain, Koulibaly e Mertens in tribuna, Reina ritorna in campo.

Sole che fa capolino sul San Paolo e ritmi bassi. In campo il divario teecnico tra le due squadre  c’è e si vede. Ai minuti 9 e 14 il Napoli sfiora il goal ed in entrambe le occasioni viene scalfito il palo di Gollini, estremo difensore ospite, da Insigne su punizione dal limite dell’area laterale e da Gabbiadini.

Gli azzurri velocizzano la manovra e al 20’ vanno vicini a sbloccare il risultato con un’azione corale partita da Hamsik, Callejion per Gabbiadini in scivolata e Gollini si supera. Ma il goal è nall’aria. E’ il minuto 33 e Insigne lancia Callejon che parte regolarmente e calcia a volo. Il solito Gollini si oppone ma è vincente il tap-in dell’accorrente Gabbiadini di testa. E’ l’ 1 a 0. 

Sul finire del tempo, al 45’, viene espulso Souprayen per fallo su Callejon, lanciato a rete e rigore perfetto trasformato da Insigne. E’ 2 a 0 al riposo.

Crollo Verona il Napoli cala il tris

La seconda frazione in discesa per gli azzurri. Il Verona in inferiorità numerica non riesce ad impensierire la retroguardia partenopea. Il Napoli amministra il vantaggio e abbassa i ritmi della gara. Al 69’ Callejon mette il sigillo alla gara poggiando in rete un invito smarcante di El Kaddouri, subentrato a Gabbiadini.

La partita non ha più storia. Gli azzurri si riportano a meno sei dalla Juve, aspettando la Roma.

A sei giornate dal termine, il campionato è ancora aperto.

IL NAPOLI RITORNA ALLA VITTORIA, VERONA AL TAPPETO was last modified: aprile 11th, 2016 by Walter Magliocca
10 aprile 2016 0 commenti
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