L'Interessante
  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Notizie Flash
1 MAGGIO: FESTA O…. LUTTO. UNA FESTA BEN...
CORONAVIRUS FASE 2 ……… GIU`LA “MASCHERINA
LA MUSICA DELLA GATTA CENERENTOLA COME PASS PER...
INTERNAZIONALI: LA COPPIA DI TAIWAN SI AGGIUDICA IL...
INTERNAZIONALI TENNIS ASSEGNATE LE WILD CARD. SABATO INIZIANO...
Michele Pagano: Il futuro è il mio presente
Da consumarci preferibilmente dopo morti: Officina Teatro incanta...
VALERIO BIANCHINI E LE SUE … BOMBE. AMARCORD...
Caso Weinstein. Dite alle donne che non siamo...
The Aliens ad Officina Teatro: vita, amicizia ed...

L'Interessante

  • Home
  • Parliamone
    • Politica
    • Cronaca
    • Attualità
  • Cultura
    • Eventi
    • Teatro
    • Cinema
    • Tv
    • Libri
    • Musica
  • Sport
    • Basket
    • Calcio
    • Volley
  • Dall’Italia e dal Mondo
    • Notizie fuori confine
    • Curiosità
    • Indovina dove andiamo a cena
    • Viaggi Interessanti
  • Editoriale
  • Vignette Interessanti
  • Web Tv
Tag

Lupo

Lupo
CuriositàDall'Italia e dal MondoIn primo piano

Lupo: cantare ed ululare per manifestare le emozioni. Il Dog Friendly Sanremese

scritto da L'Interessante

Lupo.

Di Luigi Sacchettino

Cari lettori interessati c’è chi li canta a Sanremo- come gli  Ermal Meta in “Ricordo la notte con poche luci ma almeno là fuori non c’erano i lupi”- e chi li ascolta ululare, ritornando selvaggi e passionali.

Il lupo è un tema che ci sta a cuore e  gridare «al lupo, al lupo!», come è noto da tempo, non serve

Eppure nelle ultime settimane sembra essere un nuovo mantra. Nei giorni passati ha tenuto banco la questione della Conferenza Stato Regioni in merito alla gestione del lupo sul nostro territorio. Le parti dovevano approvare il 2 febbraio il “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia”, redatto da un pool di esperti in materia. In realtà il 2 c’è stato un semplice rinvio al 23 febbraio prossimo. Eppure in  Appennino l’animale che sembra uccidere più esseri umani del lupo è la vespa. Non un branco di lupi ibridati e fuori controllo, come si può dedurre dall’agitazione creatasi intorno all’argomento. Ma la vespa. Nessuno si è sognato di raccogliere firme contro le vespe. Contro i lupi, invece sotto l’effetto emotivo, si riparla di una deroga che consentirebbe l’abbattimento del 5% della popolazione. Per capirne di più abbiamo intervistato il  dott. Marco Galaverni, Consigliere Nazionale WWF Italia e studioso del lupo.

  • Grazie Dottore per averci dedicato il suo tempo in questi giorni molto convulsi; ultimamente si parla molto del pericolo lupo, che non è più protetto: il Piano di Conservazione prevedrà l’uccisione, al massimo, del 5% degli esemplari presenti sul nostro territorio. Ma qual era la situazione prima di questo Piano in materia di lupi?

“La Conferenza Stato-Regione ha deciso di rinviare l’approvazione del Piano lupo; il Piano ritorna adesso in sede tecnica per una nuova discussione. In realtà il riferimento al 5%, che richiamava molto i piani venatori, sembra sia stato eliminato dalle ultime versioni del Piano. In ogni caso, la possibilità di ‘prelievo’ (ovvero, uccisione) in deroga alla protezione totale era già previsto dalla direttiva Habitat, ma non era mai stata adottata in precedenza in Italia. Ora ad essere cambiata sembra che sia la volontà politica di ricorrere agli abbattimenti”.

 

  • Qual è la situazione attuale dei lupi in Italia? Fanno davvero così paura?

“La situazione è senz’altro migliore rispetto a 40 anni fa, ma ancora non assestata. Grazie ad abbondanti popolazioni di prede (quasi due milioni tra cinghiali, caprioli, cervi ed altri ungulati) il lupo ha ricolonizzato, in maniera del tutto spontanea e senza alcun intervento di reintroduzione, gran parte del suo areale Appenninico originario, mentre la situazione sulle Alpi è ancora instabile, con la presenza costante di lupi nelle sole Alpi occidentali ed un unico branco stabile tra Veneto e Trentino.

I timori per il ritorno del lupo sono del tutto ingiustificati, dato che non si sono registrati attacchi mortali all’uomo in tutta Europa negli ultimi 100 anni. E’ quindi molto più probabile essere investiti sulle strisce pedonali o per la puntura di una vespa che essere attaccati da un  lupo”.

  • Perché si sceglie per l’abbattimento? Non si possono attuare strategie green come nel caso del progetto life “Praterie”, alzando la protezione degli allevamenti grazie a cani pastori guardiani?

“Il problema principale è che l’abbattimento di qualche esemplare non contribuisce affatto né alla riduzione dei danni al bestiame domestico (anzi, i rimanenti individui del branco, rimasti soli o in numero minore, avranno più difficoltà nella caccia  alle grandi prede selvatiche e potrebbero quindi aumentare le predazioni su pecore e altri animali di allevamento, se non ben difese), né alla riduzione del conflitto sociale, come già dimostrato in altri Paesi (Francia, Spagna, Stati Uniti).

Al contrario, l’uso di cani da pastore insieme a recinzioni elettrificate, da studiare caso per caso in base alle caratteristiche dell’allevamento, riduce in larghissima parte i possibili danni causati dal lupo, come dimostrato da molti progetti pilota”.

  • Il rovescio della medaglia  può diventare quindi il lupo in pericolo: bracconaggio, estinzione, modifiche ai gruppi sociali. Quale potrebbe essere a suo avviso una scelta che tuteli sia l’uomo che la natura?

“Esatto. Purtroppo, ancora oggi il lupo è vittima di numerosi atti di bracconaggio diretto (armi da fuoco) o indiretto (bocconi avvelenati, che spesso sono all’origine dei numerosi incidenti stradali che coinvolgono il lupo).

Per tutti i motivi che abbiamo visto, riteniamo quindi fondamentale puntare con decisione sullo studio e sulla prevenzione, sfruttando i fondi europei per lo sviluppo rurale e mettendo così gli allevatori nelle condizioni di minimizzare i danni. E di conseguenza, se cala il conflitto sociale, calerà anche il bracconaggio. Quindi, aiutando gli allevatori, avremo al contempo aiutato il lupo. La coesistenza, anche se faticosa, è sempre possibile”.

Per l’uomo è proprio difficile non sentirsi cappuccetto rosso o  cacciatore.

Lupo: cantare ed ululare per manifestare le emozioni. Il Dog Friendly Sanremese was last modified: febbraio 9th, 2017 by L'Interessante
9 febbraio 2017 0 commenti
1 Facebook Twitter Google + Pinterest
mascotte
Dall'Italia e dal MondoIn primo pianoNotizie fuori confine

Mascotte dei Mondiali di calcio Russia 2018: la spunta il lupo Zabivaka

scritto da L'Interessante

Mascotte

Di Erica Caimi

Il simpatico lupo Zabivaka, scelto a furore di popolo, sarà la mascotte ufficiale ai prossimi mondiali di calcio che si terranno in Russia nel 2018.  Il simbolo è stato presentato a Mosca lo scorso ottobre dal ministro dello sport russo Vitalyj Mutko e dall’ex attaccante del Brasile Ronaldo. La mascotte è stata ideata dalla studentessa di design Ekaterina Bočarova, perché «il lupo personifica lo sport stesso, l’essere amichevoli, l’operosità, proprio come deve fare una mascotte», come batte l’agenzia di stampa russa TASS, riportando una citazione della ragazza. Il battesimo col nome di “Zabivaka”, che in russo significa “colui che fa gol”, si deve, invece, al ministro Mutko.

Il sondaggio della FIFA incorona la mascotte Zabivaka

La votazione per la scelta della mascotte si è svolta in tempi diversi sui siti della FIFA e del Pervyj Kanal, il canale primo della televisione nazionale russa. I risultati sono inconfutabili e la vittoria del lupo sui concorrenti è schiacciante: a votare per lui, infatti, è stato il 53%, contro un 27% per la tigre e un irrisorio 20% per il gatto. Sul sito della federazione calcistica internazionale, Zabivaka è stato descritto come una mascotte «che irradia divertimento, fascino e fiducia e ama giocare a calcio rispettando le regole e i suoi avversari. Inoltre, è divertente e adora posare per le foto».

Breve storia delle mascotte ai mondiali di calcio

La prima mascotte nella storia del campionato del mondo è stato World Cup Willie, un leoncino che apparve come portafortuna dell’Inghilterra durante i mondiali del 1966. Negli anni seguenti, altre simpatiche figure hanno accompagnato tifosi e calciatori nel corso di diversi eventi calcistici come il ragazzino messicano con tanto di sombrero Juanito, Tip e Tap per Germania Ovest 1974, Gauchito per Argentina 1978, l’arancia Naranjto, il peperoncino rosso Pique, il cane Striker o il gallo Footix, per ricordarne alcuni.

Sono tutti contenti del lupo?

Tutti sembrano soddisfatti del fatto che la scelta sia ricaduta proprio sul lupo Zabivaka, primo fra tutti il ministro Vitalyj Mutko, il quale si è detto «sicuro che Zabivaka otterrà un enorme successo tra i tifosi sia durante la Confederations Cup del 2017 sia durante i Mondiale del 2018». Sulla stessa linea d’onda è Fatma Samoura, segretaria generale della FIFA, la quale dichiara «Diciotto mesi dopo aver lanciato la sfida, siamo estremamente felici che la mascotte 2018 sia il risultato di un lavoro di squadra. Il popolo russo ha dimostrato il suo enorme estro creativo e il forte impegno per organizzare una Coppa del Mondo di successo».

Mascotte dei Mondiali di calcio Russia 2018: la spunta il lupo Zabivaka was last modified: novembre 12th, 2016 by L'Interessante
12 novembre 2016 0 commenti
1 Facebook Twitter Google + Pinterest

Resta in Contatto

Facebook Twitter Google + Instagram Email RSS

Categorie

  • Attualità
  • Basket
  • Calcio
  • Cinema
  • Cronaca
  • Cultura
  • Curiosità
  • Dall'Italia e dal Mondo
  • Editoriale
  • Eventi
  • In primo piano
  • Indovina dove andiamo a cena
  • Libri
  • Musica
  • Notizie fuori confine
  • Parliamone
  • Politica
  • Sport
  • Teatro
  • Tv
  • Viaggi Interessanti
  • Vignette Interessanti
  • Volley

I Più Visti

  • duel gomorra

    Gomorra 3: i casting al Duel Village

    8 giugno 2016
  • amore

    L’ Amore ai giorni nostri

    6 dicembre 2016
  • molly

    Molly Malone, la strana leggenda

    19 novembre 2016
  • museo

    Museo di arte islamica come l’araba fenice

    24 gennaio 2017
  • canile

    Adozione in canile: ti salvo la vita, appartieni a me

    9 marzo 2017
  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Email

© 2015 L'Interessante. Tutti i diritti riservati.
Designed by Armando Cipriani


Back To Top
Utilizziamo i cookie per migliorare l'esperienza utente sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo. Accetto
Privacy & Cookies Policy