Dracula
Il sanguinario, che si nutre di sangue di vergini.
La storia di Dracula in realtà affonda le sue radici nell’omonimo romanzo di Bram Stoker che trova le sue fonti in una tradizione folkloristica molto lunga
Vlad III Tepes, conte di Valacchia, fu fatto prigioniero e portato a Costantinopoli dove si ritiene abbia imparato la tecnica dell’impalamento. Ma cosa ci fa un sovrano appartenuto ad un’area geografica così lontana a Napoli? Il ritrovamento è stato fatto a Santa Maria La Nova nei pressi del centro storico ove una tomba sembra riportare quelli che sono i segni distintivi della sua dinastia.
Il rilievo presente al centro, rappresentante un dragone e uno stemma, potrebbe stare a indicare l’unione in matrimonio di Maria, figlia di Vlad giunta a Napoli per fuggire alle persecuzioni dei turchi, e di un membro della famiglia Ferrillo.
Il dragone si rifà però anche a quello che era l’Ordine del dragone, una congrega di nobili che si battevano contro le eresie e di cui avevano fatto parte anche il padre di Vlad III e il sovrano Aragonese, Ferrante.
Le due sfingi che si trovano invece a lato richiamano all’antica città di Tebe, la cui pronuncia era Tepes, altro riferimento al Conte e i piccoli templi indicano quelli che sono luoghi sacri in Valacchia. La teoria più accreditata è che la figlia Maria abbia portato il corpo del padre deceduto in città per preservarlo.
All’interno della Chiesa si trova poi un affresco in una lingua che non è stata ancora decifrata e si crede che sia un messaggio in codice dei cavalieri scritto dai Cavalieri del Dragone.
Maria Rosaria Corsino