Grey’s Anatomy
di Maria Rosaria Corsino
-Allora, qual è la tua storia?-
-Non ho nessuna storia. Sono solo una ragazza in un bar”
E’ iniziato tutto con un banale “sono solo una ragazza in un bar”, è finita con una seduta dallo psicologo.
Si, perché proprio quando eravamo lì fieri di noi pronti a gridare al mondo di esserci ripresi dal lutto per la dipartita del Dottor Shepherd, responsabile di neurochirurgia, ex primario, padre dell’anno e uomo del secolo, cosa fa Shonda?
Lo fa ricomparire come per miracolo.
Ma non dopo tre giorni, dopo due stagioni.
Tredicesima stagione: Grey’s Anatomy verso il declino?
La tredicesima stagione si è mostrata fin da subito lenta e pesante, tanto che in redazione nonostante ci siano alcune fans sfegatate il parere è unanime: no, no e ancora no.
Ormai il Grey Sloan Memorial non è più un ospedale, ma un centro di recupero.
La Wilson è una fuggiasca che si scoprirà a breve provenire da un altro pianeta e Alex passa da Grey’s Anatomy a Orange is the new Black.
Ma abbiamo superato drammi maggiori quindi va ancora bene.
Fin quando non finisce il buffering della 13X8 e parte la puntata.
Derek Shepherd: lascerà mai davvero Grey’s Anatomy?
L’episodio sembra iniziare normalmente senza colpi di scena: un turno di notte in ospedale, un paziente come al solito che ha passato i guai suoi, Meredith, Owen con Webber e Edwards che non dormono da tredici ore.
Dopo una prima serie di battibecchi su come tenere in vita il disgraziato, cominciano le visioni.
E ci sta, perché anche io dopo nove ore in biblioteca inizio a sentire delle voci, figuriamoci loro.
Solo che io poi mi rendo conto che è il tipo seduto di fronte a me che parla ininterrottamente da quaranta minuti.
Owen rivede la sorella Megan ed è un momento davvero straziante finché Webber non comincia a ripensare alla madre e lì senti il cuore fare un sonoro crack, mentre la Edwards rivede se stessa da bambina e caccia fuori un po’ di voce.
Tutto bene, il paziente si salva a differenza di molti medici della struttura, i chirurghi lasciano la sala, Meredith va a lavarsi.
E’ un attimo: alza la testa e alla sua sinistra appare lui.
Lui, con la sua cuffietta con i ferryboat, con la sua divisa blu scuro e quel sorriso che anche ora, mentre sto scrivendo, ho il magone!
E’ questione di secondi, che bastano a riaprire una ferita mai completamente emarginata.
No Shonda, questo è un colpo basso.
E ancora più infima è la scelta di farlo ricomparire da una scena della seconda stagione, quando era all’apice della sua bellezza e lui aveva preso, scelto e amato Meredith.
Diceva Euripide: “non versare nuove lacrime per vecchi dolori”.
Ma certe volte non ci si può trattenere.