Natalie Irish
Dal bacio di Hayez del 1859 a quello di klimt del 1907 l’espressione artistica mondiale è da sempre manifestazione di labbra congiunte in nome dell’amore tenero o passionale: la pittura è dunque un canale duttile, in cui passano baci sfiorati, ricambiati, respinti e rubati.
Ma immaginate che si capovolgano le tele, che si sovvertano le forme e spariscano i pennelli, provate a pensare ad un bacio che diventi strumento di divulgazione unica, in cui passino immagini e si costruiscano ritratti. Può sembrare un’innovazione estrema e forse lo è, ma vi garantisco che si tratta di un vero e proprio metodo per dipingere, esiste davvero e si chiama kiss painting.
Natalie Irish, un’artista al bacio
L’idea, frutto di un lampo di genio in un giorno qualunque, arriva dal Texas, dalle giovani labbra di Natalie Irish: ha cominciato a dipingere con le dita al liceo ma, come lei stessa afferma in un’intervista di qualche anno fa, pur riconoscendola come forma tecnica interessante, non è mai riuscita a considerarla una cosa sua, un linguaggio che le appartenesse davvero, che provenisse da un modello d’eccezione e d’ispirazione personale.
Variando la direzione dei suoi baci e cambiando l’intensità delle sue sfumature, Natalie crea ritratti monocromatici che sembrano usciti da un pennello imbevuto nei colori ad olio, il successo di quest’artista nasce sulla rete, attraverso un canale youtube ( per vederla cricca qui: https://www.youtube.com/watch?v=0ra5kRL6iuk). Come spesso accade, anche per lei, l’arte si è insinuata in un periodo difficile sia da un punto di vista emotivo che salutare, permettendole così di districare al meglio la matassa della noia e della depressione.
Da Marylin Monroe (sua prima candidata per il ritratto con i baci) a Jimi Hendrix, Natalie Irish passa nel setaccio delle sue labbra i personaggi più imponenti della storia internazionale: le sue opere spiccano non solo per originalità, ma anche perché realizzate attraverso un metodo tanto insolito quanto faticoso.
Anche se l’arte non è un lavoro da tutti, chissà se, in mezzo a voi, c’è qualcuna che si sveglierà domani mattina con la voglia di baciare una tela, assumendosi il rischio di vedersi nascere dalla bocca un simpatico ranocchio.
Michela Salzillo