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Juvecaserta vince e alimenta il rammarico per un epilogo di stagione con ben altre aspettative
A salvezza già raggiunta c’è aria di smobilitazione in casa Juvecaserta e lo si avverte anche in campo. Nelle fila dei padroni di casa mancano Bostic e Cinciarini, da domani a Bologna per dare una mano ai gemellati della Fortitudo per tentare la scalata alla serie A/1. Quella serie A che Caserta ha conservato sul campo ma che corre il rischio di perdere a tavolino.
Il patron Iavazzi, in settimana, ha regolato il bat Mordente, recuperando qualcosa in termini economici dalla partenza di Cinciarini, ma è anche lui ai titoli di coda. Almeno così sembra.
La gara conta solo per gli ospiti pugliesi, accorsi in massa al Palamaggiò per il sogno play off, mentre per la Juvecaserta nulla di più di un allenamento e nei panni della vittima sacrificale. Almeno così sulla carta ma il campo ha evidenziato tutt’altro. Il che aumenta il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Si spera solo che, almeno in questa occasione, Dell’Agnello possa far vedere il parquet a qualche giovane, compreso Cefarelli, almeno per onor di firma. E il coach lo fa solo per pochi minuti nel secondo e inizio terzo quarto.
Primo quarto 28 – 26
Partita di allenamento e palamaggiò semivuoto e svogliato a parte gli irriducibili ultrà della curva Ancilotto. In campo Diawara, Putney, Giuri, Gaddefors e Watt. Gare come queste non servono alla pallacanestro. Per la cronaca a 6’58’’ 11 – 10. Gli errori si susseguono e le marcature sono molto blande come le difese. Dell’Agnello punta su una zona mista, alternata con una uomo, che produce i suoi effetti, almeno in questo primo quarto. A 3’38’’, 19 – 20. Finalmente il coach casertano punta su Cefarelli (con gli uomini contati non poteva fare diversamente) che gioca gli ultimi 90’’. Per Brindisi è il solo Moore l’elemento trainante e che realizza ben 13 punti dei 26 di squadra. La frazione si chiude sul 28 – 26. Ma è la tenuta e l’aspetto psicologico che lasciano poche speranze.
Secondo quarto 43 – 46
In campo sempre Cefarelli, con Berisha, Giuri, Gaddefors e Putney. La Juve, però, gioca con più intensità, supportata da un vulcanico Iavazzi, di una stordita Brindisi. A 6’ e 48’’ 35 – 32. Spazio anche per Ventrone e Caserta lascia qualcosa in termini di fisicità, esperienza e centimetri. Ma i “titolari” reggono. A 4’ e 55’’: 39 – 38. Caserta “tiene botta” ed è l’Enel Brindisi che non riesce a contenere Watt sotto canestro. A 2’08’’ 43 – 44. Putney fa registrare uno 0 su 2 da tre (primi tentativi della gara), a cui si aggiunge Giuri con altro 0 su 2 (in totale 1 su 4) e Diawara 0 su 2 (0 su 3 totale) e al riposo lungo si va sul punteggio di 43 – 46. Oltre ogni più rosea aspettativa.
Terzo quarto 61 – 63
La Juvecaserta, nonostante tutto, rientra in campo concentrata e determinata, con un Watt sopra le righe. A 6’ punteggio di 49 – 52 e Watt autore di 19 punti. Sono gli errori che condizionano i padroni di casa che pure dovrebbero giocare senza condizionamenti. A 3’ e 55’’ con una bomba di Berisha, Caserta si porta di nuovo avanti: 53 – 52. Ad essere tesi e preoccupati sono solo i 250 tifosi pugliesi. La guardia albanese di nascita, ma con passaporto polacco, si ripete e Caserta si porta sul 56 – 54. Dopo il pari ospite è Puteney a pizzare la prima tripla della partita: 59 – 56, subito impattata da Carter: 59 pari. La gara cammina sul filo dell’equilibrio. La frazione si chiude sul 61 – 63.
Ultimo quarto 86 – 82
Caserta ci crede e non vuole lasciare nulla di intentato. Show di Berisha anche ad inizio ultima frazione. Otto punti consecutivi, con due bombe e un’entrata con appoggio a tabellone che infiamma uno spento Palamaggiò. A 7’ e 27’’ su time out di Sacchetti il tabellone segna 72 – 70. Il palazzo si infiamma su una stoppata di Putney all’exMilano Samuels e conseguente tiro da tre di Giuri: 77 – 72. A metà frazione. Ma Brindisi ha motivazioni che vanno oltre la fine del campionato. Mesicek piazza la bomba a cui risponde, al limite dei 24’’, uno scatenato Berisha. 79 – 75. Che diventa 79 – 77 a 2’ e 44’’. Con falli di squadra: 0 per Caserta e 2 per Brindisi che mette in evidenza una velocità di gioco. Dopo il time out è ancora Berisha che piazza l’ennesima bomba: 82 – 77. Dopo tre punti di Carter, però con libero supplementare, è Watt a ristabilire le distanze. A 1’ e 10’’, su ennesimi liberi (uno solo realizzato) di Carter, punteggio di 84 – 81. Squadra e pubblico la vogliono vincere e a 34’’ e 85 viene chiamato antisportivo a Moore. Diawara sbaglia entrambi i liberi e Giuri il passaggio. A 14’’ e 93, punteggio 84 – 81. Goss mette solo un libero. Watt in lunetta a 13’’ e 65: due su due. 86 – 82. Nessuno se lo aspettava. E su due errori di Brindisi, Moore e Carter, Caserta si aggiudica una vittoria inaspettata. E’ festa nonostante la crisi societaria. E Diawara va sotto il settore ospiti baciando la maglia dopo essere stato con berisha, il match winner, nella curca Ancilotto.