iavazzi
Tutto secondo le previsioni. Il presidente Iavazzi, con voce leggermente rotta dalla commozione, ha comunicato quanto ci si aspettava.
Un piccolo riferimento alla partita decisiva
“le emozioni vissute con Trento saranno un ricordo che serberò sempre nel mio cuore. Mi dispiace solo per qualche polemica inutile e per lo striscione esposto in curva. Ma non ricordavo un palazzetto così pieno dai tempi della semifinale scudetto”
AAA cercasi imprenditori disposti a rilevare la società
“Ho sempre pagato di persona anche gli errori degli altri ed ho sempre mantenuto i miei impegni. Lo farò anche in questa occasione. Purtroppo le difficoltà che hanno avuto le mie aziende si sono ripercosse sulla gestione della Juvecaserta”. E’ un fiume in piena
Dopo Iavazzi non c’è nessuno
“Ho deciso di fermarmi. Quando ho rilevato la società nel 2012, vi doveva essere un’esposizione per soli euro 574mila. Invece i debiti erano di gran lunga superiori. Oggi lascio la società in condizioni migliori. Due sono le grosse criticità: Iva dell’anno 2011 (non di mia pertinenza) per euro 450.000 e iva per il 2014 per circa 150.000. Tali importi sono stati dilazionati con rate da 15.000 mensili. In pratica tutti oneri fiscali che non influiscono sull’iscrizione della squadra al campionato. Vi è un unico contenzioso con l’ex Domercant. Ma abbiamo proposto opposizione in quanto riteniamo non dovute le somme richieste dal giocatore”
Senza soluzione di continuità, come se avesse preparato un esame.
“Potrei anche rimanere in società, per dare il mio contributo, con piccole quote partecipative. Ma il mio interesse principale è che la squadra prenda parte al campionato di Lega A. Non accetterò soluzioni riduttive. Se qualche imprenditore è disponibile ad accollarsi i debiti menzionati, non si sarà alcun problema. Ora tocca alla città. Sono finiti i tempi delle parole. Contano solo i fatti e i termini economici”.
La squadra sarà iscritta. Ma senza la fidejussione.
“Proprio in mattinata ho provveduto al pagamento dei tributi necessari per l’iscrizione. La documentazione la consegno al segretario generale, Carlo Giannoni. Pertanto lascio la juvecaserta con tutte le carte in regola per continuare il basket in Lega A. Entro il 30 maggio provvederò al versamento della quota di euro 18.000 e pagherò i 15.000 euro che scadranno il 15 giugno, pagando gli stipendi di maggio e giugno al settore tecnico. Non farò fronte solo alla fidejussione. La perdita di esercizio è stata ripianata con i versamenti dei soci”.
Chi critica uscisse allo scoperto e provvedesse a “mettere mano al portafogli”
“Ho creato play groun, lo store, il settore giovanile, il basket femminile. Non ho lesinato. Ho investito personalmente e da solo nel basket. Ora aspetto una risposta dalla città. Ora si vede se ama veramente il basket. I veri tifosi sono solo 1.500, disposti a tutto in nome della juvecaserta. Il resto sono tifosi occasionali, al palazzetto solo per sfoggiare il “vestito della domenica”.
Un ultima precisazione
“Se ci dovesse essere qualcuno a garantire le spese per affrontare la prossima stagione sportiva, mediante il versamento di un milione e mezzo di euro, io sono disponibile ad accollarmi debiti e crediti ed a continuare la gestione”.
Ma Iavazzi andrà via veramente?
Dichiarazioni a tutto tondo. Nulla è stato omesso.
Crediamo che la volontà di Lello Iavazzi sia quella di lasciare e continuare a vedere la Juvecaserta ai nastri di partenza della prossima stagione in serie A1. Ma un presidente che voglia veramente lasciare, perché deve rimetterci almeno 200 mila euro per far fronte ai pagamenti degli stipendi, dell’iscrizione e dei debiti nei confronti dell’erario? Se non ci dovesse essere continuità sarebbero spese inutili. Forse riuscirà a cacciare il coniglio dal cilindro?
Entro metà giugno i giochi dovranno essere fatti. Un modo per svegliare chi sonnecchia? Qualche imprenditore batta un colpo. Altrimenti, se Iavazzi non dovesse recedere, sarà encefalogramma piatto.
Altro che città di basket!!!