dell’agnello
Dell’Agnello: non ancora al meglio, soddisfatto della gara ma soprattutto per la terza vittoria conquistata
In sala stampa entra un soddisfatto Dell’Agnello che, come consuetudine inizia nella disamina dell’incontro:
“Abbiamo giocato nel modo in cui abbiamo preparato la partita in settimana, ben sapendo e consapevoli che avremmo perso qualcosa sotto canestro. Abbiamo impedito a Pistoia di esaltare le sue doti peculiari ed in particolare di giocare in velocità e di accelerare in transizione. Non vorrei sembrare ripetitivo, ma, in considerazione del fatto che alcuni giocatori si sono aggregati tardi, il gruppo non è ancora amalgamato al meglio”. A tanto sollecitato il coach incalza “Il gruppo ha un’identità molto definita. Tutti i giocatori sono sullo stesso binario e rispettano le regole esistenti all’interno dello spogliatoio. Tutti e dico tutti, nel momento in cui sono giunti a Caserta, sono stati informati ed erano a conoscenza delle regole già esistenti. Quest’anno – prosegue – già si è notato ma, con il passare delle giornate, si noterà sempre di più, che la squadra sembrerà produrre una difesa meno arcigna rispetto a quella dello scorso anno, ma solo perché, in rapporto alle caratteristiche dei giocatori, il gioco sarà basato più sul dinamismo e sulla velocità”
Il coach non ama parlare dei singoli ma spende qualche parola su Sosa e Putney.
“Sosa, è indubbiamente il giocatore di riferimento ma, come tutti, ha ancora ampi margini di miglioramento. Stiamo lavorando per esaltare al meglio le sue caratteristiche e lui sta crescendo molto limando i suoi difetti e soprattutto la sua individualità. Ma non dimentichiamo che lo scorso anno ha giocato in Libano, in un campionato completamente diverso. Così come Putney che, provenendo dalla D-league americana, da considerare meno di un nostro campionato dilettantistico, deve ancora assimilare il modo di giocare nel nostro campionato. Ma ha grandi potenzialità e migliorerà senza dubbio. Per Jakson il discorso è diverso, essendosi aggregato come ultimo uomo. Ma troverà il suo spazio in ragione delle sue caratteristiche. In campo va chi meglio conosce i meccanismi di gioco”.
Invita tutti a stare vicino alla squadra e ad evitare inutili polemiche. “Una piccola precisazione, senza voler polemizzare: il campionato è appena iniziato e nessuno avrebbe sperato, dopo quattro giornate, di avere sei punti in classifica. Quindi non parliamo di riscatto o di “difetti atavici”. Siamo alle battute iniziali e, a parte la gara di Varese contro una compagine di cui sentiremo molto parlare nel corso della stagione, ci siamo espressi al meglio delle nostre attuali potenzialità. Ma, ripeto, i margini di miglioramento sono notevoli”.
Ultima battuta, sorridendo, sulla prossima gara a Milano.
“Abbiamo una possibilità su un milione. Loro vorranno sostenere un altro allenamento così come contro Brescia. Ma almeno ci andremo motivati e con il sorriso dopo questo positivo inizio”.
Enzo Esposito: siamo giovani ed inesperti. Abbiamo giocato disconnessi
Enzo Esposito è di casa al Palamaggiò e vederlo in veste di avversario fa sempre un certo effetto.
“Abbiamo approcciato bene la gara, ma dopo i primi minuti e la buona partenza, siamo stati costretti a modificare il nostro assetto in ragione delle giocate di Caserta”.
Analizza il proprio roster: “siamo una squadra giovane e pertanto paghiamo dazio in termini di esperienza e qualche volta, anche se non volutamente, le giocate sembrano improntate sulla superficialità e con poca attenzione allo schema da applicare. Ma non è così. Dobbiamo solo riuscire a mantenere alto il livello di concentrazione per tutto l’arco dell’incontro ed in tutte le fasi, a 360°. ”
Analizza le giocate e l’applicazione della squadra: “questa sera non siamo stati continui e non abbiamo conservato la stessa intensità nelle diverse fasi di gioco. Ad una difesa attenta ed aggressiva non seguiva una fase di attacco basata sulla stessa aggressività. L’apporto è mancato dagli esterni che non hanno supportato la squadra in termini di punti e il meno sei di valutazione dice tutto. In pratica non abbiamo finalizzato e capitalizzato. Non siamo mai riusciti a coordinare le due fasi”.
Grande apporto dai lunghi: “il reparto dei lunghi italiani, al contrario, è stato “all’altezza” e ha fornito il contributo prevetivato. Abbiamo catturato 17 rimbalzi in più di Caserta e non siamo riusciti a capitalizzare. Negativo anche il gran numero di palle perse”
Esposito si dichiara preoccupato ma, allo stesso tempo, sereno. “Ripeto, siamo giovani ed inesperti e ci vuole pazienza. Non amo trovare giustificazioni, ma quando saremo al completo e con un po’ di tempo, ma non molto, riusciremo a prenderci delle soddisfazioni ed a raggiungere con anticipo il nostro obiettivo stagionale, che è quello della salvezza. Così come penso per Caserta. Anche perché è un campionato difficile e molto livellato”.
Una battuta su Caserta.
“La Juvecaserta si è spenta e riaccesa troppe volte. Alcuni anni fa una volta spenta non si sarebbe più ripresa – risata generale -. Il campionato è lungo e pericoloso. Quindi godere del momento, come penso stiano facendo, ma piedi per terra e mettere il c… lo al sicuro, cioè raggiungere l’agognata salvezza. In breve: Caserta non deve esaltarsi né noi dobbiamo demoralizzarci”.
E’ la prima volta che Esposito perde un confronto con il “suo amico di tante battaglie in campo” Sandro Dell’Agnello.
“Noi allenatori non pensiamo a queste cose, né io e penso neanche Sandro. Queste statistiche ci interessano tanto poco che niente. E poi ho altri c…..zzi a cui pensare”.
Altra risata generale, applausi e saluti di rito.
Enzo Esposito non si smentisce mai.