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AttualitàIn primo pianoParliamone

Emanuele Cerullo: il poeta di Scampia si difende dagli insulti

scritto da L'Interessante

Emanuele Cerullo.

Di Michela Salzillo

Emanuele Cerullo, giovane poeta cresciuto nella vela celeste di Scampia, l’abbiamo conosciuto circa un mese fa. È probabile che ricordiate l’intervista che ci aveva gentilmente concesso in occasione dell’incontro col pubblico del Drama Teatro Studio, serata in cui, oltre a presentare il suo Ventre di Scampia, offrì ai presenti una minuziosa analisi su delle verità poco diffuse legate al quartiere in cui è cresciuto. È da quando frequentava le scuole elementari che Emanuele cerca di propagare, mediante la desueta attitudine al verso – almeno per quel che riguarda tematiche connesse alla cronaca di realtà parecchio difficili come quella di Scampia – un messaggio di riscatto profondo che, ad oggi, ha messo radici robuste e non intende conoscere battute d’arresto. A distanza di un anno esatto dalla pubblicazione, il giovane poeta può contare innumerevoli soddisfazioni e ottimi riscontri. Ad apprezzare le sue opere, critici, giornalisti e attori, ma nessun consenso, almeno da come lui stesso sottolinea in ogni opportuna occasione, è comparabile all’approvazione e alla fiducia dimostratagli dagli studenti che ha conosciuto e continua a conoscere. Sì, perché a Emanuele piace incontrare soprattutto loro, gli piace parlare con il futuro, instillare nei giovani un progetto di speranza, non di quelli astratti, legati magari a un incerto disegno fatalista, ma a un preciso concetto di operosità legato al tempo; un tempo da sfruttare fino all’ ultimo ticchettio, anche a costo di inventarlo. Chi lo ha conosciuto sa della sua genuinità; è consapevole del fatto che la poesia, per Cerullo, non viene dopo nulla, non è un passa tempo o l’opportunità narcisistica di un giovane che gioca a fare il sapiente contemporaneo senza scrupoli. Eppure c’è chi, al netto di questa identità, lo ha preso di mira sferrandogli accuse alquanto infondate. 

Emanuele Cerullo: il messaggio Facebook che lo accusa di adoperare atteggiamenti fascisti

Sembra assurdo, ma ancora oggi c’è chi gioca a dire corbellerie senza basi che ne provino l’opposta esattezza. Qualche giorno fa, infatti, il profilo di Cerullo riportava un messaggio diffamatorio ai danni del poeta, che citava così:

“ oggi facciamo un applauso al giovane vate/ water delle periferie Cerullo che va nelle scuole a insegnare il saluto fascista agli scolaretti che si mettono pure a studiare le sue poesie in classe. A Napoli ci mancava solo la copia scema di D’annunzio.”

Il messaggio suddetto è stato condiviso da Emanuele dopo aver scelto di oscurare la fonte per non alimentare inutili polemiche; si tratterebbe, però, di un gruppo facebook gestito da studenti universitari che avrebbe provveduto a recuperare una vecchia foto del poeta di Scampia, immagine che lo ritrae con la mano (sinistra) tesa in segno di saluto, al cospetto di una platea di studenti giovanissimi. Abbiamo scelto di parlarvene perché la cosa ci ha parecchio sconcertati; è vero che il web è pieno di stupidità del genere, ma la storia degli scrittori che racconterebbero di disagi sociali e non, legati alla malavita, solo per ottenere popolarità, ha parecchio stancato.  Ma fortunatamente Emanuele, che ama la poesia più di tutto e di rese non ne conosce neppure la brutta copia, si è limitato a rispondere così:

La risposta di Emanuele ai diffamatori

“Che vergogna. Non farò pubblicità a questa pagina (infatti ho oscurato il nome) e non denuncio perché ho tempo da inventare, non sto appresso a loro; un minuto però lo voglio sprecare per rivolgermi agli autori di questo post (che devono essere frequentatori assidui del mio profilo, visto che sono andati a pescare una foto di 3 o 4 anni fa). Provo sinceramente imbarazzo per la vostra coscienza. Se il discorso è l’ideologia, eccovela servita, e ve la servo così, col gesto che vedete in questa foto: dare il cinque. Perché oggi ci parliamo senza guardarci negli occhi, perché le scuole mi chiamano e io ci vado, perché i giovani devono incontrare le persone, non i personaggi; ne hanno bisogno, occorre vicinanza, le distanze tra ammiratore e ammirato vanno annullate: anche l’ammirato è ammiratore, vuole stupirsi costantemente, imparare dalle domande ascoltate. E poi ci si incontra e si batte il cinque, perché non ci siano muri, perché io non sia inarrivabile o inavvicinabile né – ancora peggio – uno scribacchino impresso su carta e basta: sono un pazzo sognatore. Terrò a breve dei laboratori di poesia con numerosissimi studenti. Perché vi nascondete? Sorridete e venite anche voi, rosiconi, siete invitati: magari ci stringeremo la mano, ci guarderemo negli occhi. Magari il vostro inappagamento non conoscerà antidoti ma, almeno, venite, venite a battere il cinque!”

Emanuele Cerullo: il poeta di Scampia si difende dagli insulti was last modified: gennaio 28th, 2017 by L'Interessante
28 gennaio 2017 0 commenti
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AttualitàIn primo pianoParliamone

Web: mistero, chi è Miquel Sousa?

scritto da L'Interessante

Web.

Di Vincenzo Piccolo

L’account di una ragazza californiana desta sospetto tra la popolazione social: è finzione o realtà?

È misteso sull’identità di Miquel Sousa, nota ai più online come @lilmiquela, l’account di una ragazza che vive a Los Angeles. A destare sospetto sono le immagini che la ritraggono con un viso tanto finto, da sembrare vero. Lei, che ha molti amici nel mondo della musica, ama l’arte, la oda e i viaggi, come ogni adolescente occidentale. Ha una passione per la manicure, le battute sarcastiche e George Michael. A porsi qualche domanda su questa ambigua vicenda è stato anche il Whashington Post che ha provato ad cercare i suoi amici. Ma niente. Miquela non reagisce e non compare in pubblico, ne tanto mento concede interviste.

Il caso e le ipotesi arrivate dal web

La sua storia inizia otto mesi fa con una foto di un maglione rosa pubblicata su Istagram. Si susseguirono altri 137 post e i follower salgono fino ad arrivare a 126mila. È utente anche di Twitter ma è sul social social-network delle foto, dove ha dato scalpore col suo fisico misterioso. È una ragazza vera o un prodotto digitale? A destare sospetto sono la pelle effetto plastica, la bocca e il naso che sono troppo esagerati, e i dettagli del viso troppo marcati. “Sembra un personaggio di The Sims”, dicono alcuni. Però alcuni dettagli, tipo la spallina del top che scende sulla scapola e le dita con lo smalto griffato sono reali. I suoi “selfie” sembrano quelli di una normale ragazza, ma i ritocchi sarebbero fatti a computer grafica. La finzione, quindi, sembra superare la realtà. Basta vedere i commenti dei suoi seguaci, altri giovani, che sotto le foto scrivono “Sei vera?”, “Hai un corpo normale ma il viso di un Sims”, e ancora “Sei un Sims?”. Un indizio può darlo l’e-mail inserita nelle informazioni del profilo istagram, insieme a un link che rimanda alla sezione di Spotify dove compaiono Rihanna, Drake, The xx. Anche il nome scelto è Miquela in Rhinestones, ovvero Miquela in strass, una pietra che sembra un diamante. Qualcosa di costruito, quindi, qualcosa che copia la realtà.

Tra alcune delle ipotesi avanzate c’è quella della campagna pubblicitaria per il lancio di un nuovo prodotto, per esempio la versione di un nuovo videogioco o un album musicale. Altri pensano si tratti di net art, arte che vive su imternet, e quello di Miquela potrebbe essere l’ultimo prodotto di questa corrente artistca che nasce, si nutre e cresce tra un bit e l’altro.

 

 

Web: mistero, chi è Miquel Sousa? was last modified: gennaio 10th, 2017 by L'Interessante
10 gennaio 2017 0 commenti
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