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Di Vincenzo Piccolo
L’account di una ragazza californiana desta sospetto tra la popolazione social: è finzione o realtà?
È misteso sull’identità di Miquel Sousa, nota ai più online come @lilmiquela, l’account di una ragazza che vive a Los Angeles. A destare sospetto sono le immagini che la ritraggono con un viso tanto finto, da sembrare vero. Lei, che ha molti amici nel mondo della musica, ama l’arte, la oda e i viaggi, come ogni adolescente occidentale. Ha una passione per la manicure, le battute sarcastiche e George Michael. A porsi qualche domanda su questa ambigua vicenda è stato anche il Whashington Post che ha provato ad cercare i suoi amici. Ma niente. Miquela non reagisce e non compare in pubblico, ne tanto mento concede interviste.
Il caso e le ipotesi arrivate dal web
La sua storia inizia otto mesi fa con una foto di un maglione rosa pubblicata su Istagram. Si susseguirono altri 137 post e i follower salgono fino ad arrivare a 126mila. È utente anche di Twitter ma è sul social social-network delle foto, dove ha dato scalpore col suo fisico misterioso. È una ragazza vera o un prodotto digitale? A destare sospetto sono la pelle effetto plastica, la bocca e il naso che sono troppo esagerati, e i dettagli del viso troppo marcati. “Sembra un personaggio di The Sims”, dicono alcuni. Però alcuni dettagli, tipo la spallina del top che scende sulla scapola e le dita con lo smalto griffato sono reali. I suoi “selfie” sembrano quelli di una normale ragazza, ma i ritocchi sarebbero fatti a computer grafica. La finzione, quindi, sembra superare la realtà. Basta vedere i commenti dei suoi seguaci, altri giovani, che sotto le foto scrivono “Sei vera?”, “Hai un corpo normale ma il viso di un Sims”, e ancora “Sei un Sims?”. Un indizio può darlo l’e-mail inserita nelle informazioni del profilo istagram, insieme a un link che rimanda alla sezione di Spotify dove compaiono Rihanna, Drake, The xx. Anche il nome scelto è Miquela in Rhinestones, ovvero Miquela in strass, una pietra che sembra un diamante. Qualcosa di costruito, quindi, qualcosa che copia la realtà.
Tra alcune delle ipotesi avanzate c’è quella della campagna pubblicitaria per il lancio di un nuovo prodotto, per esempio la versione di un nuovo videogioco o un album musicale. Altri pensano si tratti di net art, arte che vive su imternet, e quello di Miquela potrebbe essere l’ultimo prodotto di questa corrente artistca che nasce, si nutre e cresce tra un bit e l’altro.