Floating Piers
Di Erica Caimi
Chi non ha sognato di fare una passeggiata sulle acquee e di raggiungere a piedi un punto lontanissimo dell’orizzonte, immergendosi nel silenzio ovattato tipico della distanza dalla terraferma? L’artista bulgaro Christo, famoso per i suoi progetti stravaganti e le stupefacenti installazioni in giro per il mondo, ha pensato di realizzare questo desiderio e di condividerlo gratuitamente con gli avventori, curiosi di provare questa esperienza unica. La scelta del luogo non è casuale. La Lombardia, che non è soltanto un baluardo economico, ma è anche una regione ricca di città d’arte, centri alpini e grandi laghi dalla bellezza incantata. Tra questi il piccolo Lago D’Iseo, detto anche Sebino, una macchia d’acqua spartita tra le province di Brescia e Bergamo, un gioiello color smeraldo rintanato nell’abbraccio di colline e montagne. Il lago accoglie il fiume Oglio e le isole di San Paolo, Loreto e Monte Isola, l’isolotto lacustre abitato più grande d’Europa. Questo è il setting scelto da Christo per il suo progetto ambizioso.
The Floating Piers, una passeggiata sull’acqua lunga 4,5 chilometri in totale, che si snoda da Sulzano a Monte Isola per arrivare poi all’isola di San Paolo
Settanta mila metri quadri di tessuto giallo disposti su un sistema modulare di pontili galleggianti costituito da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità. Il progetto di Christo ci ha fatto camminare scalzi, su consiglio dell’artista, cullati dal moto ondoso del lago, ma anche apprezzare l’inusuale vista dalla terraferma: un drappo giallo cangiante si diramava sulla superficie delle acquee. Sebbene l’installazione sia rimasta per soli 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, durante i quali non sono mancate polemiche e inaspettati lavori di manutenzione in corso d’opera per garantire la sicurezza, il successo è stato epico: un milione e duecento mila visitatori.
Oggi, cosa rimane? Un tour post- evento lascia molta malinconia, la malinconia del “dopo”, la malinconia dello spettatore che assiste dal vivo allo smantellamento di un’opera d’arte. Il telone giallo è già quasi totalmente scomparso, le passerelle vengono smontate al ritmo di tre al giorno e trasportate al vicino porto industriale, dove verranno poi reindirizzate in qualche sito per essere riciclate. Ci vorranno tre mesi di lavoro per liberare il lago. Intanto, la Regione Lombardia non si lascia sfuggire l’occasione di sfruttare la notorietà dell’evento e amplificarlo al fine di promuovere il turismo nazionale e internazionale del Lago d’Iseo. A tal proposito, l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, in collaborazione con Explora, ha annunciato la pubblicazione online dei video TimeLapse, una collezione di momenti salienti di “The Floating Piers”, una sorta di carrellata riassuntiva della realizzazione, del durante e dello smantellamento dell’opera. Per non dimenticare la meraviglia di questi luoghi, un incanto che resta, anche quando cala il sipario mediatico.