Barbie Maria
Una bambola, una sola, semplice bambola ed è già polemica.
Chi di noi non ha mai giocato con una Barbie?
La famosissima bambola della Mattel ha spopolato in tutto il mondo, proponendo sul mercato bambole sempre nuove e sempre più belle: barbie sirena, barbie mamma, barbie ginnasta, barbie disco girl, barbie moglie e la lista potrebbe continuare all’infinito. Per non parlare poi delle elegantissime (e costosissime!) barbie da collezione. Ma mai nessuno, tantomeno la Mattel, avrebbe mai immaginato che ci si potesse spingere fino al divino.
Nessuno tranne una coppia di argentini che ci ha pensato eccome. Dalla caliente tierra, infatti, arriva Barbie Maria…e non solo!
Abbiamo anche Ken in versione Nostro Signore Gesù. E se la prima reazione di noi comuni mortali è un sorriso e qualche commento del tipo “forse si sta esagerando”, la Chiesa non sembra divertirsi affatto. La polemica era dietro l’angolo e Pool Paolini e Marianela Perelli (così si chiamano gli ideatori argentini) con le loro bambole gli sono andati incontro a mani aperte pronti a rispondere. “In un mondo che premia pensare, agire e sentire in maniera omologata” – scrivono sui social i due autori -” è importante affermare un ribelle umorismo per sottolineare la sua sconnessione con l’universo storico e politico”. Inoltre ci tengono a sottolineare la loro assoluta estraneità ad ogni intenzione di voler urtare la sensibilità di alcun chi. Hanno voluto solo riprodurre dei personaggi di una cultura, in questo caso religiosa, così come in passato si sono cimentati con esperimenti di altro tipo (ricordiamo Evita Peron, Maradona, Leopoldo Galtieri). Ma la Chiesa non si è lasciata commuovere e tuona sicura affermando che la Barbie Maria e il Gesù Ken non arriveranno mai nei negozi perché, testuali parole, “la religione non è di plastica!”. Eppure mi sembra di ricordare che a Natale sui presepi di tutti il mondo piccoli pupazzetti di plastica raffigurino Marie e Gesù, senza che questi scatenino alcuna polemica. Ma forse mi sbaglio.
Roberta Magliocca