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In primo piano

classifica
CalcioIn primo piano

CLASSIFICA:SFIDA PER LA VETTA AL VIGORITO

scritto da Walter Magliocca

classifica

Domani pomeriggio, con inizio alle ore 15,00, saranno circa mille i tifosi rossoblù che accompagneranno i falchetti in quel di Benevento per dare la spinta alla riconquista del vertice della classifica.

 La Casertana, dopo un inizio stentato del girone di ritorno, pare stia ritrovando la quadratura del cerchio. Gli acquisti di gennaio, troppo numerosi per una compagine che viaggiava sulle ali dell’entusiasmo e con meccanismi che rasentavano quasi la perfezione sportiva e di gruppo, pare che gradatamente si stiano inserendo nel gruppo iniziale che tanto bene aveva fatto nel girone di andata, fino a conquistare sette punti di vantaggio sulle inseguitrici e il titolo di campione di inverno.

Romaniello, dopo svariati esperimenti, pare che per la sfida di domani voglia puntare nuovamente sul gruppo iniziale.

Le due compagini, pur se rivali in campo sportivo, hanno un comune denominatore societario.

Allertate le Questure di Caserta e Benevento 

Grande spiegamento di forze dell’ordine e sinergia tra la questura casertana e sannita. Massima attenzione affinchè tutto possa procedere sui binari della correttezza e sportività.

Soprattutto, si spera, che sia prima di tutto una festa di sport.  

CLASSIFICA:SFIDA PER LA VETTA AL VIGORITO was last modified: marzo 12th, 2016 by Walter Magliocca
12 marzo 2016 0 commenti
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azzurri
CalcioIn primo piano

AZZURRI “ALLA SICILIANA” PER IL POSTICIPO

scritto da Walter Magliocca

Azzurri

Il Napoli scenderà in campo domani sera, fischio di inizio ore 20,45 e terrà a battesimo il debutto di Walter Novellino sulla panchina rosanero.

Si ritiene che, nonostante il cambio di allenatore, i siciliani non possano impensierire gli azzurri che, giocando in formazione standard e con una settimana piena di preparazione, dovrebbero  conquistare i tre punti e rimanere sulla scia dei bianconeri che, anche ieri sera, hanno avuto ragione del Sassuolo, con il minimo scarto e con una prestazione modesta. Ma si sa la “fortuna” aiuta “i fortunati”. Si spera, ora, che la dea bendata aiuti gli azzurri per mantenere a debita distanza le inseguitrici e tentare l’affondo per l’aggancio,

Il Napoli dovrà sfruttare, senza perdere colpi, il turno di domani, poi con il Genoa in casa, a Udine dopo la sosta pasquale per le nazionali e Verona tra le mura amiche.

Gli azzurri, dovranno mantenere un cammino immacolato in queste gare e si giocheranno una consistente “fetta” di tricolore nel turno del 17 aprile, a Milano nello scontro con l’Inter, in netta ripresa e, poi all’Olimpico, con la Roma nel turno del 24 aprile, con i biancorossi rilanciati dalla cura Spalletti. In mezzo lo scontro casalingo con il Bologna.

Incontro da chiudere subito  per gli azzurri

I partenopei dovranno attaccare sin dai primi minuti i siciliani e cercare di chiudere subito la gara. Il divario tecnico tra le due formazioni è abissale, ma l’incontro dovrà essere affrontato con il piglio giusto se non si vogliono rischiare pericolosi cali di tensione.

Ma Higuain, dopo aver appreso di essere il giocatore più pagato della serie “A”, vorrà continuare a dimostrare di valere interamente l’ingaggio percepito e continuare a cullare, oltre al sogno tricolore anche quello di bomber più prolifico di Europa.

AZZURRI “ALLA SICILIANA” PER IL POSTICIPO was last modified: marzo 12th, 2016 by Walter Magliocca
12 marzo 2016 0 commenti
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trivellazioni
AttualitàIn primo piano

Trivellazioni: silenzio sul referendum

scritto da Walter Magliocca

trivellazioni

Le istituzioni al fianco del cittadino. Sempre più mera utopia.

Il 17 aprile prossimo si voterà per il referendum sulle trivellazioni ma, volutamente, nessuno ne parla.

Lo scopo? Non far raggiungere il quorun in quanto il governo Renzi non era d’accordo sul voto referendario. Un referendum dovrebbe essere scevro dalle battaglie politiche, dovrebbe essere uno strumento di democrazia nelle mani del cittadino per poter esprimere una propria idea, un proprio convincimento e soprattutto una speranza di poter incidere nel sociale con un voto libero.

Ma, anche in questo caso, non è così. Prima, per la raccolta firme: battaglie e veti. Il voto che diventa una battaglia politica a favore di questo o quell’altro schieramento ed infine far di tutto per far boicottare il voto. Il cittadino, già stressato e vessato è tentato dall’optare per il “non voto”.

Ma se, svegliandosi dal torpore dicesse: “No. Voglio esprimere il mio voto libero, ho deciso, vado”, e, nell’ipotesi, la votazione risultasse valida, nulla sarebbe ancora definito. I cittadini non vincono mai.

Ritorna tutto al vaglio del parlamento che deciderà nuovamente in base alla maggioranza esistente, con legge che potrebbe essere in parte contraria a quanto emerso dalle urne.

Allora: siamo ritornati al punto di partenza.

Ma i cittadini italiani, quelli pensanti, quelli che non intendono farsi condizionare, il loro voto il 17 aprile lo dovranno esprimere solo per la ragione che si sta facendo di tutto per tenerli all’oscuro del referendum e lontano dalle urne. Molto poco democratico.

LA STORIA DEL REFERENDUM SULLE TRIVELLAZIONI

La consultazione popolare è stata promossa da nove  (in origine dieci) consigli regionali: Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise con l’appoggio  di movimenti e associazioni ambientaliste. Lo scopo quello di fermare le trivellazioni nei mari italiani.

Tra gli altri saranno interessati dalla misura: il giacimento Guendalina (Eni) nell’Adriatico, il giacimento Gospo (Edison) nell’Adriatico e il giacimento Vega (Edison) davanti a Ragusa, in Sicilia. Non saranno interessate dal referendum tutte le 106 piattaforme petrolifere presenti nel mare italiano per estrarre petrolio o metano.

 E’ rimasto in piedi un solo quesito su sei. Infatti dieci consigli regionali (Abruzzo, Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna,Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) hanno promosso sei quesiti referendari sulla ricerca e l’estrazione degli idrocarburi in Italia. L’Abruzzo si è poi ritirato dalla lista dei promotori. A dicembre del 2o15 il governo ha proposto delle modifiche alla legge di stabilità sugli stessi temi affrontati dai quesiti referendari, per questo la cassazione ha riesaminato i quesiti e l’8 gennaio ne ha dichiarato ammissibile solo uno, perché gli altri sette sarebbero stati recepiti dalla legge di stabilità.

Alcune regioni hanno proposto ricorso. Se la corte costituzionale accogliesse i ricorsi delle regioni, i due quesiti referendari in precedenza non ammessi tornerebbero a essere validi e dovranno essere sottoposti agli elettori. I due quesiti riguardano il “piano delle aree” (ossia lo strumento di pianificazione delle trivellazioni che prevede il coinvolgimento delle regioni, abolito dal governo con un emendamento alla legge di stabilità) e la durata dei titoli per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma. La Storia continua.

Con il referendum si chiede di abrogare il comma 17 dell’articolo 6 del Codice dell’ambiente – dlgs n. 152 del 2006 – nella parte in cui prevede che le trivellazioni nelle acque territoriali italiane  – cioè quelle che si trovano entro le 12 miglia dalla costa – continuino fino a quando il giacimento lo consente.

In pratica si chiede che vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio quando scadranno le concessioni.

 Quindi se vince il fronte del “sì” verranno bloccate le concessioni alla scadenza dei contratti. Però ad essere interessate saranno solo alcune delle 106 piattaforme petrolifere presenti nel mare territoriale italiano. Se, invece avrà la maggioranza il fronte del “no”, la situazione resterà invariata. Alla scadenza delle concessioni le compagnie petrolifere potranno chiedere un prolungamento.

 Naturalmente, come spesso avviene in questi casi , si strumentalizza il voto adducendo quale giustificazione che la vincita del “si” potrebbe avere forti ripercussioni sul mercato economico con conseguente fuga di investimenti , chiusura di imprese e conseguenti licenziamenti.

La quantità di petrolio e metano presente nel  sottosuolo Italia non è dato sapere.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con l’approvazione dello sblocca Italia,  ha parlato di “investimenti per 15 miliardi di euro, 25 mila nuovi posti di lavoro e un risparmio sulla fattura energetica nazionale di 5 miliardi l’anno”.

Naturalmente dubitiamo che ciò possa accadere e il danno sull’ambiente non è stato considerato né valutato. Non conviene. È ovvio.

Non si comprende perché nel nostro “bel Paese” l’industria turismo non debba essere migliorata. Quello che si perde da una parte, si guadagna dall’altra.

Ma evidentemente, anzi senza ombra di dubbio, il guadagno per “i terzi” e il tornaconto personale non c’è.

Trivellazioni: silenzio sul referendum was last modified: marzo 12th, 2016 by Walter Magliocca
12 marzo 2016 0 commenti
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Portami a vedere i treni
In primo piano

Portami a Vedere i Treni: presentazione al Fortepiano

scritto da Roberta Magliocca

Portami a vedere i treni

Domenica 13 Marzo 2016, alle ore 18.00 presso l’Accademia Musicale Fortepiano di Anna Paola Zenari, a San Prisco (CE) in via A. Stellato – Centro Segesta, si terrà la prima presentazione del libro “Portami a Vedere i Treni” della scrittrice-giornalista casertana Roberta Magliocca, terza autrice della rassegna Un Libro per Tè ideata dalla psicologa Valentina Masetto (autrice di 43 colori in cerca di Viola) in collaborazione con la stessa accademia.

Portami a vedere i Treni per la Senso Inverso Edizioni – Collana Acquafragile

Sorrento, primi anni 90. Un continuo rincorrersi di ricordi e situazioni, talvolta deliranti e ironiche, talvolta commoventi e riflessive. Una donna, con il proprio bagaglio di dolori ed esperienze, decide di passare del tempo con suo padre – malato di alzheimer – che non vede da più di 20 anni. La quotidianità e i racconti di vite lontane, un rapporto ricostruito in parte sulla menzogna che è l’unica strada per superare l’odio e la delusione di un passato che fa ancora troppo male. Ma un dono – il tempo – sarà offerto ai protagonisti. Per le parole. Per il perdono. Il tempo di un abbraccio.

Questa trama, buttata qui e là sul web, è arrivata ad incuriosire la giornalista Luciana Littizzetto che in una mail all’autrice, ha espresso il suo desiderio di leggere Portami a vedere i Treni.

La Presentazione

Non una classica presentazione, ma un incontro di arti quali la musica, il teatro e, ovviamente, la scrittura. Un dibattito tra la moderatrice Valentina Masetto e l’autrice, certo, ma anche tra la scrittrice stessa e le persone presenti in sala che potranno intervenire spinti da curiosità ed emozioni che l’arte, non può non suscitare.

Interverranno, dunque: Anna Paola Zenari – Pianoforte, Carmine Covino – Chitarra, Corrado Del Gaizo – Teatro.

Un libro per tè – la rassegna

Come detto in precedenza, non una semplice presentazione. Un momento da condividere, per stare insieme, per ridere, scherzare e fare – a modo nostro – un po’ di cultura, promuovendola come sappiamo, come l’abbiamo sempre pensata. Nessuna barriera, nessuna scrivania scolastica, cattedra a dividere autori e ideatori dal pubblico. Ma un tè preso in compagnia, con qualche biscotto magari, offerti dall’Accademia Fortepiano per rendere il tutto…casa vostra.

 

Portami a Vedere i Treni: presentazione al Fortepiano was last modified: marzo 10th, 2016 by Roberta Magliocca
10 marzo 2016 0 commenti
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Sabbia
CulturaIn primo pianoTeatro

Sabbia ad Officina Teatro

scritto da Roberta Magliocca

Sabbia.

Gli sono entrata in casa tante volte. Lui mi lasciava la porta socchiusa, e percorrendo quel piccolo corridoio all’aperto tra gente che fumava l’attesa, entravo in casa sua. Panche di legno chiaro e cuscinetti rossi. Sorridevo a Maria Macri – quando il teatro è donna, bellezza, talento e gentilezza – e aspettavo che la saracinesca si aprisse. L’ho fatto tanto volte. Saracinesca alzata, palcoscenico casa, attori ed emozioni. Applausi e due chiacchiere con il padrone di casa, Michele Pagano. Si, quello che mi lasciava la porta socchiusa. Impressioni condivise, sorrisi e “ci vediamo settimana prossima”.

Lo scorso weekend sembrava più o meno dovesse accadere la medesima cosa. Porta socchiusa, sorrisi, fumavano l’attesa, guardavo il distributore di caffè, saracinesca alzata. Palcoscenico casa e lui. Il padrone di casa non più ospite ma attore. E lo conosco come mai l’ho conosciuto, lo vedo come mai l’ho visto, mi commuove come mai ho pianto.

Sabbia ad Officina Teatro

Sabbia. Una rete ormai sgualcita dal tempo e i ricordi di un ragazzo che ragazzo non è più. Metafore calcistiche per spiegarci la sua vita fatta di mondiali, e Zoff nel cuore fino all’arrivo di Irina. Poi, scusami Zoff ma non c’è più posto per te, c’è Irina per la quale perdere la testa e i battiti, e giù di botte col migliore amico per conquistarla.

Così la storia di un’amicizia indissolubile, e la spiaggia sullo sfondo, e un treno che porta lontano per ben 20 anni sperando che i sensi di colpa per uno sgarro fatto a quell’amico possano sbiadire con il tempo. Ma il tempo non sbiadisce nulla, fa accumulare solo ritardi e occasioni perse, rimpianti e fallimenti.

Sabbia non è uno spettacolo, ma un’esperienza. L’indiscussa bravura ed eccellente esecuzione di Michele Pagano hanno gettato le fondamenta per la costruzione di un flusso di emozioni che si è instaurato tra palcoscenico e platea, tra attore e spettatore, tra i fallimenti e le gioie di un protagonista che hanno fatto riemergere le storie intime e sopite dentro di noi.

Inutile dirlo, una standing ovation ha accompagnato il finale di una storia alla quale nessuno di noi avrebbe voluto mettere il punto. Commozione e mani rosse per applausi che volevano raccontare la gratitudine che questa Caserta un po’ malmessa deve a Michele Pagano, al suo progetto, a questo teatro che offre tanto.

Quando il teatro è pieno fino all’orlo

Quando occorre una fila di sedie aggiuntive

Quando i cuscini vengono posizionati per i più piccini

Quando i fari iniziano a surriscaldare l’aria e nel buio ha inizio la storia…

Quando la partita deve chiudersi prima dei canonici novanta minuti per invasione di campo…

Quando “Lontano, lontano nel tempo…”

E’ semplicemente Magia

Grazie Michele!

Sabbia ad Officina Teatro was last modified: marzo 10th, 2016 by Roberta Magliocca
8 marzo 2016 0 commenti
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