Movimento 5 stelle
Di Michela Salzillo
Mentre l’emergenza sisma continua a livellarsi fra vittime e sopravvissuti, la gravità di quanto accaduto sembra aver ribaltato anche alcune priorità della politica interna. A dispetto di polemiche e sfiducie che, sterili, si alternano alle reali necessità dei sopravvissuti, la scelta dei pentastellati pare aver frenato qualche riserva e giudizio sulla questione.
Alcuni mesi fa, in premessa al referendum costituzionale fissato dal governo per il mese di ottobre, il Movimento cinque stelle ha dato il via ad un’azione di contrasto che illustrasse i motivi per cui dicono e voteranno “No” alla proposta avanzata dal partito democratico
L’intento è stato sin da subito quello di raggiungere il cuore delle piazze italiane, strutturando, secondo le leggi del confronto diretto, un vero e proprio tour peninsulare. Fra le tappe che stanno attraversando, da nord a sud, i confini delle città, anche Giugliano. L’incontro, fissato per lo scorso 25 agosto, aveva previsto le classiche tematiche di discussione sull’argomento, ma in seguito alla tragedia delle ultime ore, la modifica si è rivelata necessaria.
“Questo di stasera doveva essere un evento sul referendum, ma dopo il sisma che ha colpito diversi comuni del centro Italia, abbiamo scelto di trasformare questo incontro in un ‘occasione di solidarietà per i nostri concittadini; per quelli che per fortuna si sono salvati e per coloro che purtroppo hanno perso la vita” – ha detto al microfono il capogruppo dei cinque stelle, Luigi di Maio.
Ad avallare la tesi del doveroso contributo allo spiegamento dell’emergenza, il vice presidente della camera ha fatto ricorso alle parole che Sandro Pertini tenne a dire nel lontano 1980, quando quarantotto ore dopo il sisma andò in visita nei territori dell’Irpinia.
“ Il miglior modo per onorare i morti è pensare ai vivi, e noi questo stiamo facendo oggi. Il nostro grazie va a tutti i volontari, fra protezione civile e vigili del fuoco, che stanno continuando a scavare a mani nude per cercare di salvare da quelle macerie più vite umane possibili”.
La folla non ha trattenuto applausi e boati di consenso, quando è arrivata la promessa che tutti si aspettano venga mantenuto; nessuno infatti è disposto a rinunciare all’intrasgredibile necessità di controllo su tutti gli aiuti destinati ai terremotati.
“Vigileremo affinché i soldi per le ricostruzioni vengano spesi correttamente, non potrànno esserci un’altra l’Aquila e un’altra Emilia.”
Ha dichiarato a gran voce Di Maio, aggiungendo che tutto quello che sarà donato verrà rendicontato in maniera trasparente, affinché possa essere realizzata una chiara tracciabilità di tutto quanto spedito alle famiglie delle vittime, promettendo di destinare, qualora non dovessero più servire, alcuni beni di prima necessità alla caritas.
“Del referendum avremo modo di parlare nelle altre occasioni che si presenteranno, adesso è giusto pensare alla persone che sono lì”
Così ha salutato la piazza il giovane grillino, invitando i giuglianesi a trattenersi per un momento di più intimo confronto.