edoardo bennato
Edoardo Bennato: grande performance al Comunale di Caserta
Edoardo Bennato ha deliziato la platea del Comunale di Caserta, pochi giovani, inaugurando la rassegna di eventi denominata “Natale di Gusto” organizzata dal Comune di Caserta e Camera di commercio con la partnership di alcuni sponsor. E’ il solito Bennato che, nonostante l’età, mantiene il palco e soprattutto le ….. idee, il modo di cantare. Mette in mostra un rock eversivo contro le fazioni politiche, condito da temi attuali e di protesta contro un sistema che non è assolutamente mutato se le sue canzoni, di quasi trent’anni, sono più che attuali.
Miscellanea di canzoni tratte dal nuovo album “Pronti a salpare” e dal vecchio ma sempre attuale “burattino senza fili”
La maggior parte dei vecchi successi sono tratti dall’album “burattino senza fili”, pubblicato nel 1977, trasformato in un musical prodotto dal Teatro Brancaccio di Roma per la regia di Maurizio Colombi, con una morale diversa da Collodi: se segui le regole, ti ritroverai legato da mille fili, come un burattino nelle mani del potere. Con un paio di inediti, intitolati ”Lucignolo” e ”Al diavolo il grillo parlante”. Ripete, così, la positiva esperienza di nove anni fa per aver trasformato ”Sono solo canzonette” nel musical ”Peter Pan”.
Altri “pezzi” sono stati tratti dal nuovo disco «Pronti a salpare», prodotto da Brando (già lavorato con Emma e Nesli), venduto dopo il concerto, sempre per Telethon. Brano vincitore della XIV edizione del premio Amnesty International Italia, indetto da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà, migliore brano sui diritti umani. Il titolo scelto è facilmente comprensibile, ma si presta alla doppia interpretazione, come spiegato nel corso del concerto. Non solo decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati in cerca di nuove vie per scampare alle guerre, alla fame, alla miseria dirigendosi verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Pronti a tutto, pronti a … salpare Ma anche tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare guardando l’evolversi del mondo con un altro punto di vista. In pratica non solo gli emigranti ma tutti noi, in questo momento particolare, dovremmo essere pronti a salpare”. Mai dimenticando le proprie radici come alcune canzoni “A Napoli”, “La mia città”. Non tralasciando riferimenti alla vita sociale e dediche a personaggi dello spettacolo come Enzo Tortora e Mia Martini cui è stata dedicata la canzone “La calunnia è un venticello”.
Tutte le canzoni vecchie sempre attuali a testimoniare la lungimiranza e l’attenzione nell’analisi del sociale
Le canzoni: “sono solo canzonette”, “signor censore” “Asia” (1985), “e’ asciut pazz o padron” (dedicata a Maradona), “meno male che adesso non c’è Nerone” e la conclusiva “in prigione”, hanno dimostrato la lungimiranza del cantautore napoletano (oggi settantenne) nell’analizzare e sviscerare i problemi che affliggono la nostra società e soprattutto la città natale (“la più bella città del mondo”) mai dimenticata e sempre presente nei propri testi. Sia nel passato che nel presente, l’ironia del cantautore flegreo si misura con temi come politica, famiglia, figli, futuro, amore, menzogna, ma senza mai dimenticare le proprie radici. Che emerge nella canzone “Vendo Bagnoli”, oggetto di un progetto mai realizzato di un architetto scozzese ma nato a Napoli, Lamont Young, che già nel 1875 avrebbe voluto trasformare in un polo turistico, stile Venezia, la zona flegrea di Bagnoli che ancora oggi, incompiuta ed abbandonata, è oggetto solo di mire speculative. E la canzone presente nell’ultimo album “a napoli 55 è la musica”, autobiografica e che mette in evidenza la ricorrenza del numero 55 nella sua vita (è nato a campi flegrei n. 55).
E’ stato accompagnato dalla sua band composta da Giuseppe Scarpato e Gerardo Porcelli alla chitarra, Arduino Lopez al basso e Raffaele Lopez alle tastiere e Roberto Perrone alla batteria.
Un evergreen che non ha mai tradito la sua idea
Edoardo Bennato ha dimostrato di non avvertire l’incedere degli anni. Due ore ininterrotte di concerto, musica rock and blues irriverente e fondata su temi di attualità.
L’anarchia base fondamentale di un’idea che è la vera essenza della democrazia.
Utopia ieri…. più che mai oggi.
Ma …….. ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà.
Un’idea da sognare.
E …. non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te.