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napoli calcio

crotone
CalcioIn primo piano

A CROTONE IL NAPOLI CONQUISTA TRE PUNTI MA E’ SEMPRE IN DIFFICOLTA’

scritto da Walter Magliocca

crotone

Il Napoli ritorna alla vittoria, dopo tre sconfitte consecutive compreso champions, ma senza gioco, nervi tesi e paura del risultato.

A Crotone a dare ragione al Napoli è solo il risultato

Sarri è palesemente in difficoltà: a Crotone in campo Diawarra e Strinic dal primo minuto, ritorna Maksimovic, fuori Insigne e al centro attacco Gabbiadini. Ma il Napoli non da segni di ripresa. Si vede chiaramente che manca l’attaccante e che se non ci fosse Mertens sarebbe una squadra alla … Crotone.

Gli errori si susseguono a ripetizione ma i padroni di casa ne commettono di più. Su uno di questi in fase difensiva, Callejon ritorna al goal e sblocca il risultato. Il Napoli si tranquillizza e la manovra sembra meno farraginosa e le giocate meno affrettate. Ma ci pensa uno dei giocatori meno incisivi degli azzurri a complicare tutto.

Gabbiadini: ininfluente e sconclusionato nel ruolo e nel gioco della squadra ma detrminante come …comportamento.

A rovinare tutto, non  solo per questo incontro, ma almeno per le prossime tre giornate, è il Manolo “sconsolato e affranto”. Commette un fallo di reazione, per un intervento subito a centrocampo, inutile e fuori luogo che lascia gli azzurri in dieci uomini. Un gesto, si spera, figlio del momento di tensione e difficoltà vissuto, altrimenti il giudizio sul giocatore non si limiterebbe all’aspetto tecnico ma implicherebbe valutazioni caratteriali e umane con una notevole “diminutio” del suo valore complessivo.

Il raddoppio, l’amministrare il match e gli errori in fase difensiva e i rischi finali

Gli azzurri trovano il fortunoso raddoppio, con un rimpallo di Maksimovic, poco dopo essere rimasti in dieci uomini e in pratica si limitano ad amministrare la partita. L’unico elemento che incide sulla gara e supera la sufficienza è Mertens. Gli errori si susseguono e le amnesie rischiano di incidere sul risultato anche contro avversari di caratura men che modesta. Tutti i giocatori, all’improvviso, compreso il capitano Marekiaro, sembrano aver perso la bussola.

Sarri ha perso lucidità anche e continuatamente con i media

Il tecnico, in questo momento, sembra non riuscire a gestire il gruppo, facendo emergere i suoi limiti, Troppi giocatori da gestire e carenze tecniche che vede unica responsabile la società e quindi il presidente De Laurentiis. Ma anche ai microfoni Sarri pecca di comunicazione e chiara si nota la mancanza di una società degna di tale nome.

Non può il tecnico reagire con modi poco pacati all’intervistatore di mediaset non gradendo domande su Gabbiadini nè sul match di sabato prossimo allo stadium. Tanto vale che non si presenti proprio ai microfoni televisivi. Questo è il “prezzo” che giustifica  gli ingaggi faraonici percepiti dai “circensi”. Anche sotto questo aspetto come è distante la Juventus. Eppure basterebbe molto poco.

A CROTONE IL NAPOLI CONQUISTA TRE PUNTI MA E’ SEMPRE IN DIFFICOLTA’ was last modified: ottobre 23rd, 2016 by Walter Magliocca
23 ottobre 2016 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI SCONFITTO IN CHAMPIONS. MA LA COLPA DEL TRACOLLO E’ DELLA POLITICA DI DE LAURENTIIS

scritto da Walter Magliocca

napoli

Napoli allo sbando. Anche Sarri perde la bussola

Champions league si va in campo. E’ stato scritto che il Napoli, vincendo con il Besikstas possa entrare nella storia. Ma evidentemente è un modo per illudere e per illudersi. Almeno si spera.

Sin dalle prime battute della gara si vede che il Napoli è lo stesso della gara casalinga con la Roma e prima ancora della sconfitta di Bergamo. Le partite precedenti avevano illuso. Ma è chiaro, sin dalla formazione schierata, che c’è qualcosa che non quadra. E’ vero Hysaj non è in forma, ma il sostituto, Maggio, ha 34 anni ed ha giocato molto poco. Albiol è  ancora infortunato, Maksimovic non è sembrato all’altezza, ma far giocare Chiriches che, reduce da un infortunio ha calcato i campi per un solo minuto, sembra veramente troppo. Ennesima bocciatura per Gabbiadini (e poi devono essere i tifosi a sostenere il giocatore), Jorginho in campo con la necessità di una sedia a rotelle. Esordio, sempre in Champions con risultato in bilico per Diawara e Insigne che meriterebbe di sedere in panca almeno fino a quando non gli cresceranno le treccine ….. rosse.

E’ palese che anche Sarri sia in confusione, oppure vuole dimostrare al suo presidente, al nostro presidente (quello che ci meritiamo, o meglio che merita la città) che la campagna acquisti non è stata opera sua e che è stata sbagliata.

Il Napoli è nel pallone sia in difesa che in attacco, con il solo Mertens a dannarsi l’anima, che ha fatto diventare squadra di calcio anche il Besikstas. Ma nel pallone è anche la società, ma non il presidente che è di nuovo in tribuna, nonostante i fischi e i cori di sabato con la Roma.

La colpa non può essere dei giocatori ma di chi li ha scelti prima e, ora, di chi li mette in campo

Come detto, poiché l’allenatore non poteva essere un mago prima e non un “brocco” oggi, si ritiene che Sarri voglia inviare qualche segnale subliminale (un detto napoletano dice così: “per dispetto di mia moglie…. Mi taglio il pantalone…) a chi …”sa lui”. Però questo modo di comportarsi ed aver prestato acquiescenza ai colpi di testa del presidente (il solo colpevole) in campagna acquisti, ha danneggiato e continua a danneggiare in primis la sua professionalità. Ma è impensabile che una squadra impegnata su tre fronti, che vuole stazionare (non vincere) nei piani alti della classifica, andare avanti in champions league (si guadagna di più altrimenti saranno ancora maggiori le restrizioni per risultati e tifosi, ma “moneta” in tasca per la famiglia De Laurentiis) e cercare di arrivare fino alla fine in coppa Italia, possa reggere per tre mesi, o più, senza un attaccante, per poi verificare in che condizioni tornerà Milik e con giocatori, sempre gli stessi, a … “fare i muli e caricare il carro”. E’ bastato che la dea bendata voltasse le spalle e si è visto quanto realmente valgono le scelte effettuate dal solo presidente (Giuntoli e gli altri (?) poco o niente contano). Insomma è bene non cullare illusioni: in questa situazione non si va da nessuna parte. E’ bene dirlo a chiare lettere e non iniziare a trovare giustificazioni ridicole e che offendono l’intelligenza dei napoletani.

Una squadra in alcuni ruoli vecchia, inaltri logora ed in panca “giovanotti” di belle speranze, che non giocano ma … in prospettiva. Ma il  Napoli stasera ha giocato (e perso) con il Besikstas. Il 29 ottobre dovrà giocare con la Juve. E non in prospettiva. Quest’anno ha già perso il campionato e non ..in prospettiva. E la champions… E la coppa Italia. Solo gli euro sono reali e “oggi” e non in prospettiva.

De Laurentiis vuole una champions per squadre scelte, ma con lui in sella il Napoli non potrà ambire neanche alla champions “C”.

Questo presidente finora ha avuto dalla sua l’effettuare scelte rivelatesi fortunate e che hanno consentito di celare, o meglio di evitare la focalizzazione da parte dei tifosi, che l’unico obiettivo era (ed è ) la moneta, gli euro. Non è difficile notare che non vi è continuità nel progetto: se tutti i pezzi migliori vanno via vuol dire che qualcosa non torna. Lavezzi, Cavani, Higuain e nel frattempo tanti brocchi acquistati per coprire altre operazioni economiche. Ed anche gli allenatori: sposano il progetto, ma alla prima discussione …… divorziano.

Con una …… moglie così non ce la possono proprio fare. E’ possibile che solo i tifosi, ma quelli non organizzati per fortuna, non riescano a comprenderlo? Siete solo un pubblico di… urlano dalla curva “b”. Ma sarà vero? Ed allora è il presidente che “ci” meritiamo. Dispiace solo per itanti tifosi .. giovani ed ….. illusi. 

NAPOLI SCONFITTO IN CHAMPIONS. MA LA COLPA DEL TRACOLLO E’ DELLA POLITICA DI DE LAURENTIIS was last modified: ottobre 20th, 2016 by Walter Magliocca
20 ottobre 2016 0 commenti
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de laurentiis
CalcioIn primo piano

DE LAURENTIIS HA ESAURITO IL BONUS FORTUNA: LE LACUNE VENGONO A GALLA E LA CHAMPIONS BUSSA ALLE PORTE

scritto da Walter Magliocca

De Laurentiis

Il miracolo si sta esaurendo: al Napoli è bastato perdere Milik per non saper più vincere

“De Laurentiis figlio di pu…..na” il coro della curva “b” è impietoso e irriguardoso ad inizio partita, durante ed alla fine. Qualche fischio di disaccordo ma la contestazione aumenta e si amplifica con la sconfitta. 3 a 1 con la Roma al San Paolo e vedere esultare De Rossi. Questo no è troppo.

Ma la squadra, che va sotto le curve al fischio finale, viene salvata. E’ giusto. Non è colpa di Gabbiadini se questo non è il modulo per esaltarne le caratteristiche, non è colpa di Jorginho se è fuori forma, o di Koulibaly che si lascia irretire da Salah. La colpa è del presidente. Lo dica a chiare lettere: questa squadra non deve vincere nulla. Si acquistano giovani per valorizzarli e guadagnare plus valenze. Non è il sapore della sconfitta, la curva ha contestato ad inizio incontro e nella gara prima. Oggi con più forza perché il presidente era in tribuna. Dobbiamo rivalutare la scelta di Higuain: è andato via  per vincere. Alla Juve? In Italia vince solo e sempre la Juve. E paga pure.

Prima dell’incontro premiati Rudy Krol e Gianfranco Zola

La giornata era iniziata sotto i migliori auspici. La pioggia prevista soppiantata da un caldo sole. Terreno in ottime condizioni. Applaudito Milik in tribuna convalescente. Applausi soprattutto per due grandi vecchie bandiere: Rudy Krol e Gianfranco Zola, emblemi di un calcio che fu. Giocatori straordinari ma il periodo, il contesto in cui hanno deliziato il San Paolo non dei migliori. Non solo perché è passato è positivo. L’olandese predicava calcio da solo e sfiorò uno scudetto, ma anche quello sarebbe stato un miracolo; al sardo, giovane prelevato dalla Torres da Moggi, l’arduo compito di sostituire il “fuggiasco” Maradona. Un Napoli in caduta libera.

Ridicoli i controlli sugli spalti del calcio Napoli

Non si parlerà dello stadio, per adesso, ma dei ridicoli controlli che attua il Napoli calcio ai cancelli e sugli spalti. Ai cancelli, nonostante l’abbonamento esponga la fotografia del possessore, il controllore costringe, soprattutto i ragazzi, ad esibire un documento di riconoscimento. Che senso ha la foto? Perché consegnare il documento, compilare moduli alla sottoscrizione? Sarebbe positivo ricevere  una chiarificazione in merito. Ma dubitiamo in quanto anche la comunicazione del calcio Napoli è molto carente. Così come l’ufficio stampa. Ma è storia vecchia. Sugli spalti, invece, gli stuart, in numero sempre maggiore (chissà se pagati), cercano di dare ordine alle sedute, divieto di stazionamento sui gradini. Ma ciò non presupporrebbe rispetto dei posti numerati? Posti a sedere per tutti i possessori di biglietti? Utopia e …nient’altro.

La Juve andrebbe penalizzata, ma lo faranno? I fischi sulle note dell’inno Figc sono più che giusti

Le curve e parte dello stadio fischiano sulle note dell’inno della FIGC: è più che giusto se le regole non sono uguali per tutti e se i comportamenti, nonostante i “soloni” pontificando tentino di  giustificare taluni arbitrii (gioco di parole), sono disomogenei.

La notizia è esplosa ufficialmente come al solito in ritardo, ma sui social viaggiava già da diversi giorni. La Juventus, avendo perso anche al TAR il famoso e ridicolo ricorso per la retrocessione del 2006 e in tutti i gradi di giudizio, anche ordinario, per la clausola compromissoria andrebbe penalizzata di tre punti in campionato. E sospensione, per un biennio, dalla gare internazionali. Il condizionale è d’obbligo. Ma la norma federale è chiara ed esaustiva. A noi non dispiacerebbe. Per sportvità e giustizia, si intende.

DE LAURENTIIS HA ESAURITO IL BONUS FORTUNA: LE LACUNE VENGONO A GALLA E LA CHAMPIONS BUSSA ALLE PORTE was last modified: ottobre 15th, 2016 by Walter Magliocca
15 ottobre 2016 0 commenti
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vi è piaciuto
CalcioIn primo piano

VI E’ PIACIUTO IL NAPOLI? SIIIIIIIIIIIII

scritto da Walter Magliocca

vi è piaciuto

Vi è piaciuto il Napoli?

Alla domanda formulata da Arrigo Sacchi nel salotto di mediaset, tutti i presenti nello studio, compreso gli opinionisti Paolo Rossi e l’arbitro Cesari, hanno risposto affermativamente.

L’urlo Champions riecheggia ancora a Fuorigrotta

The Chaaaaampions In musica. Il popolo del San Paolo non aspettava altro che poter intonare l’inno della maggiore competizione europea. Tutti gli stadi, o la maggior parte, del continente si sono uniformati o hanno scoperto la musica Champions. Lo hanno imparato dai tifosi azzurri alla prima uscita del Napoli di Mazzarri, dopo decenni di astinenza. E’ un urlo liberatorio.

E, sin dalle prime battute, si è visto che Sarri e giocatori avevano preparato in modo certosino la prima casalinga, il ritorno nell’Europa del calcio che conta. Volevano liberarsi di quell’incertezza che ancora aleggia intorno alla compagine partenopea.

Le danze le apre il capitano, ma Mertens mette il sigillo

La gara è stata bella sino a quando gli azzurri non hanno calato il poker. Poi un pò di leggerezza e calo di tensione. Il marchio di fabbrica non poteva essere che di Marekiaro. Sblocca la partita e da fiducia a tutto il gruppo che, con un inizio di secondo tempo “mortifero”, abbatte il Benfica e si porta a punteggio pieno nel proprio girone. Ma la cera lacca, il sigillo azzurro lo imprime Mertens, che con una doppietta, inframezzata dal rigore di Milik, non lascia scampo ai portoghesi che pure avevano sperato di portare a casa un risultato positivo, beata illusione, dal catino di Fuorigrotta.

Le disattenzioni finali, che hanno consentito agli ospiti “non paganti” di dimezzare il risultato, non hanno macchiato più di tanto l’ottima prestazione dei partenopei. Servirà per crescere e imparare ad amministrare il vantaggio.

La squadra si è espressa su ottimi livelli, ma il migliore sicuramente è stato Mertens, coadiuvato da Allan, non sottacendo il più che positivo esordio di Maksimovic. Il peggiore, ma non per la prestazione complessiva, ma per l’errore che ha consentito al Benfica di segnare il primo goal, Jorginho. Poi anche Ghoulam ha macchiato la sua positiva prestazione, non chiudendo la diagonale sul secondo goal.    

 “Abbiamo dimostrato che possiamo stare in questa competizione” ha detto l’allenatore Sarri ai microfoni, nel post partita. “Ma non dobbiamo più commettere gli errori come nel finale di partita. In futuro potrebbero non perdonarcelo”.

Vi è piaciuto il Napoli? Siiiiiiiiii. Per adesso.  

VI E’ PIACIUTO IL NAPOLI? SIIIIIIIIIIIII was last modified: settembre 29th, 2016 by Walter Magliocca
29 settembre 2016 0 commenti
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hamsik
CalcioIn primo piano

HAMSIK FA CENTO, IL NAPOLI NOVE E RISPONDE ALLA JUVE

scritto da Walter Magliocca

hamsik

Il San Paolo si schiera con Sarri. Lo applaude e lo inneggia ed equivale ad un’ennesima condanna dell’atteggiamento e delle parole dette in settimana, del presidente De Laurentiis.

Hamsik realizza il centesimo goal in maglia azzurra

Marek Hamsik fa 100. Cento sono i goal con la maglia azzurra dopo dieci stagioni partenopee. Si sblocca anche Gabbiadini che “sblocca” anche la partita con il Chievo con un goal alla “gabbiadini” dal limite dell’area, di sinistro, il suo piede.

Verona, sponda Chievo: l’antagonosmo è atavico e … non solo sportivo. Gli azzurri in campo determinati e con il piglio giusto per “suonare” la nona casalinga consecutiva. Sin dall’inizio dell’incontro si avverte che i tre punti saranno colorati di azzurro, anche se non sarà facile.

Il goal del Gabbio rovina l’impostazione tattica della gara fatta da Maran. Il bis di Marechiaro, goal veramente da cineteca per precisione, tempismo e coordinazione di sinistro, in sostanza anche se non di fatto, chiude la partita.

Il Napoli consolida la piazza d’onore. Sarri punta sempre sugli stessi giocatori

Il Napoli risponde alla Juve, vittoriosa nel pomeriggio con il Palermo, conserva il secondo posto in classifica e si avvicina con fiducia alla partita di mercoledì contro il Benfica.

Il migliore in campo, inutile dirlo, è il capitano MareKiaro. Il peggiore, difficile sceglierlo, ma forse sempre Insigne, ma con la consapevolezza che la sua prova non è stata del tutto deficitaria, ex aequo con il solito Gabbiadini, nonostante la prima marcatura stagionale.

Mister Sarri non fa esordire nessun nuovo acquisto. Sempre gli stessi cambi e sempre gli stessi uomini. E’ forse paura o inesperienza a gestire una rosa ampia? Fino a quando i Giaccherini, MaKsimovic, Rog, Diawara, Tonelli staranno in silenzio? Sarri, a tanto sollecitato, ritiene che non siano ancora pronti e “mette le mani avanti”: “non siamo partiti per vincere lo scudetto”. Bah! Meglio affermare che non è un obiettivo della società. La chiarezza innanzi tutto.

Il presidente De Laurentiis può continuare a pontificare dalla Cina. Forse è meglio che resti lì. Magari trovando qualche acquirente cinese.

Così ancheil Napoli avrebbe …. gli occhi a mandorla

HAMSIK FA CENTO, IL NAPOLI NOVE E RISPONDE ALLA JUVE was last modified: settembre 24th, 2016 by Walter Magliocca
24 settembre 2016 0 commenti
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vertigini
CalcioIn primo piano

LE VERTIGINI: IL MALE DEL NAPOLI

scritto da Walter Magliocca

vertigini

Il Napoli soffre di vertigini. Raggiunge la vetta, come nella passata stagione, ma non riesce a mantenerla. Contro il Genoa, a Marassi, è solo pareggio a reti bianche.

Non è il solito pianto ma gli arbitri condizionano in negativo la stagione.

Dovrebbe essere noto ai vertici del calcio: gli arbitri, anche in buona fede, e non sempre lo sono, non riescono a reggere i ritmi di gioco oramai raggiunti in campo. Ma cambiare le regole non consentirebbe, ad alcuni, di muovere i fili, dettare i tempi e guadagnare soprattutto dalle scommesse manipolando i risultati sportivi. Quindi niente tecnologia. E non sarebbe l’unica innovazione.

Damato: arbitro non della partita ma del risultato

Ed ecco che gli azzurri a Genova, contro i gemellati, dominano l’incontro ma rischiano di perderlo nel finale. Reina è protagonista ma …in campo. Damato a tavolino. Se le regole sono queste, non si possono non vedere e di conseguenza concedere due rigori netti: fallo di mano in area e fallo su Milik. Ma chi controlla? Nessuno. Appurare con le immagini non fa altro che rafforzare quanto finora detto. A Pescara il rigore viene prima concesso e poi negato (da Rocchi). A Genova ci pensa Damato. Se non è falsato il campionato!!! E non venissero a ripetere la solita litania: alla fine gli errori si compensano. Ma perché non si deve ridurre l’errore. Troppi interessi. E nessuno vede o vuole vedere. E De Laurentiis: nessun peso politico e, comunque, conviene non protestare!!!

Il Napoli non riesce a superare l’ostacolo rossoblù

Sta di fatto che gli azzurri non sono riusciti a scardinare il muro innalzato dal Genoa. Molti passaggi, possesso palla, ma solo due tiri in porta. E tanti errori, soprattutto quello di Insigne che, solo davanti a Perin, non è riuscito a dimostrare di essere un giocatore di “spessore”. E sul finire due, forse tre interventi detrminanti di Reina hanno salvato il risultato. Un messaggio a tutti quelli che lo volevano e vedevano finito.

Il migliore, neanche a dirlo Reina. Il Peggiore Mertens, poi Insigne. Ma in assoluto: Damato.

Sabato il Chievo. Ma riuscirà Sarri a far giocare i giocatori che sono stati acquistati?

E’ vero che il Napoli, in questa stagione, ha una panchina più lunga, ma Sarri sarà capace di far giocare tutti i giocatori che gli sono stati messi a disposizione? O faranno la fine di Grassi? Nessuno mette in discussione le capacità del mister, quindi vuol dire che il buon Maurizio (auguri per il suo onomastico) non ha scelto i giocatori acquistati senza il suo beneplacito. Dei nuovi, di necessità virtù, hanno giocato solo Milik e Zielinski. E gli altri? Aspettare per vedere. Ma nessuno avrà il coraggio di criticare.

 Sabato il Chievo. L’ “odiata” Verona, sponda sobborgo. Ostici e tabù. “Qui si parrà la tua nobilitate”. Speriamo che il Napoli faccia il Napoli. Lasciamo stare la vetta.

Da lassù si soffre di vertigini.

LE VERTIGINI: IL MALE DEL NAPOLI was last modified: settembre 22nd, 2016 by Walter Magliocca
22 settembre 2016 0 commenti
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napoli
CalcioIn primo piano

NAPOLI SEMPRE MACCHINA DA GOAL. PER UNA NOTTE DA SOLO IN TESTA ALLA CLASSIFICA

scritto da Walter Magliocca

napoli

Un Callejon che non perde colpi e un Milik che continua a segnare a ripetizione. Capocannoniere il primo con 5 centri, seconda doppietta per il secondo a quota 4. Il Napoli ritorna in testa alla classifica. Ci mancava dal 13 febbraio scorso. Da quella maledetta partita allo Juventus stadium.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti.

Il Napoli sta ritrovando il suo equilibrio

Il Napoli pian piano, in punta di piedi, ricomincia macinare gioco ed a conquistare vittorie e punti. Più squadra rispetto al passato, maggiori cambi e maggiore qualità: facile dirlo. Era ovvio dopo la partenza del capocannoniere argentino. Più cambi in difesa, un centrocampo completo e intercambiabile, un attacco meno qualitativo, forse, ma sempre esplosivo. Con il Bologna Reina non è stato impeccabile, ma, nonostante tutto, ha dato sicurezza ai compagni ed al reparto difensivo non accusando il contraccolpo psicologico del macroscopico errore commesso.

I casi Gabbiadini e Insigne

E il caso Gabbiadini. Sicuramente il peggiore in campo. E quel gesto del mancato saluto ad Insigne accorsogli incontro, al momento della sostituzione, per consolarlo. Manolo demotivato e forse scontento di essere rimasto all’ombra del Vesuvio. E’ ancora azzurro solo perché non è stato trovato un attaccante ritenuto all’altezza e adatto agli schemi di Sarri. Ma a gennaio o al prossimo mercato estivo andrà via. Altro capitolo Insigne che non è ancora al top della forma: buona partita, una buone dose di egoismo, ma quanti errori! Sarri lo ha lasciato in campo solo per fargli riacquistare fiducia e forma. Ma il mancato rinnovo del contratto ne condiziona l’umore.

La forza della squadra azzurra, da grande, è stata non demotivarsi al momento del pareggio del Bologna. Ha continuato senza apprensione e senza modificare il proprio gioco.

Sarri il motivatore

“Ci siamo complicati la partita da soli– ha detto mister Sarri ai microfoni mediaset –   abbiamo subito un goal da circa trenta metri ma ci siamo ripresi ed abbiamo ristabilito i valori espressi in campo sino a quel momento. Milik è giovane e non può essere paragonato a Higuain che oggi è sicuramente l’attaccante più forte al mondo”.

Dopo il 3 a 1 di oggi, continua il tour de force. Mercoledì di nuovo in campo a Mrassi contro il Genoa di Juric: una delle soprese di questo campionato. Altro banco di prova.

Il migliore Callejon, con Milik per la doppietta. Il peggiore Gabbiadini.

NAPOLI SEMPRE MACCHINA DA GOAL. PER UNA NOTTE DA SOLO IN TESTA ALLA CLASSIFICA was last modified: settembre 17th, 2016 by Walter Magliocca
17 settembre 2016 0 commenti
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Napoli Champions
CalcioIn primo piano

PRIMO ACUTO DEL NAPOLI IN CHAMPIONS CONTRO UN’INCONCLUDENTE DINAMO KIEV

scritto da Walter Magliocca

champions

Il  Napoli non stecca l’esordio in Champions league nella trasferta in Ucraina. L’importante era vincere e l’unico aspetto positivo sono stati i tre punti.

Molti errori e mancanza di gioco. Il cammino in Champions sarà molto impervio

“Spero che a condizionare la squadra sia stata l’emozione per il debutto nella massima competizione europea – così Maurizio Sarri ai microfoni Mediaset – ma, ad onor del vero non è stata offerta una grande prestazione e molteplici sono stati gli errori commessi soprattutto in fase difensiva e di disimpegno”.

Errori a ripetizione e mancanza di un gioco lineare e fluido hanno connotato la prestazione degli azzurri. E’ evidente che mancano ancora i meccanismi giusti. I padroni di casa sono stati praticamente inconcludenti, ma il Napoli  non ha mai fatto trasparire l’oggettiva  differenza di valori tecnici in campo. Anzi ha cercato in tutti i modi di complicarsi la vita regalando, in pratica, il primo goal agli ucraini e sfruttando il grossolano errore della difesa per passare in vantaggio proprio sul finire del  primo tempo.

La seconda frazione non ha entusiasmato, anzi  è risultata piuttosto noiosa ed il Napoli non è riuscito a cambiare ritmo alla gara nemmeno in superiorità numerica.

La Dinamo, da quanto visto in campo,  è destinata a recitare il ruolo di compagine materasso del girone e si spera che possa sottrarre punti alle dirette concorrenti dei partenopei.

Hamsik e compagni non hanno ancora trovato il “bandolo della matassa del gioco” e Sarri, nonostante il silenzio, non è stato accontentato nelle richieste estive.

Gli esami non tarderanno a venire e le squadre più quotate costituiranno il vero banco di prova. Sia in Italia che in Europa.

Ma, si sa, De Laurentiis ha dalla sua la buona sorte e focalizza l’attenzione soprattutto sui proventi europei.  Speriamo gli vada bene.

Il migliore Mertens, nonostante la doppietta di Milik, il peggiore Albiol.   

PRIMO ACUTO DEL NAPOLI IN CHAMPIONS CONTRO UN’INCONCLUDENTE DINAMO KIEV was last modified: settembre 14th, 2016 by Walter Magliocca
14 settembre 2016 0 commenti
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hamsik
CalcioIn primo piano

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

scritto da Walter Magliocca

pagelle

Il Napoli sfodera una buona prestazione nello stadio Grande Torino. Per il secondo posto manca poco. Koulibaly, Hamsik Allan e Higuain autori di una prestazione maiuscola.

REINA 6 – Ordinaria amministrazione e solita fiducia al reparto. Sul goal poteva fare meglio.

HYSAJ 6 – Il solito motore instancabile sulla fascia destra. Ma con Callejon al top limita le sue scorribande offensive. E’ responsabile sulla rete di Peres

GHOULAM 6,5 – Passato il periodo nero, ritorna padrone della fascia sinistra con perfette diagonali difensive.

ALBIOL 7 – Voto di stima anche se, per il momento, rifiuta il rinnovo e dichiara la propria volontà di lasciare Napoli. Spreca il fallo di ammonizione al momento opportuno. Poi la solita attenzione

KOULIBALY 7 – Il gigante d’ebano offre l’ennesima prestazione impeccabile. Superato il periodo di appannamento dimostra di aver memorizzato le strategie difensive di Sarri. Un baluardo, un pilastro, un punto fermo da non perdere per la prossima stagione.

ALLAN 8 – Il motore del centrocampo azzurro. Quando sta bene si vede e la sua presenza è di peso. Grande quantità. Fondamentale quando i compagni vanno in affanno. Un salvataggio che vale un goal. Occorrerebbe una pedina alla sua altezza da alternare alla bisogna.

JORGINHO 6,5 – Sarri lo ha rigenerato ma non vive il suo momento migliore della stagione. Gli Europei non dovrebbero sfuggirgli anche per le assenze importanti del centrocampo azzurro-nazionale.

HAMSIK 8 – La vera anima, il vero fuoriclasse del Napoli. E’ sempre fondamentale ma quando è in forma, come in questo periodo, è un piacere vederlo giocare. Torna, ricuce, propone e, soprattutto, detta l’ultimo passaggio. Il centrocampo del Toro fa Acquah da tutte le parti. Suoi gli assist per Higuain e Callejon. Due goal. Sempre più l’emblema di questo Napoli. Dall’ 80’ DAVID LOPEZ s.v. – Entra in campo per dare più copertura al centrocampo. Svolge il compito con diligenza. Nulla più.

CALLEJON 7,5 – Il sarto azzurro. Cuce e ricuce sulla fascia destra e converge verso il centro. Ha libertà di azione. Ce ne fosse un altro a sinistra. Dal punto di vista tattico è insostituibile. Sempre. Diagonali e fase difensiva, proposizione e copertura di fascia. Poi se segna pure…… Dall’82’ EL KADDOURI s.v. – Deve aiutare in copertura. Si propone anche.

INSIGNE 6 – Non è al meglio e si vede. Ma quando la squadra gira, tutto viene mitigato. Dal 72’  MERTENS 6 – Solito folletto. Ma questa volta senza peso e non morde.

HIGUAIN 8 – L’alfiere azzurro. Sempre presente e sono 33. Peccato per il palo. Sarebbe stato un gran goal. Per lui parlano i numeri ma non solo quelli. La sua presenza in campo catalizza il gioco dei suoi e l’attenzione difensiva degli avversari. Corre e pressa. Indispensabile. Esulta alla fine per fugare i dubbi sull’attaccamento alla maglia

SARRI 7 – Prepara la partita con attenzione maniacale. La posta in palio e il futuro dipendono da questo incontro e poi….. dal prossimo. I giocatori lo seguono. Soffre ed esulta come una finale. 

 

 

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI was last modified: maggio 9th, 2016 by Walter Magliocca
8 maggio 2016 0 commenti
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UN NAPOLI PERFETTO DOMA IL TORO E IPOTECA IL SECONDO POSTO

scritto da Walter Magliocca

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Il Napoli all’Olimpio di Torino, oggi stadio Grande Torino, per rispondere alla Roma e conservare il secondo posto. Per De Laurentiis è fondamentale. E’ l’unico modo per investire sul mercato e rinforzare la squadra per la prossima stagione. Almeno quello.

Monologo napoli e 2 a 0 nei primi 45’

Il toro non ha più nulla da chiedere al campionato, ma sin dalle prime battute si nota che non ha nessuna intenzione di fare sconti o di regalare qualcosa anche per la nota animosità nei confronti degli azzurri.

Ma le motivazioni fanno la differenza e il Napoli di questa sera è una macchina perfetta. Brivido per gli azzurri ma rete annullata al toro per fuorigioco (11’). Sul capovolgimento di fronte Higuain non perdona e sblocca il risultato su passaggio “al bacio” di Hamsik. E’ 1 a 0.

I padroni di casa non cambiano gioco e non abbassano la guardia. In fondo non hanno nulla da perdere. E gli azzurri vanno a nozze. Sono in serata di grazia con un Hamsik sopra le righe che dalla linea di fondo serve Callejon per un facile appoggio per il raddoppio (20’).

Tempo che si chiude con azzurri padroni del campo.

Stesso spartito nella seconda frazione. Ma il Toro accorcia le distanze e solita sofferenza finale. Almeno la champions è a un passo

In campo solo Napoli. Higuain tenta di rimpinguare il bottino. Ma il Toro non demorde. E accorcia le distanze (65’) con Peres che sfrutta una disattenzione difensiva del Napoli che non pressa come nella prima frazione di gioco. Il Toro non molla. Con il sangue agli occhi tenta di raggiungere il pari. Il Napoli soffre ma regge. L’espulsione di Vives chiude i giochi.

Il Pipita raggiunge Angelillo con ben 33 centri stagionali, nonostante le tre giornate di squalifica. Al Napoli mancano 90’ contro il Frosinone, retrocesso, per conservare la Champions diretta e

per il record del centravanti azzurro.

UN NAPOLI PERFETTO DOMA IL TORO E IPOTECA IL SECONDO POSTO was last modified: maggio 8th, 2016 by Walter Magliocca
8 maggio 2016 0 commenti
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