terremoti
di Antonio Andolfi
A Pavia, in una zona a rischio sismico molto basso, è possibile sperimentare scosse di terremoto di intensità pari o anche superiore a quelle che stanno avvenendo in questi giorni nel Centro Italia e nelle Marche in particolare. Com’è possibile? Grazie ai test che vengono condotti nel TreesLab, un laboratorio della Fondazione Eucentre.
Nel laboratorio di Pavia, dove si simulano i terremoti
A Pavia si può vedere un edificio di quattro piani agitato da potenti scosse di terremoto… Non perché siamo in un territorio sismico, ma perché i tecnici del laboratorio TreesLab della Fondazione Eucentre possono riprodurre questi eventi a piacimento. TreesLab è forse il più avanzato centro europeo per la simulazione in laboratorio degli effetti dei terremoti sulle strutture edilizie.
Affidandosi alle esperienze californiane e giapponesi, i tecnici hanno messo in piedi questo centro dove imponenti apparati strumentali e modelli al computer simulano gli effetti di violenti terremoti. I clienti del TreesLab sono coloro che sviluppano tecnologie antisismiche, e vengono qui a testarle. Ma anche le grandi compagnie di riassicurazione che vogliono stabilire scenari credibili sui danni che un terremoto causerebbe in una certa zona. Gli edifici, a dimensione reale o in scala 1:2, vengono posti su una piattaforma vibrante che simula l’oscillazione dovuta alla scossa sismica. Una rete di sensori misura le sollecitazioni puntuali sulle strutture. Una volta simulato il terremoto, si controllano i danni, anche quelli che in una situazione normale non sarebbe facile osservare .
I test misurano la reazione al sisma degli edifici realizzati in cemento armato e muratura. Un edificio, alto circa 5,50 metri e con una pianta di 20 metri quadrati, in scala 1:2 per riprodurre un’abitazione di 11 metri d’altezza, è stato sottoposto a una scossa con un’accelerazione di gravità di circa 0,6 g, simile a quella fatta registrare dal sisma dell’Aquila che è stata di 0,65 g.
L’accelerazione genera la forza con cui il terremoto scuote gli edifici con oscillazioni orizzontali. Un’accelerazione di 0,6 g significa che l’abitazione riceve alla base spinte orizzontali la cui forza è superiore al 60% del peso dell’edificio.
Grazie all’analisi dei danneggiamenti subiti dall’edificio, gli ingegneri potranno conoscere più a fondo la vulnerabilità al sisma delle strutture costruite così. In prospettiva la ricerca in questo ambito consentirà di valutare come le costruzioni di questo tipo già esistenti possano essere rinforzate o ristrutturate al meglio.
Eucentre è una fondazione creata nel 2003 dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli Studi di Pavia e dalla Scuola Superiore Universitaria IUSS di Pavia. Obiettivo di Eucentre è promuovere la ricerca e la formazione nel campo della riduzione del rischio sismico. I sistemi di costruzione antisismica sono ben conosciuti e diffusi soprattutto nei Paesi più sviluppati, come il Giappone, ma mantengono comunque costi elevati. I più moderni grattacieli di Tokyo hanno resistito egregiamente, nel marzo 2011, al forte terremoto che ha provocato lo tsunami e il disastro della centrale nucleare di Fukushima. In quell’occasione la scossa più potente fu del nono grado della scala Richter. La vera sfida, però, è realizzare edifici antisismici a basso costo.