Franca Rame
Il 16 Marzo, a Milano, è nato il Giardino Franca Rame. L’evento, che ha richiamato la polemica di qualche bastian contrario della politica, è avvenuto in presenza del sindaco della città, Giuliano Pisapia, il compagno dell’attrice, Dario Fò e il fondatore del M5S, Gianberto Casaleggio.
Secondo le voci del dissenso, l’inaugurazione sarebbe avvenuta oltre il parere comune che avrebbe invece, attraverso un sondaggio, prediletto le denominazioni “parco Marelli” o “Raimondo Vianello”. Una becera diatriba, dunque, che forse non dovrebbe essere oggetto delle prioritarie dichiarazioni di chi si occupa della cosa pubblica, specie in un momento come quello attuale.
L’iniziazione dell’area comunale ha interessato alcune decine di cittadini: si tratta di 51mila metri quadri, terreno che accoglie circa 500 alberi nel quartiere Adriano, a nord della città, in una zona situata al confine con Sesto San Giovanni.
Uno spazio che si sintetizza in una sorta di teatro naturalein cui immortalare estratti di vita quotidiana, in nome di un’attrice che ha scritto ed interpretato spettacoli sinonimi di pensatoio per più generazioni.
Franca Rame in Lo Stupro
In difesa dei diritti umani, battaglia condivisa con l’uomo di una vita, viene ricordata per una delle performance più crude della storia teatrale degli ultimi tempi: Lo stupro.
Il 9 marzo 1973 Franca Rame fu sequestrata da cinque uomini, costretta a salire su un furgone all’interno della quale fu torturata e violentata. Franca è riuscita a raccontare la violenza subita in un monologo meravigliosamente drammatico che inserì nello spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”. Per molto tempo, Franca raccontò di essersi ispirata ad un episodio di cronaca, non rivelando di essere stata lei stessa la vittima dello stupro.
Michela Salzillo