Terremoto
Un video a tutto campo dell’INGV permette di esplorare dall’alto la frattura che ha generato il sisma del 24 agosto scorso, grazie a riprese girate dall’elicottero.
Le immagini dell’estremità settentrionale della faglia che ha generato il sisma del 24 agosto scorso ad Amatrice appaiono ancora più nitide in un video a 360 gradi ripreso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia presso la cima del Monte Vettore, nel massiccio dei Monti Sibillini.
La cicatrice del terremoto
Il sistema studiato dagli esperti del Laboratorio di Aerogeofisica dell’INGV si basa su immagini girate da 6 telecamere, il 12 settembre 2016, a bordo di un elicottero, proiettate poi su una sfera e usate per studiare il terreno in modo tridimensionale. È così possibile navigare l’immagine, spostarsi al suo interno e vedere la scia di detriti che accompagna la frattura.
Riproducendo le immagini su smartphone e tablet, le riprese si muovono col movimento dell’osservatore (e con i cardboard si vedono in 3 dimensioni). L’applicazione è comunemente utilizzata per verifiche aeree sui rischi naturali di un territorio, ma non era mai stata usata per un evento sismico.