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Cinema

Nicholas Hoult
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Nicholas Hoult al Giffoni 2016

scritto da L'Interessante

Nicholas Hoult

Salirà a mille l’adrenalina al Giffoni 2016 con l’arrivo di Nicholas Hoult, ospite del Festival in programma dal 15 al 24 luglio a Giffoni Valle Piana. Il ragazzo che redimeva Hugh Grant in About a boy e che ha conquistato il pubblico con la sua epica trasformazione nell’X-men più animalesco di sempre, racconterà (il 22 luglio) alla giovane Giuria della 46esima
edizione la sua fresca ma già importante carriera. Confermatosi volto di punta del fantasy nell’acclamato Mad Max: Fury Road, prossimamente sarà nelle sale con un serratissimo thriller accanto ai Premi Oscar Ben Kingsley e Anthony Hopkins: una sfida ad alta velocità sullo schermo e tra generazioni davanti alla macchina da presa a cui il talento britannico approda dopo varie convincenti prove action e la forza di anni di studio.

Chi è Nicholas Hoult?

Nato a Wokingham il 7 dicembre del 1989, Nicholas Caradoc Hoult lascia infatti la scuola a soli dodici anni per tentare la carriera di attore e si iscrive alla Sylvia Young Theatre School, una delle più prestigiose istituzioni d’arte drammatica di Londra. L’esordio al cinema è a soli sei anni in Relazioni intime di Philip Goodhew (1996), ma la notorietà arriva qualche anno più tardi, nel 2002, quando veste i panni di Marcus, il ragazzino che irrompe nella vita del superficiale Will (Hugh Grant) in About a Boy di Chris e Paul Weitz. Fioccano per il giovane attore tante proposte, sia per ruoli televisivi –nella serie Star e nel teen drama Skins – che cinematografici (The Weather Man – L’uomo delle previsioni, A Single Man).
Nel 2010 interpreta Eusebios nel blockbuster fanta-mitologico Scontro tra titani, accanto a Liam Neeson, Ralph Fiennes e Sam Worthington. È il preludio alla prova epica di X-Men: L’inizio (2011, di Matthew Vaughn) in cui Hoult è Hank McCoy/Bestia. La sua animalesca trasformazione dal genio dal carattere introverso al mutante dal folto pelo blu convince e conquista il pubblico della saga cinecomics anche nei sequel firmati da Brian Singer X-Men – Giorni di un futuro passato (2014) e X-Men: Apocalisse (2016). Dopo aver dato anima e corpo al singolare zombie R in Warm Bodies, film di Jonathan Levine del 2013 tratto dall’omonimo romanzo di Isaac Marion, lo ritroviamo nel ruolo di Nux in Mad Max: Fury Road (2015), acclamato sequel della saga anni ’80 vincitore di ben 6 Premi Oscar (Montaggio, Costumi, Trucco, Sonoro, Montaggio Sonoro e Scenografia).

Dagli scenari apocalittici alla guerra sul campo, Hoult tornerà prossimamente sul grande schermo nei panni di Matt Ocre in Sand Castle, diretto da Fernando Coimbra. Ambientato nel 2003 in Iraq e scritto da Chris Roessner, il film (in post produzione) prende spunto dalla vera storia dello sceneggiatore che in quel periodo si trovava nel triangolo sunnita come mitragliere.

È atteso quest’estate nelle sale, invece, l’adrenalico action thriller Collide, scritto e diretto da Eran Creevy, in cui Nicholas è Casey Stein, un ex giovane criminale che torna al suo passato oscuro pur di rimediare i soldi necessari a salvare l’amata Juliette (Felicity Jones). Sulla sua strada lo stravagante contrabbandiere Ben Kingsley e lo spietato boss Anthony Hopkins che lo braccherà in una caccia ferratissima.

Attualmente è impegnato, al fianco di Kevin Spacey, nelle riprese di Rebel in the Rye di Danny Strong. Il film racconta la vita di Salinger, incentrandosi sulla nascita del capolavoro letterario Il giovane Holden.

Maria Rosaria Corsino

Nicholas Hoult al Giffoni 2016 was last modified: giugno 20th, 2016 by L'Interessante
20 giugno 2016 0 commenti
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La battaglia
CinemaCulturaIn primo piano

LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI – DRAGON BLADE

scritto da L'Interessante

La battaglia degli imperi

TRE COLOSSI DEL CINEMA INTERNAZIONALE,

JACKIE CHAN, JOHN CUSACK E ADRIEN BRODY, NEL NUOVO FILM DI DANIEL LEE

LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI – DRAGON BLADE, DAL 30 GIUGNO AL CINEMA

Diretta da Daniel Lee, La battaglia degli imperi – DRAGON BLADE, che arriva in Italia dal 30 giugno grazie a Minerva Pictures, distribuita da Microcinema, è una pellicola epica, e rappresenta una nuova pietra miliare nella carriera di Jackie Chan, star internazionale che qui non è solo protagonista e coreografo delle scene d’azione, ma anche produttore. Sulla scena con lui due interpreti d’eccezione, il popolare attore hollywoodiano John Cusack e il premio Oscar Adrien Brody.

Il film, con una produzione imponente, può essere annoverato accanto a grandi film epici apprezzati dal pubblico di tutto il mondo, come Il Gladiatore, Troy e 300; sono stati necessari, infatti, sette anni per la realizzazione di Dragon Blade, girato con un budget record di 65 milioni di dollari, e una troupe composta da oltre 700 membri di nazionalità differenti, basti pensare che sul set si parlavano ben dieci lingue diverse; l’intero cast, inoltre, ha percorso da est a ovest più di 3.200 km attraverso gli immensi territori della Cina.

Il film infatti, ispirato ad eventi storici realmente accaduti, è ambientato proprio nelle pianure cinesi durante l’era della Dinastia Han occidentale e dell’Impero Romano.

Jackie Chan (nel 2010, protagonista, nei panni di Mr. Han, del successo internazionale Karate Kid – La leggenda continua) in occasione del lancio internazionale del film, ha sottolineato la bravura nella recitazione e l’intraprendenza dei suoi due colleghi americani sul set. Mentre Adrien Brody (che ricordiamo essere stato il più giovane artista a ricevere nel 2003 il premio Oscar come migliore attore protagonista per il suo ruolo ne Il pianista – The Pianist), grande appassionato sin da bambino di film di arti marziali, ha dichiarato che “fare un film con Jackie Chan, è un sogno che si realizza”, John Cusack (fra le sue numerose interpretazioni di successo annoveriamo quelle de Il Cacciatore di donne in cui è protagonista insieme a Nicolas Cage, e del film d’azione 2012) ha confermato quanto sia stato bellissimo lavorare con colui che rappresenta un’icona in America, aggiungendo di essere rimasto affascinato oltre che dalle note doti di stuntman di Jackie Chan anche dalla sua incredibile creatività e abilità manuale.

I tre colossi del cinema internazionale, impegnati nell’epica battaglia ai confini dell’Impero Romano, ci danno appuntamento dal 30 giugno al cinema.

Sinossi

Siamo nelle pianure cinesi di duemila anni fa, una misteriosa legione di soldati galoppa lungo la Via della Seta. Armature elaborate, elmi dalle criniere rosse, armi e formazioni in battaglia mai viste prima in quei territori: sono i soldati della legione romana condotta dal generale Lucio (interpretato dal candidato al Golden Globe® John Cusack), diretti verso est per proteggere Publio, figlio più giovane del Console Crasso, dal fratello malvagio Tiberio (il premo Oscar® Adrien Brody) assassino del padre e reo di aver accecato Publio.

Dopo essersi persi nel deserto, arrivano ai Cancelli delle oche selvatiche, dove Lucio combatte contro Huo An (Jackie Chan), il comandante della squadra che protegge la Via della Seta nella regione occidentale. I due, entrambi accusati ingiustamente di tradimento, iniziano a provare un reciproco rispetto. Così, Huo An concede ai romani esausti riparo da una pericolosa tempesta di sabbia. In cambio, la legione di Lucio aiuta gli uomini di Huo An a terminare i lavori di riparazione dei Cancelli delle oche selvatiche.

Quando Tiberio li raggiunge con un esercito enorme, esige da Huo An che gli vengano consegnati Lucio e Publio, altrimenti le sue armate annetteranno la Cina. Per proteggere il suo Paese e per discolparsi dall’accusa di tradimento, Huo An riunisce i guerrieri di 36 nazioni di etnie diverse per combattere insieme Tiberio in una battaglia epica: La battaglia degli imperi – Dragon Blade.

LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI – DRAGON BLADE was last modified: giugno 16th, 2016 by L'Interessante
16 giugno 2016 0 commenti
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Matteo Garrone al Giffoni Film Festival
CinemaCulturaEventiIn primo piano

Matteo Garrone al Giffoni Film Festival

scritto da L'Interessante

Matteo Garrone

Andrà al genio del realismo fiabesco Matteo Garrone il Premio Truffaut 2016

La firma più visionaria del cinema italiano contemporaneo, considerato tra i migliori registi del nostro Paese degli ultimi anni, sarà ospite del Giffoni Film Festival il 20 luglio nella doppia veste di talento premiato e Maestro della Masterclass 2016 firmata Giffoni e Badtaste.

Un’occasione straordinaria per la classe di giovani dai 18 ai 25 anni che parteciperanno alla speciale sezione di approfondimento del Festival e che nella mattinata visioneranno il suo acclamatissimo Tale of Tales – Il racconto dei racconti, la favola antropologica vincitrice di sette David di Donatello, tra cui quello al miglior regista, nella BadAcademy condotta dal critico cinematografico Francesco Alò. Nell’incontro pomeridiano della Giffoni Masterclass i ragazzi potranno poi carpire la genesi creativa dell’opera direttamente dall’autore, definito da più parti come il rappresentante del miglior barocco postmoderno italiano. A seguire, il maestro si concederà alle domande e alle curiosità dei giurati dell’edizione 2016 del Festival prima di ricevere il Premio più prestigioso del GFF conferito a cineasti o interpreti che con la loro arte hanno lasciato un marchio nella storia del cinema.

Un riconoscimento che arricchisce il Palmares del regista dalla cifra stilistica senza uguali, acclamato dalla critica già nel 2002 per L’imbalsamatore, il film ispirato ad un fatto di cronaca in cui ricombinava gli elementi del noir tra realismo e astrazione artistica e con cui si aggiudicò il David di Donatello per la migliore sceneggiatura. Ad ogni sua opera seguono riconoscimenti a pioggia: tornato dietro la macchina da presa nel 2008 per la trasposizione cinematografica del bestseller sulla camorra di Roberto Saviano, Gomorra, vince il Gran Premio al Festival di Cannes, oltre a svariati David di Donatello. Quattro anni dopo torna in concorso a Cannes con Reality che si aggiudica il Gran Premio della Giuria, oltre che due Nastri d’argento e tre David di Donatello.

Maria Rosaria Corsino

Matteo Garrone al Giffoni Film Festival was last modified: giugno 15th, 2016 by L'Interessante
15 giugno 2016 0 commenti
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fiore
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Fiore. Claudio Giovannesi da Gomorra al Duel Village

scritto da L'Interessante

Fiore

Claudio Giovannesi da Gomorra al Duel Village

Il regista in sala per presentare il film: Fiore

Venerdì 10 giugno alle ore 21.00  in via Borsellino a Caserta

Il regista Claudio Giovannesi sarà al Duel Village di Caserta venerdì 10 giugno alle ore 21 per presentare la sua nuova opera Fiore. Il film è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge. Presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Quinzane des Réalisateurs, Fiore , sceneggiato dal casertano Filippo Gravino, è interpretato da Valerio Mastandrea e da due giovani esordienti che colpiscono per immediatezza e carisma. La protagonista femminile Daphne Scoccia sarà presente in sala, al fianco del regista, per rispondere alle domande del pubblico . Il suo personaggio è particolarmente complesso. Un vero e proprio gatto selvatico con alcuni precedenti alle spalle, una madre assente e un padre amorevole ma inadeguato che ha conosciuto da vicino la galera. Dafne vive alla giornata, e anche in riformatorio afferma la sua indole ribelle. Ma è anche una creatura profondamente sensibile, capace di profonda compassione e di quella solidarietà umana che nei suoi confronti è quasi sempre mancata. Un film che racconta ‘gli ultimi’ e che ha conquistato pubblico e critica consacrando il talento di Giovannesi che si era già fatto notare al cinema con ‘Alì ha gli occhi azzurri’ e in tv con la serie Gomorra 2 , sua infatti la direzione degli ultimi due episodi in onda.

Fiore. Claudio Giovannesi da Gomorra al Duel Village was last modified: giugno 8th, 2016 by L'Interessante
8 giugno 2016 0 commenti
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MyGiffoni
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MyGiffoni: il concorso targato Giffoni

scritto da L'Interessante

MyGiffoni

Sono 118 i giovani filmmaker provenienti da tutta Italia che hanno scelto di partecipare a MyGIFFONI, concorso nazionale organizzato dal Giffoni Experience e riservato agli studenti dai 6 ai 20 anni

Obiettivo della competizione, dedicata agli allievi delle scuole elementari, medie, superiori ed alle associazioni culturali, è offrire uno spazio di promozione per i film realizzati dai ragazzi, dall’ideazione delle storie alla regia, fino alla prova attoriale vera e propria. Ludopatia, violenza sulle donne e bullismo sono i temi sociali di forte attualità affrontati dalle opere in concorso; Torino, Messina, Roma e Napoli le città in cui si è registrata la maggiore partecipazione. Tre le sezioni in gara divise per età: si parte dai videomaker dai 6 ai 10 anni, passando per la fascia dagli 11 ai 13 e chiudendo con i ragazzi dai 14 ai 20. Per ciascuna sezione verranno assegnati due premi: il Premio Giffoni Experience 2016, destinato al migliore cortometraggio scelto dalla direzione artistica del Gex, e l’Audience Award, conferito dal pubblico on line mediante votazione.

Maria Rosaria Corsino

MyGiffoni: il concorso targato Giffoni was last modified: maggio 28th, 2016 by L'Interessante
28 maggio 2016 0 commenti
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ciao brother
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Ciao Brother: da Zelig al cinema

scritto da L'Interessante

Ciao Brother

Paolo e Pedro, due dei comici più apprezzati di Zelig, arrivano sul grande schermo dal 9 giugno con la commedia Ciao Brother

SINOSSI

Angelo (Pablo), un quarantenne simpatico e un po’ truffaldino, si ritrova a dover fuggire a Los Angeles dopo aver venduto dei quadri falsi. Giunto in California senza un soldo e con le carte di credito bloccate, si arrangia come può, dormendo anche per strada.

Un giorno, scopre che un ricco imprenditore italoamericano è morto, lasciando un’enorme eredità al figlio George (Pedro), e nota che il caro estinto gli somiglia moltissimo. Così, Angelo si presenta a casa di George, sostenendo (senza fornire alcuna prova) di essere suo fratello. Tra gag, colpi di scena e situazioni folli, i due fratelli acquisiti finiranno per diventare amici per la pelle.


NOTE DEL REGISTA

Per un regista non è mai facile affrontare una sceneggiatura. Lo stesso scritto potrebbe venire realizzato in 1000 modi diversi, a seconda del tipo di tono che si sceglie di dare al film e degli attori che vengono scelti.

Confesso che all’inizio non avevo ben chiara la direzione che avrei preso nella realizzazione di questo film e quando mi sono stati proposti Pablo e Pedro come protagonisti sono rimasto un attimo perplesso. Dopo averli conosciuti e averci parlato per un po’ ho capito che invece la chiave giusta erano proprio loro due e che il nostro produttore aveva avuto l’intuizione giusta. Con Pablo e Pedro c’è  stato da subito un grande feeling e abbiamo lavorato a lungo sulla sceneggiatura per adattare i personaggi a loro due senza snaturare la bellissima storia di amicizia che la sceneggiatura racchiudeva. Sul set poi é stata una continua invenzione, la comicità di Pablo e Pedro, con la complicità di tutto il cast, é venuta fuori in tutta la sua potenza. Ciao Brother é la storia di un miracolo, di un salvataggio, di quelle casualità che ti cambiano la vita. Ciao Brother é una storia di amicizia che diverte e commuove.

Nicola Barnaba

 

NOTE DEI DUE ATTORI PROTAGONISTI

È stato il nostro primo film da protagonisti sul grande schermo, un’esperienza adrenalinica, vissuta con entusiasmo e quel giusto di apprensione che ti fa dare il meglio.

La nostra è una storia di “live show”, di teatro, a diretto contatto col pubblico e la sua risposta; girare un film è tutt’altro modo di lavorare senz’altro interessante, faticoso e stimolante.

In una giornata di set, puoi trovarti a girare una sequenza di scene che non è direttamente collegata in linea temporale e non riesci a renderti conto di quale potrà essere il risultato. Non è facile dare il giusto senso a una precisa battuta o a una certa espressione, ricreare il climax dovuto per ogni situazione senza avere la possibilità di costruirlo naturalmente con l’incedere della storia.

Poi, il montaggio, “la magia del cinema”… dove tutto torna, solo a prodotto confezionato ti rendi conto di quello che è il film finito.

Regista, cast, troupe … ognuno gioca un ruolo importante, la sinergia è fondamentale.

Il regista, Nicola Barnaba, ha saputo riconoscere i nostri talenti e tradurli in chiave cinematografica, è riuscito a trasmetterci la sua visione facilitandoci nell’interpretazione, dandoci addirittura la possibilità “d’improvvisare” e di farci sentire “a casa”.

Un clima familiare e allegro ha caratterizzato le nostre giornate lavorative, grazie ad una troupe di professionisti che ci ha seguito e coccolato tutto il tempo.

Un’avventura che ci ha portato oltre oceano, a Los Angeles per la precisione, dove abbiamo girato con una troupe americana e sperimentato il loro modo di lavorare.

Per concludere, Ciao Brother è stata un’esperienza pazzesca che ci ha arricchito sia da un punto di vista professionale che da un punto di vista umano … da ripetere il prima possibile.

Paolo e Pedro

Cosa aspettiamo? Si va al cinema!

Ciao Brother: da Zelig al cinema was last modified: maggio 27th, 2016 by L'Interessante
27 maggio 2016 0 commenti
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un bacio
CinemaCulturaEventi

Un Bacio di Ivan Cotroneo

scritto da L'Interessante

un bacio

È stato un regalo, un lungo tracciato di scambio, quello che lo scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo ha riservato alla città di Capua pochi giorni fa. Martedì 3 Maggio, il talento di origine napoletana ha incontrato gli studenti del liceo Pizzi, culminando la giornata con la proiezione del suo ultimo film al teatro Ricciardi. Un’opportunità di reciproca condivisione che ha travolto anche l’entusiasmo di RAIN Associazione LGBT*casertana. In vista del primo Campania Pride, le cui adesioni possono essere effettuate cliccando su: www.campaniapride.it, l’incontro con  il registra ha rappresentato uno stimolo, senza incertezze, a proseguire la strada di sensibilizzazione sul tema dell’omosessualità.

Un bacio, si chiama così la  nuova pellicola di Cotroneo

Un parto quasi d’obbligo, se si considera il grande successo dell’omonimo libro, pubblicato sei anni fa da Bompiani, che ancora oggi si aggira con consenso fra i banchi di molte scuole d’Itala. Sullo schermo come tra le pagine, è una storia diretta e senza peli sulla lingua, delicata e al netto di ogni banalità.  È un viaggio nelle  pieghe dell’adolescenza, le prime volte, le facce tridimensionali del bullismo e il pregiudizio. È un percorso che sa di dover camminare lentamente dentro l’anima di chi lo sceglie, senza forzare la  mano.  La sceneggiatura, realizzata con la collaborazione di Monica Rametta, è uno specchio   sui modelli e gli schemi che impediscono a tutti, ma soprattutto ai ragazzi, di essere persone felici.

                                            

La trama, in breve

      Lorenzo, Blu e Antonio hanno molte cose in comune: hanno sedici anni, frequentano la stessa classe nello stesso liceo in una piccola città del nord est, hanno ciascuno una famiglia che li ama. E tutti e tre, anche se per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. La loro nuova amicizia li aiuta a resistere, fino a quando le meccaniche dell’attrazione e la paura del giudizio altrui non li colgono impreparati.

Al termine della proiezione nel teatro capuano, si è sviluppato, in maniera del tutto spontanea, un dibattito sull’omofobia e sul ruolo di responsabilità che, dopo la famiglia, riveste la scuola nella prevenzione dei fenomeni di violenza. A concludere il confronto diretto è stato Bernardo Diana, tesoriere dell’associazione RAIN. Dopo aver mostrato il punto in comune del dialogo con gli studenti degli istituti superiori, ha consegnato al regista la tessera onoraria che lo ha incoronato a socio della LGBT*casertana.

Quello nella città di Capua, per Cotroneo, è un ritorno d’affezione:

 c’era stato nel 2010, quando sulle poltrone del rinomato Palazzo Lanza, aveva risposto alle domande della giornalista Marilena Lucente, ripercorrendo non solo i tratti salienti dello stesso libro da cui nascerà la trasposizione cinematografica, ma anche il ruolo centrale dei genitori   nella crescita di un adolescente e l’importanza della consapevolezza di sé.   Quando gli avevano chiesto cosa fosse peggio fra il saper riconoscere i propri sentimenti e il non avere percezione di ciò che si è, Cotroneo aveva risposto senza indugio: “Essere in uno stato confusionale rispetto a sé stessi, aver paura di affrontare i propri desideri, credo sia devastante.” Le sue sono spesso storie di formazione, racconti che guardano all’età in cui si percepisce la voglia di distinguere quello che si vuole fare da ciò che si preferisce evitare, o quello che si vuole essere e non diventare.

“L’affermazione della propria identità è importante non solo per la ricerca di una felicità personale, ma anche per la costruzione di una società che funzioni un po’meglio”. – dichiarò, all’epoca Cotroneo.

Sia nel libro che nel film, l’identità omosessuale è affidata ad un personaggio, Lorenzo, che sa esattamente chi è e qual è il confine dei suoi desideri. Fidanzato con Antonio, risolve la curiosità delle amiche, le quali ricercano urgentemente una risposta all’amore di un uomo per un altro uomo, con un semplice e naturale non lo so. Perché quando uno è così, è così è basta.       

Farsi parlare, lasciarsi raggiungere dall’ efficacia della denuncia, oggi più che mai ,è difficile. In una realtà in cui tutti dicono la propria ma pochi ascoltano quella degli altri, in  un posto in cui tutti ti invitano ad essere te stesso ma quando lo diventi c’è sempre qualcuno pronto a giudicarti.

 Quando, però, si riesce a guardare in faccia il proprio desiderio, a riconoscerlo, è tutto più affrontabile.

  È come un bacio. Un bacio che non sapevi di volere e che quando arriva ti riempie, un bacio che ti trascina nel posto in cui avresti voluto sempre essere, dentro te stesso, incastrato con le tue volontà.

Michela Salzillo

Un Bacio di Ivan Cotroneo was last modified: maggio 6th, 2016 by L'Interessante
6 maggio 2016 0 commenti
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troppo napoletano
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Troppo Napoletano: innamorarsi per la prima volta

scritto da L'Interessante

Il 7 aprile ha fatto il suo esordio sul grande schermo il film Troppo Napoletano’, commedia napoletana prodotta da Alessandro Siani

Nel capoluogo campano la pellicola ha avuto grande successo, ed è stata in grado di suscitare riso senza essere esageratamente volgare come spesso accade con film di questo genere. Protagonista della vicenda è un ragazzino di dieci anni, Ciro, che si innamora perdutamente di una ragazzina bella e raffinata. Il tema è dunque semplice, uno dei più trattati in tutta la storia del cinema, della letteratura, della poesia e dell’arte: l’amore. L’amore che in questo caso travolge due bambini, ma anche gli adulti, e che dimostra come nessuna differenza sociale possa intralciare il suo operato, né tantomeno l’età, perché non si è mai troppo grandi per innamorarsi e provare un sentimento così puro e innocuo. ”Troppo Napoletano” tocca temi già estremamente dibattuti sulla città campana, su tutte le sue contraddizioni, sulle differenze tra lo stile di vita nei vicoli del centro storico e le strade di Posillipo, o ancora, la vita nei paesi vesuviani. Ma, alla fine, l’epilogo è sempre lo stesso: queste differenze, presenti all’apparenza, in realtà non creano un punto di rottura, anzi, convivono da secoli. ”Spaccanapoli” divide la città in due metà che però si completano e si compensano a vicenda, due pezzi di un puzzle che combaciano perfettamente. Il film esprime quell’amore infinito che i napoletani provano per la loro città, con la semplicità che contraddistingue questo popolo paragonabile ad un bambino che si innamora per la prima volta. La dichiarazione d’amore del bambino nato e cresciuto nel centro storico della città per una bambina ricca, altezzosa, di Posillipo, e il sentimento ricambiato, non possono fare altro che provocare un sorriso sul volto del pubblico, che esce dalla sala cinematografica più alleggerito, spensierato, come se fosse entrato adulto e, una volta alzatosi dalla poltrona, fosse tornato bambino.

Mariagrazia Dell’Angelo

Troppo Napoletano: innamorarsi per la prima volta was last modified: aprile 28th, 2016 by L'Interessante
28 aprile 2016 0 commenti
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Queen
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QUEEN A NIGHT IN BOHEMIA: ARRIVA AL CINEMA

scritto da L'Interessante

Queen

Per celebrare l’evento, la casa di distribuzione cinematografica  Microcinema lancia un’iniziativa speciale. Da oggi infatti, per tutti coloro che acquisteranno in prevendita il biglietto del concerto nei molti cinema aderenti, anche in Campania, è disponibile, in esclusiva mondiale, il poster in edizione limitata con il leggendario Freddie Mercury fotografato nel 1975, in occasione di questo evento che ha fatto la storia del rock.

Queen A night in Bohemia, che arriverà in sala il 16, 17 e 18 maggio, per tre attesissimi giorni in cui i cinema d’Italia vedranno accendersi le luci del sensazionale palco dell’Hammersmith Odeon di Londra, nel giorno della consacrazione ufficiale della band, il 24 dicembre 1975

Queen A night in Bohemia, che giunge sul grande schermo in una versione rimasterizzata e restaurata in ultra HD con audio 5.1 mai vista prima, farà vivere agli spettatori l’emozione di quella storica Vigilia di Natale del 1975, come fossero tra il pubblico dell’Hammersmith Odeon in quella magica notte, in cui i Queen si esibirono per la prima volta in diretta durante il programma musicale di BBC Two “Old Grey Whistle Test”.

Il concerto vede l’esecuzione di grandi successi come Killer Queen, Liar, Keep Yourself Alive eNow I’mHere, ma soprattutto la prima esecuzione live del singolo più celebre di tutti i tempi,BohemianRhapsody, pubblicato il 31 ottobre 1975 e che solo pochi mesi fa ha festeggiato i quarant’anni. Queen A night in Bohemia, in più comprende 25 minuti di immagini e interviste inedite, oltre a prezioso materiale d’archivio, come l’esibizione a “Top of the Pops” con l’esecuzione di NowI’m Here o la loro prima intervista televisiva, senza dimenticare momenti dei loro concerti ad HydePark e al Rainbow in un anno fondamentale della carriera del gruppo.

Il 16, 17 e 18 maggio: un appuntamento imperdibile con la grande musica, tre giorni in cui si assisterà sul grande schermo alla straordinaria performance di Freddie Mercury e compagni, il trampolino di lancio per diventare la rock band più seguita di sempre.

QUEEN A NIGHT IN BOHEMIA: ARRIVA AL CINEMA was last modified: aprile 25th, 2016 by L'Interessante
25 aprile 2016 0 commenti
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Fuocoammare
CinemaCulturaIn primo piano

Fuocoammare: Gianfranco Rosi al cinema

scritto da L'Interessante

Fuocoammare

Come l’ultima preghiera alla Dea della speranza, Lampedusa è per centinaia e migliaia di migranti il futuro incerto a cui si aggrappa la voglia di una vita dignitosa: è il paradiso che, troppo spesso, accoglie l’inferno di destini rubati al coraggio di provare a stare al mondo.

Numeri troppo grandi e facce troppo sconosciute per essere ancora un’emergenza. Una routine di disperazione che non accenna passi falsi o ritrosie. Sono destinazioni lontane quelle che attraccano in Sicilia, storie che provengono dalla parte del mondo che non conosciamo abbastanza e per questo, a volte, è come se non ci riguardassero affatto.

Vite e morti che ,ormai, straboccano da un pezzo di geografia troppo piccolo per l’agonia di volti smarriti in cerca di una nuova identità.

È in questa frattura di lutto e miracolo che si insinua la storia Gianfranco Rosi, il regista italiano che con “fuocoammare” ha ottenuto l’orso d’oro al festival di Berlino. Un capolavoro di risonanza mondiale, che da martedì 5 a sabato 9 aprile, arriva al Duel Village di Caserta.

Per lavorare alla sceneggiatura del documentario, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola di Lampedusa, cercando di immergersi nel significato reale del vivere sul confine vessillo d’Europa. Racconta i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti.

 

Fuocoammare: la trama

 

Samuele,12 anni, ama tirare con la fionda, che si è costruito da sé, e andare a caccia. Preferisce la terraferma, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

Michela Salzillo

 

Fuocoammare: Gianfranco Rosi al cinema was last modified: aprile 6th, 2016 by L'Interessante
6 aprile 2016 0 commenti
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