Inferno
Di Maria Rosaria Corsino
Se c’è un merito che va dato a Dan Brown è quello di aver portato ancora più in alto l’arte e la cultura italiana, rendendola intrigante, misteriosa, esoterica.
Non è un segreto d’altronde che la maggior parte delle opere dal Medioevo al Rinascimento abbiano significati nascosti, messaggi in codice e quant’altro.
E questa volta ad aiutare Langdon a risolvere uno dei suoi casi ci sarà, rullo di tamburi, niente di meno che il Sommo!
Dante Alighieri e la sua Commedia sono stati oggetti di studio per secoli e secoli, e ancora oggi sono spesso al centro dell’attenzione.
Non si scherza col fuoco, lo sa bene Dante, che ha reso la cantica dell’Inferno una delle opere letterarie più belle al mondo
Ripresa, citata, imitata, la Divina non è mai stata eguagliata e un motivo ci sarà.
Per Dan Brown il cono che parte dalla città di Gerusalemme fino alle viscere della terra descritto da Dante rappresenta terreno fertile per un altro dei suoi romanzi chiamato, non a caso, Inferno.
Il libro che è stato un successo, anche se meno del Codice da Vinci, sarà portato in sala questo autunno anche se non sappiamo ancora quando uscirà in Italia.
Il dottor Langdon, già protagonista de Il codice da Vinci e Angeli e Demoni, è in pericolo visto che alcuni uomini misteriosi vogliono ucciderlo ma ben presto si renderà conto che il mondo intero è nelle sue stesse condizioni.
Un folle, che nei film ci sta sempre bene, ha creato un bacillo della peste (probabilmente è un riferimento storico alla peste che colpì Firenze, che ha un ruolo fondamentale nel romanzo, nel 1348).
Aiutato da Sienna Brooks e dai codici criptici di Dante dovrà fare in modo di salvare l’umanità tutta.
Con un tour mozzafiato delle più belle città Italiane ed europee, Dan Brown regala al pubblico un altro grande romanzo da leggere tutto d’un fiato.
Speriamo che la trasposizione cinematografica sia all’altezza, nel frattempo non ci resta che tener d’occhio il calendario e quando sarà il momento uscir a riveder le stelle (del cinema).