Coldplay
Di Erica Caimi
Speranza svanita per tutti i fans dei Coldplay che speravano di acquistare un biglietto per il concerto in programma il 3 luglio 2017 a Milano, unica tappa italiana del tour “A head full of dreams”
Il 7 ottobre, a sette minuti dall’apertura delle vendite online per il pubblico generale, non era rimasto nemmeno un biglietto.
Visto il successo, sperando di fare cosa gradita agli ammiratori impazienti di accaparrarsi un posto in platea, è stata annunciata immediatamente una nuova a data, il 4 luglio, ma a nulla è valso il rilancio, poiché i biglietti si sono volatilizzati in un batter d’occhio.
I fans sbigottiti e inferociti hanno sollevato un polverone su Facebook, Twitter, Ticketone, lamentandosi persino sulla pagina del gruppo inglese, denunciando l’impossibilità di procedere con l’acquisto perché il sistema ufficiale di Ticketone era letteralmente paralizzato.
Ad insospettire le associazioni dei consumatori è il fatto che a pochi minuti di distanza dall’esaurimento dei biglietti sui canali “ufficiali”, questi erano già disponibili alla vendita sui circuiti secondari non ufficiali a prezzi esorbitanti. Scrive il Codacons: “i prezzi originali previsti dal sito Ticketone erano i seguenti: 46 euro per gli anelli verde e blu, tra i 57 e i 98 quelli degli anelli più bassi e per il prato, 109,25 il posto più ambito, quello dell’anello rosso numerato. Prezzi decisamente in linea con tutti i grandi concerti che si tengono a Milano. Sul sito Viagogo il prezzo più basso attualmente disponibile è 166,82 euro per un biglietto all’anello verde, circa 3 volte il prezzo originale. Il problema però è che si sale vertiginosamente superando i 200, i 300 euro, fino all’assurda cifra di 1780,94 euro per l’ambito anello rosso, ovvero16 volte la cifra originale”. Una situazione inaccettabile per le associazioni a tutela dei consumatori che promettono battaglia. A inaugurare il terreno di guerra è Altroconsumo, che sul suo sito annuncia: “Abbiamo deciso di segnalare la pratica commerciale scorretta all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, chiedendo che intervenga per verificare il corretto comportamento della società Ticketone. Chiediamo che vengano messi in atto strumenti e misure necessarie per evitare che, per mezzo di software dedicati, avvenga l’acquisto di migliaia e migliaia di biglietti, che possono essere successivamente rivenduti anche a prezzi spropositati su circuiti secondari”. Anche il Codacons non è rimasto a guardare, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Milano affinché vengano appurate eventuali responsabilità a riguardo.