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Juvecaserta di nuovo di scena nella reggia del basket dopo la trasferta milanese.
Al Palamaggiò arriva la Dolomiti Trento che rievoca l’ultima giornata dello scorso campionato dove si raggiunse una sofferta quanto meritata salvezza. Ma questa è un’altra pagina, anzi un altro capitolo. In settimana la società ha partecipato al lutto che ha colpito la famiglia Maggiò, per la scomparsa della moglie dell’ex patron Giovanni e madre dell’ex presidente Gianfranco. Ma a tenere banco sono state le vicende societarie ancora avvolte da una nube di incertezza e …. mistero.
Prima dell’avvio, il team manager, Antimo Lubrano, con il capitano, Giuri, ha ricordato le quattro stelle, il cui anniversario cadrà il prossimo 9 novembre, riponendo sotto la curva a loro dedicata, un fascio di fiori a imperituro memento.
Prima sirena
Dell’Agnello non cambia e da fiducia al solito quintetto con Sosa, Gaddefors, Putney, Bostic e Watt. Primo canestro di Bostic cui risponde, da tre, Lighty. Una schiacciata di Jefferson, porta gli ospiti sul 7 a 6. Ma un tiro dall’arco di Watt e un libero di Sosa porta i bianconeri sul 10 a 7 a 6’ e 23’’. Slum dunk e stoppata di Putney infiammano il palamaggiò. La gara è molto intensa e veloce e a farla da padrone, questa volta, sono gli attacchi: 18 a 17 a 2’38’’. Un canestro da tre del capitano Giuri, con palla recuperata a metà campo, a 2’18’’ porta il punteggio sul 21 a 17. Tabellone che cambia a 25’’ e 29 con canestro di Cinciarini, Alla prima sirena 23 a 17.
Verso il riposo lungo
Seconda frazione con palla rimessa dagli ospiti. Risultato bloccato con primo canestro di Trento dopo 1’ e 35’’ e risposta immediata di Cinciarini a 7’ 41’’ 25 a 19. A 6’ 31’’ antisportivo a Bostic che riporta gli ospiti a meno 4, 27 a 23. Ma Caserta c’è, con Giuri che “ruba” palloni e con schiacciata di Watt a 4’59’’. Tabellone 33 a 25. Dopo il + 10 a 4’00, distrazioni collettive in difesa portano Trento a 29, a 3’20’’ Sosa continua a sbagliare dalla distanza, ma cerca la penetrazione. Trento recupera punti e a 1’ e 48’’ raggiunge il 35 a 32. A 1’ e 02’’ 37 a 36. Rimonta completata e bianconeri in difficoltà. Ma Putney e Czyz, con tiro aggiuntivo sbagliato, in 20’’ riportano il tabellone sul 41 a 36. Sulla sirena non viene dato un canestro a Czyz e risultato confermato.
Terzo quarto
Inizia con una “bomba” di Putney a cui risponde Trento con due liberi. 44 a 38 a 9’ e 12’’. Putney bissa e Caserta va sul 47 a 38. Ennesimo errore di Sosa (5 errori su 5). Ma non c’è due senza tre e Putney replica a 8’ e 08’’ 50 a 38. Massimo vantaggio per i padroni di casa. Sosa continua a sbagliare ma non Watt e Giuri con tiri dalla lunga distanza si giunge a 6’ e 08’’ sul 55 a 40. Caserta è in trans agonistica, ma non Sosa che continua a penalizzare la sua squadra dalla distanza. Alcuni errori e una dubbia decisione arbitrale in attacco su Czys, penalizzano i casertani e Trento si riavvicina. 55 a 44 a 3’ e 20’’. Ma Cinciarini con un doppio tiro dall’arco porta Caserta sul 61 a 43. Trento non demorde e a 1’ e 41’’ ferma il tabellone sul 61 a 49. Due liberi di Bostic ferma il tempo su 63 a 49.
Ultimo quarto
Trento rientra determinata, applicando un pressing asfissiante nel tentativo di recuperare, ma continua a perdere palloni. Gli uomini di Dell’Agnello riescono a contrastare l’aggressività avversaria. Trento la mette sul piano fisico e gli arbitri con decisioni inspiegabili ci “cascano” e corrono il rischio di far riscaldare eccessivamente gli animi. A 7’ e 03’’ 67 a 56. Partita brutta e fallosa. Sosa in penetrazione cerca di farsi perdonare le disastrose percentuali al tiro e ci riesce con la classe che lo contraddistingue. A 5’ e 47’’, su due liberi proprio di Sosa, 71 a 56. Tre bombe di Forray avvicinano Trento ma Caserta amministra con Bostic, Cinciarini e altri due liberi di Sosa: 77 a 65 a 3’ e 15’’.Altri due liberi e ancora penetrazione di Sosa e risultato sull’81 a 65. Caserta continua ad amministrare con sagacia ed attenzione. A 1’00 81 a 67. A Trento concessi solo 31 punti negli ultimi due quarti.
Il tabellone finale si ferma sull’84 a 67
Caserta torna alla vittoria. Mai così in alto negli ultimi sei anni. Ma la partita più importante si giocherà in settimana. Le scadenze, tra cui gli stipendi, bussano alla porta. Entro il 10 novembre si dovrà definire la situazione. Allo stato i pagamenti provengono sempre dalla stessa tasca.