giustizia
Una sentenza già scritta
Ufficiali le quattro giornate di squalifica a Higuain e una giornata a Sarri.
Ma se lo sapevano tutti già da domenica pomeriggio. Anzi già durante la partita.
Non comprendiamo che fiducia si può avere ancora nella giustizia sportiva (per adesso tralasciamo quella ordinaria) se le sentenze trapelano già prima che lo stesso Giudice le possa emettere.
Tosel ammette candidamente che il referto era già in mano ad alcuni organi di stampa. Non riteniamo che sia stato estorto sotto minaccia. Ergo vorremmo sapere chi è l’artefice di questa pantomima. Ma adesso, subito, non tra dieci anni.
Lo sportivo, il tifoso occasionale, il tifoso abituale e quello sfegatato si deve rendere conto che non esiste alcuna giustizia e che tutto, prima che si svolga la competizione, la partita, la gara, è già scritto. Si, tutto, ma proprio tutto. E poi ci si lamenta e si stigmatizza la violenza nello sport.
C’è qualcosa che non quadra.
E chi parla ancora di sport?
Allora tutto è strumentalizzato, gli accordi vengono stilati a tavolino, le sentenze depositate prima che lo stesso giudice le possa scrivere o che forse gliele scrivano? Anche quelle sul doping?
E allora perché si parla dei valori dello sport da insegnare ai giovani? Perché si fanno dibattiti affinchè lo sport sia lo strumento principe per combattere la delinquenza, per togliere i giovani dalle strade, per avere un mondo pulito e migliore?
Ma forse il Dio nello sport, come nella vita è uno solo. Il Dio denaro.
Anzi, senza forse.