Gallipoli
Gallipoli
Di Vincenzo Piccolo
“Come perla incastonata in un anel di mare, rifulgi di bellezza.
Ti cinge, trepidando, e ti bacia il vento, geloso ti rapisce e porta con sé granelli di carparo, tua bellezza.
Dall’ellenica fonte il riverbero di civiltà di storia e d’arte si spande verso i mari e gli oceani e in altre sponde approda.”
Mi piace iniziare, spesso, gli articoli con citazioni, aforismi o versi. Perché non c’è premessa migliore che quella dettata dall’anima.
E questa premessa, per l’appunto, ce la suggerisce Aldino De Vittorio, artista poliedrico, nato e cresciuto nella “perla Salentina”. Città, la sua, che non ha mai lasciato, immergendosi pienamente negli scenari culturali, folcloristici e tradizionali. Lasciandosi ispirare “dall’ellenica fonte” di questi posti, De Vittorio con le sue produzioni, può essere annoverato tra gli artisti più importanti del ‘900. Ho scelto di iniziare con questo pensiero per tentare di raccontare una Gallipoli che va oltre il luogo comune che la vede come semplice punto di divertimento, dov’è possibile spendere il proprio tempo libero, concessoci dalle vacanze, in beach-party o nelle discoteche del litorale salentino. Con una storia da far invidia alle più grandi metropoli italiane come Roma, Milano, Napoli o Firenze, questa città è già un passo avanti per la sua collocazione geografica. Situata lungo la costa occidentale del Salento, affaccia interamente sul mar Jonio. La sua posizione, infatti, la rese un importante centro per gli scambi commerciali nel periodo ellenico della Magna Grecia. Nel XVII sec. conobbe il Barocco, sulla scia leccese, e per questo oggi è inserita nella “Tentative List” dell’UNESCO per essere riconosciuta patrimonio dell’umanità. Non solo movida, quindi, non solo “l’Ibiza Salentina”. Gallipoli è molto di più, seguendo il messaggio che ha voluto lasciare Aldino, attraverso la sua arte, il suo spirito e la sua virtù, riusciamo a cogliere il lato struggente di questo posto segnato da un passato culturalmente florido, oggi caduto nel dimenticatoio dovuto a “tanti bicchieri di troppo”. Meta di giovani turisti provenienti da ogni dove, oggi è conosciuta principalmente per locali come il Samsara, il Rio Bo, la Playa e tanti altri, che la rendono una vera e propria discoteca a cielo aperto. Ma credetemi, se riuscite a trovare un posto in riviera, durante il tramonto, riuscirete a sentire ancora nel vento della sera il richiamo degli antichi che, sbarcando su queste coste, fondarono la nuova civiltà ellenica. La Magna Grecia. Portando sulle loro navi quell’ideale che ancora oggi riecheggia nell’aria di questi posti, la libertà. In alto i calici, allora, per questa Gallipoli, l’unico posto che è riuscito a trarre il meglio da entrambe le facce della medaglia, dove divertimento sfrenato e cultura camminano a braccetto, rendendola magica ed affascinante a qualsiasi ora del giorno. E della notte.