Gravidanza
Gravidanza
Di Antonio Andolfi
Come nasce la vita? Grazie alle più moderne tecniche diagnostiche, possiamo vedere e sentire il nascituro. Ecco il diario lungo nove mesi: dal concepimento alla trentottesima settimana di gestazione.
L’incontro e l’unione di due cellule specializzate, i gameti, l’uno derivante dall’uomo (lo spermatozoo) e l’altra della donna (la cellula uovo), dà origine alla vita. Gli spermatozoi, emessi con il liquido seminale, sono in quantità variabile da 40 a 120 milioni per cc. Con l’eiaculazione entrano nell’organo femminile, alla velocità di 2/3 millimetri al minuto e devono percorrere una distanza di circa 100/150 mm.
Cominciato con due cellule che si uniscono, questo sorprendente viaggio è una sorta di fabbrica di cellule. Da questa cellula se ne originano due, poi quattro e così via. Fino a 8, sono uguali e indifferenziate (si chiamano totipotenti, perché ognuna può originare qualsiasi altra cellula dell’organismo). Questo ammasso, inizialmente formato da poche cellule, in 9 mesi aumenterà di 200 miliardi di volte. Quattro giorni dopo la fertilizzazzione siamo solo a 16 cellule, chiamate blastomeri, che ancora non sono impiantate nell’utero. Questo stato di suddivisione è chiamato morula. Al 14°giorno prende il nome di blastula, composta da 100-150 cellule.
A sei settimane l’embrione fluttua nel liquido amniotico che lo protegge. E’ attaccato alla placenta attraverso il cordone ombelicale: da qui riceve i nutrienti e l’ossigeno necessario per lo sviluppo, ma vengono anche eliminate sostanze come l’anidride carbonica e i rifiuti di metabolismo.
La placenta consente il passaggio delle molecole piccole ma non fa passare quelle più grandi come le ematiche, creando un’importante difesa. Nel caso per esempio che il bambino abbia una composizione sanguigna incompatibile con quella della madre, potrebbe scattare una risposta immunitaria per espellere il “corpo estraneo”.
A questo stadio l’embrione misura tra i 13 e i 22 millimetri di lunghezza. Le dita dei piedi e delle mani iniziano a configurarsi e a separarsi.
Nell’ottava settimana di gestazione si sviluppano corpo e arti. In questa fase i muscoli contengono fibre nervose, il sistema neurologico ha cominciato a funzionare. La differenziazione delle cellule nei vari organi è molto più importante della crescita.
Aggrappato al cordone ombelicale, il feto cresce, 6 centimetri di lunghezza per una ventina di grammi, e comincia a muovere braccia e gambe nella placenta. Gli occhi sono formati, ma le palpebre rimangono serrate. All’interno del grembo materno il feto è circondato dal buio totale, anche se è probabilmente in grado di percepire variazioni di luminosità esterna. Alcuni esperimenti hanno rivelato infatti che indirizzando un fascio di luce intensa sull’addome della mamma, il feto si agita e le sue pulsazioni accelerano di 15 al minuto.
Tra la fine del primo trimestre e l’inizio del secondo il feto non sa sopravvivere autonomamente, ma possiede già sistemi e funzioni avanzate.I dentini si formano all’interno delle gengive, crescono le unghie, le costole e le vertebre iniziano il processo di ossificazione che consente alle cartilagini di diventare ossa.
Un feto alla diciannovesima settimana di gestazione è coperto da una diffusa lanugine, destinata a scomparire prima del parto: resterà solo quella del cranio. In realtà, alla nascita alcuni bambini hanno più capelli di altri. Ciò è dovuto al fatto che durante il sesto mese di gestazione si sviluppano i follicoli piliferi.
Il viso nel feto si forma molto presto, già a 25 giorni dalla fecondazione, quando dall’embrione, che è poco più di un fagiolo, spuntano tre escrescenza, gli “archi branchiali”. Questi si fondono fino a formare fronte, faccia e gola. Solo dopo altre 6-7 settimane la faccia acquista l’aspetto umano. Il feto, alla ventesima settimana, è lungo circa 19 centimetri e pesa 500 grammi: siamo circa a metà del viaggio.
A partire dal sesto mese si registrano reazioni da parte del nascituro agli stimoli sonori che lo circondano: il flusso regolare del sangue materno, il ritmo costante del battito cardiaco e la voce della mamma. Ma non solo. Se dall’esterno provengono rumori troppo forti, il piccolo reagisce con un’accelerazione del battito del cuore e movimenti di gambe e braccia. Inoltre il feto è sensibile alla musica: si è scoperto che un brano di musica classica, come quello di Mozart e Vivaldi, lo tranquillizza.
Già al quarto mese il sesso del nascituro è evidente. A questo stadio della gestazione i movimenti del feto sono facilmente percepibili dalla madre. Inoltre il piccolo affina la tecnica che lo porterà alla nascita a succhiare il latte materno.
L’ecografia è una tecnica diagnostica basata sugli ultrasuoni usata per vedere l’interno del corpo umano e in questo caso, l’interno dell’utero. Negli ultimi anni si sta sviluppando l’ecografia bidimensionale, che consente di vedere l’interno come se fosse una sezione, e quella tridimensionale. Una visione straordinaria nel grembo materno la consente l’ecografia 4D che visualizza l’immagine tridimensionale in movimento e in tempo reale: si vede così il feto che muove le manine, succhia o gioca con il cordone ombelicale. Ai raggi X, la sagoma del feto è evidente dalla trentesima settimana, questa tecnica viene usata anche per i gemelli. I parti gemellari sono circa l’1% e i gemelli si distinguono in omozigoti (identici) e dizigotici (non identici).
A questo punto il bambino è pronto per la nascita. Un viaggio straordinario che, grazie alle nuove tecnologie, diventa ancora più magico, perché la nascita di un figlio è sempre magica.