Cane
Di Luigi Sacchettino
Cari lettori interessati, ieri mi è capitata una cosa strana: giravo per la mia città un po’ sovrappensiero quando vedo comparire, all’uscita di un negozio, un maltese accompagnato dal suo proprietario. E fin qui non v’è notizia eclatante. Il sussulto della mia mente è stato però attivato dal notare che quel maltesino tutto bianco e candido aveva…una cresta colorata. Verniciata. Pittata. Mechata. Era passato dal coiffeur, si direbbe.
Onestamente ho fatto fatica a pensare di aver realmente visto quella scena, per cui son dovuto passare due volte nello stesso punto per notare che ciò che avevo visto..fosse reale.
Mi si è raggelato il sangue nelle vene.
Ma come si può? Surreale.
Io non dico che non si debba aver cura dell’aspetto del proprio animale- anzi, la cura del pelo e della cute è fondamentale per il benessere del cane, ma come si può conciare un nostro amico in una maniera così distante dalla sua natura?
Il prendersi cura dell’altro si manifesta sicuramente attraverso atti di grooming, di pulizia degli arti, di controllo dei parassiti, ma si esagera drasticamente quando al cane non viene permesso di poter esprimere alcuni suoi comportamenti di specie semplicemente perché si sporca o si allontana dal nostro concetto di igiene.
Rotolarsi sulle carogne è uno di questi. Come anche rotolarsi nel fango, nell’erba bagnata, tuffarsi nelle pozzanghere e così via. Profumi di natura per un naso sopraffino. Altro che chanel numero 5.
E ancora pulire insistentemente le zampe al rientro della passeggiata perché lo si è visto raspare dopo aver fatto pipì, o perché semplicemente non si vogliono rischi di “contaminazione”. Da cosa? Le nostre case non sono mica una sala operatoria dove si necessita di un ambiente sterile?
E non vi pare una esagerazione? Non possiamo rispondere ad una esagerazione mettendone in atto un’altra.
Questo accade perché per molti proprietari la relazione col cane è vissuta principalmente sulla dimensione edonico- estetica, in cui si ha il piacere di ammirare il cane, di apprezzarlo per le sue qualità morfologiche o performative.
Unita spesso alla dimensione affettivo- epimeletica, in cui prevale il prendersi cura del cane, accudirlo, sentirsi il suo genitore, avere una tutela stretta sul cane.
In questi casi è necessario aprire altre dimensioni di relazione in cui il cane possa manifestare delle attività appaganti e diminuire quelle forme di antropomorfizzazione che tanto stanno care a noi umani, e poco ad una specie diversa.
Ne è un esempio il barbone. Originariamente il barbone era un cane votato al pericolo e all’avventura. Il suo impiego nella caccia all’anatra e come cane da riporto in acqua era talmente diffuso che la sua toelettatura odierna era concepita appositamente per facilitargli il lavoro nell’acqua: la tosatura sul pelo nella parte posteriore del corpo serviva a lasciargli maggior libertà nel nuoto con gli arti posteriori, mentre il pelo veniva lasciato crescere abbondatamene nella parte anteriore per garantire copertura dal freddo e dal vento agli organi importanti come polmoni e cuore e per proteggere il corpo dai graffi delle piante. E il ciuffo sulla coda? Era necessario per permettere al compagno umano di seguirlo con lo sguardo mentre si immergeva nella boscaglia o negli acquitrini. Nel tempo il cane ha smesso di lavorare ma molti proprietari hanno conservato ed estremizzato questa cura, facendola diventare tratto distintivo della razza.
E allora vai di ciuffettino, taglio a leoncino, smalto al ditino e si sfila verso il salottino.
Come sempre le mediazioni possono aiutarci a tutelare tutti i membri di uno stesso sistema.
Pertanto non dico che il cane debba rotolarsi nel fango tutte le volte che si esce- magari qualche volta anche noi umani siamo di fretta perché abbiamo una cena galante- ma impedirglielo sempre è una sorta di sottile maltrattamento mascherato da cura.
Non dico nemmeno che il taglio che ci piace non debba essere fatto: ma c’è modo e modo.
L’estremizzazione cozza con il benessere, ma meglio si sposa con la spettacolarizzazione.
Abbiamo preso un cane per fare lo show?