De Piante.
Di Erica Caimi
A Milano nasce un nuovo progetto editoriale, la casa editrice De Piante, che si presenta al mercato con un’idea innovativa e unica nel suo genere: quella di pubblicare “pochi libri per pochi”, per riassumere lo spirito usando il loro stesso slogan.
La neonata casa editrice prende il nome dal suo socio fondatore, Cristina Toffolo De Piante, imprenditrice con esperienza nel settore grafico che condivide quest’ambiziosa avventura con Luigi Mascheroni, giornalista culturale del Giornale, e Angelo Crespi, giornalista e critico d’arte.
De Piante, cosa offre di diverso?
Questa nuova casa editrice del tutto “artigianale” si pone come obiettivo quello di riscoprire opere rare e pubblicare inediti dell’orizzonte letterario italiano proponendo al lettore prose d’arte, reportage, elzeviri, lettere, conferenze, poesie e brevi saggi storico-critici.
Oltre a dare risalto ai testi “perduti”, un’attenzione particolare verrà riservata all’oggetto libro, che sarà minuziosamente curato sia da un punto di vista tipografico, tra cui scelta della carta e dell’inchiostro, sia da quello estetico, poiché la sovra copertina sarà disegnata appositamente da un artista e cambierà ogni volta. Dulcis in fundo, i fondatori si propongono di sfruttare al massimo le potenzialità culturali del nostro paese, puntando sul 100% made in Italy, per cui il risultato sarà un prodotto rigorosamente italiano dalla A alla Z.
Come ci si può aspettare, i libri pubblicati in un anno saranno pochissimi, ciascuno in tiratura limitata, del resto come recita il motto “pochi libri per pochi”.
Pubblicazioni di De Piante nel 2017
Il primo volume già in vendita è Non posseggo nemmeno una Divina Commedia di Eugenio Montale, opera stampata in 500 esemplari (postfazione di Davide Brullo, copertina firmata dall’artista Roberto Floreani), tra cui si contano 99 copie numerate a mano e 10 copie d’artista. Si tratta di una raccolta di tre lettere inedite del poeta Nobel indirizzate al classicista Manara Valgimigli, datate tra il 1946 e il 1954, le quali ci restituiscono un’immagine inedita dell’artista.
Quest’anno la De Piante ha in programma la pubblicazione di 4 libri in totale con tiratura di circa 300 copie a uscita. In arrivo, un racconto inedito di Piero Chiara su un viaggio in macchina con Ezra Pound dal castello Brunnenburg, un articolo del 1974 di Fruttero e Lucentini che espone quattro immaginarie trame eversive da suggerire ai giornalisti per descrivere gli anni di piombo, e sono in corso trattative per due inediti di Guido Morselli e di Carlo Emilio Gadda.
Un progetto in controtendenza nell’era del digitale, che spera di ricavarsi una minuscola fetta di mercato per sopravvivere, puntando sull’esclusività del prodotto offerto. In effetti, la stessa casa editrice si descrive in questi termini “De Piante Editore si pone come una nuova casa editrice con un progetto editoriale al di fuori e al di là dei percorsi comuni. Culturalmente orientata a ottenere il massimo del profitto, dove per profitto si intende la qualità del prodotto, ed economicamente pensata per realizzare il pareggio di bilancio, ossia con un catalogo contenuto dal punto di vista quantitativo, la casa editrice vuole essere per pochi senza essere elitaria, ambiziosa senza essere arrogante, elegante senza essere vistosa”.