Terremoto
Di Roberta Magliocca
Terremoto, le testimonianze
Da questa notte non si parla d’altro. E non si vede altro. I nostri volti, i volti di tutta Italia, assonnati ma pronti per andare a lavoro, o al mare per chi è ancora in vacanza, o a studiare per chi ha esami a Settembre all’Università o materie da recuperare a scuola. Tutti i visi, sgomenti, davanti la televisione.
Un bilancio che, provvisorio, ci aggiorna sul numero delle vittime. Non si arresta. Prima quattro, poi dieci, poi ventidue. Ora 37 i morti accertati, ma purtroppo è ancora troppo presto per dire STOP. Sappiamo bene che il bilancio salirà, i terremoti degli ultimi dieci anni ci hanno abituato a questi scenari apocalittici.
Ma tanti sono i sopravvisuti, tantissime le persone che vengono estratte vive dalle macerie dai volontari della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco. Ancora speriamo, dunque, ancora si spera.
Noi giornalisti, intanto, cerchiamo di raccogliere le testimonianze di chi ha vissuto l’incubo. Questa mattina abbiamo parlato con Sara, una ragazza di Caserta che da quasi un anno si è trasferita a Roma per lavoro.
Ho avuto tantissima paura. Ho sentito tutte e tre le scosse, sia quella alle 3:30 che quelle delle 4:30. Ho afferrato cellulare e chiavi pronta ad uscire di casa. Ma poi si è tutto fermato. Ho tremato anche io per un po’. Peró, poi, tutto ok.
Però, poi, tutto ok. Speriamo possano dirlo quante più persone possibile.